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Torna REbuild: “Integra. Ripensa. Trasforma”, le sfide dell’industria delle costruzioni

Per accompagnare l’edizione di quest’anno, l’Osservatorio di REbuild ha commissionato uno studio sul patrimonio edilizio esistente. L'analisi - effettuata su tre città campione: Bergamo, Mestre e Padova - mette nero su bianco alcuni dati. A seconda che un fabbricato sia ubicato in centro o in periferia, la variazione di valore fra una classe E e una classe D si aggira intorno al 5-6%, ma sale tra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D e addirittura fra il 30 e il 40% da una G a una A. Analogamente, chi non efficienta è destinato a perdere una forbice consistente di valore.

Torna REbuild, il think thank delle costruzioni. Torna dove tutto era cominciato, al centro congressi di Riva del Garda, in una due giorni – 9 e 10 maggio – che si presenta ricca di eventi rivolti agli attori della filiera dell’edilizia.

Il format è simile a quello delle precedenti edizioni con convegni, workshop, sessioni di lavoro, che vedranno alternarsi una sessantina di relatori.

Da quest’anno a guidare le attività del comitato scientifico è Ezio Micelli, professore ordinario di Estimo allo Iuav di Venezia, già uno dei protagonisti delle passate edizioni della manifestazione trentina.

L’obiettivo dichiarato è fare in modo che tutti gli attori dell’industria delle costruzioni si trovino a discutere dei più importanti temi che il settore ha di fronte, vale a dire sostenibilità, decarbonizzazione, economia circolare. Temi centrali per il settore edilizio, ma in generale per l’economia italiana e per l’intero continente europeo.

Il programma di Riva del Garda

Il titolo dell’edizione di quest’anno, la nona per l’esattezza, “Integra. Ripensa. Trasforma” sintetizza le sfide che attendono l’industria delle costruzioni.

A Rebuild 2023 di quest’anno si parlerà di criteri Esg, che stanno diventando la chiave di volta delle strategie di investimento anche nell’immobiliare, di digitalizzazione e la cultura dei dati, che ha investito l’intero settore non solo la progettazione, di transizione energetica, che non riguarda solamente le singole abitazioni ma le città o i quartieri nel loro complesso, di produzione off-site, attraverso le esperienze internazionali, di case full electric, a controllo digitale e Nzeb.

La classe energetica come fattore di valore immobiliare

Ezio Micelli | Presidente del Comitato scientifico REbuild.
Ezio Micelli | Presidente del Comitato scientifico REbuild.

Secondo Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di REbuild, «immaginarsi un mondo fatto di interventi di demolizione e ricostruzione per il futuro dell’edilizia residenziale italiana, soprattutto pensando ai target fissati con l’Unione europea, appare un atto di fantasia. Invece, rileviamo che il grosso del mercato è costituito dalla ristrutturazione dell’esistente. Diretta conseguenza di questo agire è il passaggio di classe energetica che ha l’immediato effetto di far aumentare il valore del bene immobile. Ma a questo punto diventa insostenibile la pretesa che lo Stato paghi l’intervento di ristrutturazione, mentre possiamo immaginare un’agevolazione, un finanziamento parziale. C’è da chiedersi perciò se intervenire per salire di classe energetica sia da considerare un onere o un investimento? Se si guarda al 2030, è un’eco-tassa oppure un’opportunità per accrescere il valore della propria casa? Quello che emerge chiaramente per noi di REbuild è che l’Italia tutta è più attenta alle questioni ambientali e che la capacità di risparmio e di consumo energetico della propria casa sta orientando i comportamenti anche economici degli italiani. E questo tipo di attenzione è indubbiamente una novità».

L’Osservatorio REbuild

Per accompagnare l’edizione di quest’anno, l’Osservatorio di REbuild ha commissionato uno studio sul patrimonio edilizio esistente. L’analisi – effettuata su tre città campione: Bergamo, Mestre e Padova – mette nero su bianco alcuni dati.

A seconda che un fabbricato sia ubicato in centro o in periferia, la variazione di valore fra una classe E e una classe D si aggira intorno al 5-6%, ma sale tra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D e addirittura fra il 30 e il 40% da una G a una A. Analogamente, chi non efficienta è destinato a perdere una forbice consistente di valore.

Il patrimonio edilizio italiano

Lo scenario dell’abitare italiano mostra un patrimonio edilizio che nella sua gran parte risale a prima del 1971: si tratta di circa 35 milioni di unità immobiliari. Oltre il 55% degli immobili appartiene alle classi più energivore, che presentano un consumo fino a 10 volte superiore rispetto alle case in classe energetica più performante e comportano una spesa media (tra una classe G e una classe A) che impatta sul conto familiare per circa 4mila euro in più l’anno (la fonte è Assoimmobiliare).

Più passa il tempo, meno il mercato sarà disposto a spendere per acquistare “case-salasso” per il portafogli. Ragion per cui usare bene la tecnologia e i bonus (cospicui, anche senza il 110%) significa preservare dalla perdita di valore un bene che è ancora la riserva aurea per eccellenza delle famiglie del nostro Paese. (Pietro Mezzi)

Il programma della due giorni di Riva del Garda è consultabili su www.rebuilditalia.itComitato scientifico REbuild

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