FilcaCisl | Terzo Valico, V Lotto

Turri (FilcaCisl): investire su infrastrutture per l’occupazione e per il rilancio economico del Paese

Sono 600 le nuove assunzioni annunciate dal Cociv per il V lotto del Terzo Valico. La notizia è accolta positivamente dalle rappresentanze sindacali. Il commento del segretario nazionale FilcaCisl, Franco Turri, che si dice soddisfatto per la ripresa del cantiere perché porterà ossigeno al settore edilizia di Liguria e Piemonte.

Franco Turri, segretario generale della FilcaCisl commenta la nota diffusa dal Cociv, general contractor per la progettazione e realizzazione del Terzo Valico considerando che le 600 assunzioni annunciate dal Cociv per il V lotto del Terzo Valico sono un’ottima notizia e premiano la perseveranza della forza lavoro.

Franco Turri | Segretario Generale FilcaCisl.

Franco Turri | Segretario Generale Filca Cisl

«Il pressing sulle istituzioni e le nostre numerose iniziative, come la manifestazione di tre mesi fa al ministero delle Infrastrutture, con 500 lavoratori provenienti da Liguria e Piemonte a chiedere chiarezza sul futuro dell’opera, sono sicuramente serviti a sbloccare una pericolosa situazione di stallo. Nel 2021, con i cantieri a regime, tra Cociv, affidatari e indotto ci saranno 5mila occupati. Una boccata d’ossigeno per l’edilizia delle due regioni, duramente colpite dalla crisi del settore, e un’occasione imperdibile per il rilancio dell’intera economia dei territori interessati, anche perché la manodopera sarà selezionata dal bacino delle maestranze locali. Ma non basta: la Liguria e il Piemonte aspettano che altre opere strategiche prendano finalmente il via, come la Gronda a Genova, o si sblocchino, come la Tav. Parliamo di infrastrutture che sono strategiche non solo per i collegamenti interni, ma soprattutto per avvicinare il Paese all’Europa. Il territorio nazionale ha bisogno di opere moderne e sicure, bisogna mettere il Meridione nelle condizioni di recuperare il gap con il nord: il governo utilizzi gli oltre 25 miliardi di euro inutilizzati a causa delle grandi opere bloccate, dando così un segnale fortissimo per l’occupazione e per il rilancio economico del Paese».

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