Ministero sviluppo economico | Indagine Infocamere

Start up innovative in crescita sul territorio nazionale

A livello territoriale sono più di 5 mila le start up iscritte allo speciale Registro delle imprese. Il dato arriva da un’indagine elaborata da Infocamere che evidenzia la distribuzione percentuale di nord centro e sud del Paese. L’importanza del fondo di garanzia per le pmi e gli aspetti che spingono le imprese a realizzare investimenti nella ricerca.

Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha illustrato i risultarti di un report elaborato da Infocamere >> che fotografa la dimensione di un fenomeno in piena espansione: la distribuzione delle start up sul territorio nazionale. Cosa incoraggiante, visti i risultati che il fondo di garanzia per le pmi permette alle imprese, a fronte di finanziamenti concessi dalle banche, attraverso l’agevolazione dell’accesso al credito e lo sviluppo delle micro e pmi.
Start-up-e-PMI-innovativeLa distribuzione sul territorio. Sono più di 5 mila le start up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese ( che comprende il territorio nazionale): le regioni dove è registrata la maggior presenza di start up sono la Lombardia (1.103), l’Emilia Romagna (579), il Lazio (496) e il Veneto (379). Il sud d’Italia comprende il 22,3% delle start up innovative, il centro Italia il 21,4%, il nord ovest il 30,7% e il nord est il 25,6%.
Tra i benefici
per le start up innovative vi è la riduzione dei costi legati all’avvio dell’attività d’impresa e agli adempimenti presso il registro delle imprese. A decorrere dalla loro iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro le start up innovative e gli incubatori certificati sono esonerati dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti riguardanti le iscrizioni nel Registro delle imprese. Tra i benefici vi è anche l’esonero dal pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di commercio secondo l’articolo 26, comma 8 del dl 179/2012, divenuto legge 221/2012.
Fondo di garanzia. In riferimento alle start up innovative il fondo interviene in modo gratuito a copertura dell’80% del credito erogato dall’istituto bancario e senza effettuare verifiche di merito creditizio ulteriori rispetto a quelle già compiute dagli istituti di credito. Da luglio 2013 a giugno 2015 sono state approvate 646 domande di intervento del fondo a favore delle start up con la concessione di 156 milioni di euro di garanzie (sono stati attivati 198 milioni). Sono 461 le start up che hanno avuto accesso delle quali 110 per più di un finanziamento. Ricordiamo che la quota media di finanziamento concesso è di 306 mila euro per operazione. I finanziamenti superiori ai 500 mila euro sono il 13% del totale dei finanziamenti garantiti dal fondo.
Evoluzione tecnologica. Dai dati Infocamere e dal Ministero emerge che ad impegnarsi in progetti di ricerca e sviluppo è stato quasi il 65% del campione intervistato (dal 2012 al 2014). Le principali ragioni che hanno spinto le imprese a realizzare investimenti in ricerca sono attribuibili alle necessità di seguire l’evoluzione tecnologica del settore di appartenenza e di caratterizzare ed identificare l’attività dell’impresa. In particolare quando si parla di imprese di medie dimensioni. Il 58% del campione interpellato ha segnalato di avere investito in formazione di personale ed in particolare nell’attività di ricerca e sviluppo con punte che superano il 48% con imprese con 10-19 addetti. Le spese in ricerca sono state accompagnate da attività brevettuali: è del 8,6% la quota di imprese che hanno depositato brevetti nel triennio 2012/2014, mentre risulta più modesta la quota di imprese che ha realizzato marchi: il 10,3% delle imprese sono di media dimensione.

Infocamere: regioni e società iscritte
Infocamere: Regioni e società iscritte

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