Edilizia pubblica | Travacò Siccomario, Pavia

Edificio progettato secondo i criteri dell’architettura eco-bio-climatica con l’integrazione delle migliori tecnologie

Il progetto per il nuovo centro civico integrato di Travacò Siccomario (Pavia) redatto dall’arch. Giorgio Beretta è articolato in tre corpi autonomi integrabili fra loro per una realizzazione che porta al completamento di un unico organismo edilizio. I tre corpi sono orientati in modo da privilegiare le esposizioni ottimali al ciclo solare e nella composizione planimetrica è stato privilegiato l’asse rivolto verso il centro dell’abitato allo scopo di valorizzare la migliore integrazione visiva e percettiva.

La proposta progettuale si articola in tre corpi autonomi ma al contempo facilmente integrabili fra loro e funzionali a una realizzazione progressiva che porti al completamento di un unico organismo edilizio rispondente alle differenti destinazioni d’uso previste nelle tre fasi costruttive.

Centro civico di Travacò Siccomario | Vista planivolumetriva.
Centro civico di Travacò Siccomario

L’intero complesso è stato progettato secondo i criteri dell’Architettura Eco-Bio-Climatica e in aderenza agli standard europei della “Passive House” così da garantire simultaneamente le seguenti prestazioni d’esercizio:
1. un profilo ecologico e rispettoso dell’ambiente con l’azzeramento delle emissioni nocive e degli impatti dei carichi inquinanti
2. una fruizione bio-orientata alla salubrità e al comfort degli ambienti garantita dall’utilizzo di materiali costruttivi esclusivamente naturali privi di sostanze nocive e con basso contenuto di “energia grigia”
3. una notevole efficienza termo energetica con valori di climatizzazione inferiore ai minimi previsti dalla classe Cened A+ ottenuta anche con l’applicazione di criteri di orientamento climatico dei corpi di fabbrica tale da assicurare il miglior sfruttamento dei cosiddetti “apporti solari gratuiti” ulteriormente potenziati da un sistema di serre bio-climatiche distribuite sui tutti i corpi del complesso edilizio al fine di imbrigliare l’energia solare e trasferire passivamente all’interno degli ambienti prospicienti le potenze termiche accumulate gratuitamente.
I suddetti criteri hanno conseguentemente determinato l’organizzazione planivolumetrica del progetto che vede i 3 corpi orientati in modo da privilegiare le esposizioni ottimali al ciclo solare anzitutto:
1. del corpo centrale completamente orientato sull’asse eliotermico sud/nord e la totale apertura della facciata sud valorizzata in trasparenza da vetrocamere a tutta altezza di tipo basso emissivo alla quale viene addossata una serra climatica a sua volta protetta dall’eccesso di irraggiamento estivo con elementi mobili (frangisole) realizzati in doghe di legno ricomposto che non necessitano di alcuna manutenzione che pertanto si chiuderanno nella bella stagione e si apriranno in quelle autunnali e invernali così da garantire una prestazione termica di tipo dinamico dell’edificio in relazione al ciclo solare stagionale.
Questo corpo centrale, da realizzare nella 2° fase, si sviluppa su due piani così da liberare tutto il primo piano (dove trovano collocazione gli uffici comunali dell’area tecnica 1 e 2, l’ufficio del sindaco e del segretario comunale, la sala giunta il vano scale e i servizi igienici), da ombreggiamenti impropri indotti dagli altri due corpi laterali e contenendo per poche ore gli stessi effetti indesiderati sul piano terra dove invece vengono localizzati gli spazi maggiormente aperti e fruiti dai cittadini e destinati all’Anagrafe, ai vigilanza urbana, all’assistente sociale, al front office, alla sala riunioni, ai servizi igienici, al locale per il server, ai depositi manutenzione e pulizia nonché al vano scale con elevatore.
La facciata esposta a nord invece viene quasi completamente privata da aperture al fine di limitare le dispersioni dell’involucro verso questo lato dell’edificio termicamente sfavorevole a causa dell’assenza di irraggiamento;
2. del corpo est da realizzare nella 1° fase e destinato ad ospitare in un solo piano terra maggiorato in altezza (m 4), il grande spazio polifunzionale equipaggiato con palco, proscenio e 150 posti a sedere, il bar, uno spazio per giovani e uno separato anche se contiguo per anziani, un ufficio, un camerino, il deposito e i relativi servizi igienici.
Questo corpo privilegia l’esposizione a sud-ovest dove l’apporto solare è maggior sia per intensità dovuta all’inclinazione che per durata nel lungo meriggio. Anche in questo caso la mono esposizione si è ritenuta sufficiente a garantire il giusto apporto areo illuminante limitando le aperture sul fronte est ritenuto sfavorevole;
3. del corpo ovest da realizzare nella 3° fase e destinato alla biblioteca e all’archivio comunale collocato nella porzione del piano superiore adiacente al corpo centrale, che parimenti per analoghe ragioni, privilegia l’esposizione a sud-ovest con la parete est priva di aperture. Inoltre, nella composizione planimetrica si è voluto privilegiare l’asse rivolto verso il centro dell’abitato con l’obiettivo di valorizzarne la migliore integrazione visiva e percettiva restiuendo l’idea:
1. di un’amministrazione pubblica tutta rivolta verso il paese storico e al servizio dei suoi cittadini,
2. di trasparenza per sua intrinseca funzionalità grazie alle ampie aperture delle facciate,
3. di inclusività grazie al suo abbraccio ideale determinato dalla forma a corte aperta composta da 3 corpi,
4. di una quinta urbana collocata a chiusura dell’abitato tra l’urbanizzato e il paesaggio agricolo retrostante della campagna.

