Dibattito | Rigenerazione urbana

Ritorna Vitruvio 4.0: lo spazio pubblico nella rigenerazione urbana

Mitsubishi Electric ha dato il via, lo scorso 12 febbraio a Milano, alla seconda edizione di Vitruvio 4.0 con il primo incontro «Lo spazio pubblico nella rigenerazione urbana». Il ciclo d'incontri, quattro in totale, proseguirà a Bologna, Genova per finire a Milano.

Vitruvio 4.0 è il progetto nato lo scorso anno dalla collaborazione tra Mitsubishi Electric e Leopoldo Freyrie, architetto, presidente della Fondazione Riuso per la rigenerazione urbana e membro del comitato scientifico Legambiente.

I quattro incontri dell’edizione 2020, che si terranno a Milano, Bologna e Genova, saranno momenti fondamentali d’interrogazione sui processi di rigenerazione urbana, in ottica sostenibile, attraverso l’incontro con alcuni dei principali protagonisti che stanno «disegnando» le città del futuro. Un contributo fondamentale verrà dato anche da relatori appartenenti al panorama accademico e culturale nazionale.

Nel singolare viaggio alla scoperta dell’evoluzione della «utilitas» vitruviana, che s’interseca con i paradigmi sociali emergenti, spicca il tema della cultura della sostenibilità, che Mitsubishi Electric persegue da sempre.

Mitsubishi Electric | I protagonisti del primo appuntamento di Vitruvio 4.0. Da sinistra, Gianni Biondillo, scrittore e ideatore del progetto Sentieri Metropolitani, Paola Dezza, giornalista de Il Sole 24 Ore, Leopoldo Freyrie, Isabella Inti, presidente dell’associazione Temporiuso, Cristiano Brambilla, vicepresidente di Hines Italia e Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica di Milano.

Le quattro macrotematiche che verranno affrontate nel corso della seconda edizione di Vitruvio 4.0, saranno: «Spazio pubblico nella rigenerazione urbana», «I beni pubblici e monumentali come scintille di rigenerazione», «La nuova mobilità alla prova della crisi», «Il Manifesto di Assisi e la città».

Durante primo incontro, svoltosi nella cornice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, una delle più importanti case museo d’Europa, il dialogo si è incentrato sul nuovo destino degli spazi pubblici.

I cittadini italiani hanno finalmente riscoperto il valore dello spazio pubblico, che nel passato remoto ha abbellito le città italiane, ma che nel secondo ‘900 è stato dimenticato, lasciando il ruolo di protagonista allo spazio privato. Lo spazio pubblico urbano è stato per decenni il retro delle nostre case: il luogo della spazzatura, del parcheggio, del carico e scarico.

Grazie a nuovi costumi sociali e nuovi progetti urbani di rigenerazione e riuso, i cittadini chiedono la riqualificazione dello spazio pubblico urbano, per restituirlo al suo destino di infrastruttura sociale indispensabile alla qualità della vita quotidiana.

La missione che spetta alle città è quella di riqualificare strade e piazze, anche riusando spazi abbandonati e trascurati, restituendo alle persone luoghi occupati dalle auto. Una missione, questa, che implica strategie coraggiose sulla mobilità, il coinvolgimento di risorse economiche private, il riuso a opera di gruppi di cittadini e associazioni, approcci innovativi e sostenibili come l’urbanismo tattico. (vb)

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