Asta pubblica | Aree urbane

Torino: concessione per la valorizzazione delle ex officine Nebiolo di via Bologna

L'area ospiterà una residenza universitaria. Entro le ore 10 del 3 maggio la presentazione delle offerte.
Area oggetto della concessione in via Bologna
Area oggetto della concessione tra via Bologna e corso Novara a Torino

Il Comune di Torino rende noto che:

  • in esecuzione della deliberazione del consiglio comunale n. 2015 05289/131 del 30 novembre 2015,
  • in esecuzione della deliberazione della giunta comunale n 2016 00379/131del 2 febbraio scorso
  • in esecuzione della determinazione dirigenziale n. 120 n. 2016 41032/131 del 15 marzo scorso di approvazione del disciplinare, della planimetria dell’area, dello schema di convenzione e della scheda tecnico patrimoniale, costituenti parte integrante del presente avviso,

il giorno 4 maggio 2016 alle ore 10 in una sala della sede comunale di piazza Palazzo di città a Torino, in seduta pubblica, si procederà mediante esperimento di asta pubblica (ex art. 3 bis del dl 25 settembre 2001, n. 351 convertito nella legge 23 novembre 2001, n. 410 nonché ex art. 58 del dl 112/2008 convertito in legge 133/2008) all’affidamento in concessione di valorizzazione delle «Ex Officine Nebiolo» da destinare a residenza universitaria.

Com'era. Il primo stabilimento comprendeva, (tra le vie Como, Padova, Bologna, e Circonvallazione) un fabbricato uso fonderia di ghisa e metalli ed uno, adiacente, per le costruzioni meccaniche.
Com’era. Il primo stabilimento comprendeva, (tra le vie Como, Padova, Bologna, e Circonvallazione) un fabbricato uso fonderia di ghisa e metalli ed uno, adiacente, per le costruzioni meccaniche.

Officine Nebiolo. L’edificazione dell’immobile risale al 1907 per conto della Società anonima fonderie subalpine e per volontà dell’ing. Ugo Fano che progettò l’intervento su di un terreno presso l’antica cinta daziaria. Nel tempo il complesso industriale si espanse tanto che arrivò ad occupare, nel pieno della propria attività, l’intero isolato delimitato dalle attuali vie Bologna, Padova, Como e dal corso Novara.

Negli anni ‘70 le attività della Nebiolo iniziarono a calare e nel 1982 venne definita la chiusura dello stabilimento e la città di Torino divenne proprietaria dell’intero compendio immobiliare con l’obiettivo di recuperarlo integralmente ma la necessità di spazi da destinare alle attività giudiziarie consigliò di trasformare la porzione denominata «ex fabbricato fonderia caratteri» (tra via Bologna e via Padova), con progetto da parte della civica amministrazione, in spazi per uffici.

Il degrado è manifesto ovunque soprattutto sulla facciata verso cortile a all’interno dell’immobile disabitato, i livelli sono disadorni, nudi e vincolati dalle rigide geometrie strutturali.
Il degrado è manifesto ovunque soprattutto sulla facciata verso cortile a all’interno dell’immobile disabitato, i livelli sono disadorni, nudi e vincolati dalle rigide geometrie strutturali.

4300 mq da recuperare. Il compendio oggetto della concessione di valorizzazione è la porzione più antica dell’ex stabilimento Nebiolo, quella che si estende lungo la via Bologna ed il corso Novara per una superficie complessiva pari a 4300 mq. La struttura dismessa, è il tipico esempio di fabbricato industriale di inizio secolo, modulare, razionale, ripartito dalla scansione strutturale che lo sostiene. Emergono in facciata, come motivo architettonico, le strutture portanti, tra di esse si posizionano i tamponamenti che sono tagliati, sia sopra che sotto, da ampie finestre accoppiate. La porzione immobiliare continua, con le medesime ripartizioni e finiture, anche sul primo tratto di corso Novara, subito dopo emerge, concluso dalla nuova viabilità interna, un volume più alto frammento dei vecchi locali della fonderia, tra i due edifici trova spazio un’ulteriore superfetazione interconnessione ‘semicircolare’ tra i due spazi distinti (prolungamento meccanica del 1917). Dei due locali rimane ben poco solo gli scheletri strutturali rimasti identificano i volumi storici.

Asta pubblica. Per prendere parte all’asta gli interessati dovranno far pervenire la propria offerta, in plico sigillato, all’Ufficio protocollo generale della città di Torino entro e non oltre il termine delle ore 10 del giorno 3 maggio a pena di esclusione così come meglio specificato nell’avviso d’asta pubblica.

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