Produzione | Derbigum

Il prototipo Casa-laboratorio Zero Energy sarà realizzata dalla Scuola Edile di Padova

Derbigum e Unizeb insieme per realizzare il prototipo della casa-laboratorio Laurel, un progetto che mira a sviluppare soluzioni per edifici Nzeb e Zeb, grazie anche alla creazione di network tra aziende, università ed enti. L’inizio dei lavori è previsto per marzo 2019 e sono affidati alla scuola edile di Padova: l’edificio sarà realizzato con i materiali forniti dagli sponsor tra cui i prodotti resistenti al fuoco Derbigum.

Costruire per un futuro più sostenibile: questo l’obiettivo di Derbigum, multinazionale belga specializzata nell’impermeabilizzazione di superfici e coperture.

Per vincere questa sfida è nata la collaborazione con Unizeb, il laboratorio Zero Energy Building dell’Università di Padova, per la realizzazione di «Laurel», il progetto che si configurerà su 80 mq coperti, per un totale di 185 mq considerando l’intera area, compresi marciapiede e patio. 

Si tratta di una casa-laboratorio zero energy per studenti e ricercatori, un ambiente di studio a cielo aperto, infrastrutturato e informatizzato, in cui ogni parametro sarà interconnesso e monitorato.

Inizio dei lavori per il prototpo stimati per marzo 2019.

Collaborazione tra enti, università e Scuola Edile di Padova

L’inizio dei lavori affidati alla scuola edile di Padova è previsto per marzo 2019 e l’edificio sarà completamente realizzato con i materiali forniti dai numerosi sponsor. Si tratta di 24 aziende che in cambio del loro supporto, potranno usufruire dei dati ottenuti dal laboratorio.

Il progetto vede la collaborazione di alcuni importanti enti, quali l’Università di Padova, l’Ordine degli Ingegneri di Padova insieme alla loro Fondazione e all’Ance. Partecipano anche il Comune di Padova e Spisal (Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro).

I prodotti Derbigum

Derbibrite NT, Derbigum SP AR e Derbibond Uni sono le soluzioni offerte da Derbigum, che dimostra così di poter costruire, attraverso i suoi prodotti, progetti sostenibili e ad alta efficienza energetica, oltre a essere sensibile verso le possibilità del rinnovabile e verso l’utilizzo consapevole dell’energia.

Esploso della casa-laboratorio con impianti.

Derbibrite NT

Per l’impermeabilizzazione delle coperture, su cui saranno installati pannelli fotovoltaici, verrà utilizzato Derbibrite NT, tra le soluzioni cool roof, letteralmente tetto fresco, più avanzate.

Membrana bituminosa, bianca e impermeabile, grazie al coating ceramizzato, vanta alti valori di riflettanza solare ed emissività (si parla dell’81% per entrambi), garantendo una maggiore resa degli impianti fotovoltaici che lavorano meglio a basse temperature e con coperture riflettenti.

Il Sri (Solar Reflectance Index), calcolato secondo la Astm E 1980-01, pari a 100, permette di risparmiare energia grazie al raffrescamento passivo della superficie su cui sono installati i pannelli, assicurando così un miglior funzionamento dell’impianto stesso. Inoltre, la tecnologia del coating acrilico a pH neutro acquatop permette il recupero dell’acqua piovana.

Derbigum SP AR e Derbibond Uni

Per la realizzazione della porzione di giardino pensile sarà invece Derbigum SP AR, la membrana bituminosa impermeabilizzante antiradice. Grazie a particolari additivi aggiunti, la mescola è infatti resistente alle radici e permette quindi di utilizzare la membrana in tutta sicurezza anche sotto tetti verdi.

Entrambe le membrane saranno applicate a freddo, tramite l’adesivo Derbibond Uni, che garantisce una tenuta perfetta sulla superficie, costituendo al contempo un ulteriore strato impermeabile permanentemente plastico, che impedisce a eventuali infiltrazioni, dovute a danneggiamenti della membrana, di scorrervi sotto, semplificando di gran lunga le attività di manutenzione e di eventuale ricerca del danno. La fase di posa sarà inoltre seguita interamente in loco da un tecnico Derbigum.

Render Unizeb.

Costruzione in legno lamellare

La realizzazione di Laurel sfrutterà la prefabbricazione in legno lamellare (Clt), in grado di garantire tempi brevi di costruzione, grazie alla posa a secco, e l’ulteriore vantaggio dato dalla possibilità di smontare la struttura per poter, in futuro, testare nuovi materiali e sistemi.

La caratteristica di produrre quasi tutta l’energia di cui l’edificio necessita, lo rende Nearly Zero Energy. Questa proprietà si affianca alla qualità ambientale degli spazi, contraddistinti dal comfort e dalla fruibilità, essendo questi facilmente accessibili e compatibili con le necessità delle persone diversamente abili.

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