METODOLOGIA PROGETTUALE INTEGRATA

Le alte prestazioni energetiche, che consentiranno a regime una gestione degli immobili molto vantaggiosa vengono garantite, oltre che dall’efficientamento climatico su descritto, attraverso l’applicazione di metodologie progettuali integrate secondo gli standard costruttivi richiesti dal risparmio energetico agendo anzitutto sulla riduzione del fabbisogno termo-energetico al fine di garantire una sostenibilità sia ambientale sia economica dell’intero complesso.

Cento civico di Travacò Siccomario | Dattagli costruttivi.
Cento civico di Travacò Siccomario | Dattagli costruttivi.

La progettazione integrata è finalizzata ad applicare a questo edificio, che potremmo definire 2.0, le Bat ovvero le Best available technology (le migliori tecnologie disponibili) nel rapporto prezzo/qualità e in particolare:
1. l’ottimizzazione del rapporto S/V grazie alla compattezza dello stesso involucro dove la superficie disperdente (S) viene ridotta al minimo fino a raggiungere un rapporto ottimale con il Volume (V) racchiuso dall’involucro ottenuta dalla profondità e dalla lunghezza dei corpi di fabbrica;
2. l’altissima efficienza termica dell’involucro ottenuta dalla stratigrafia delle pareti dell’involucro rappresentata nello schema di fig.1 a partire dall’utilizzo, sia per gli elementi verticali che orizzontali integrati con travature d’acciaio, di pannelli strutturali di legno di abete multistrato X-Lam a fibra incrociata che presentano oltre alle prestazioni statiche richieste anche ottimi valori di conduttività e trasmittanza ai quali viene addossata una coibentazione realizzata con pannelli di fibra di legno a densità crescente verso l’esterno della parete.
Una lastra di Acqua-panel opportunamente rasata con una rete aggrappante e intonaco ai silicati garantirà una buona finitura e un’ottima traspirazione verso l’esterno dell’edificio. Verso l’interno la parete strutturale X-Lam viene rivestita da una contro-parete in lastre di fibro-gesso, isolata e coibentata con fibra di legno entro la quale vengono alloggiate le tubazioni dell’impianto idrico, della ventilazione meccanica e i corrugati dell’impianto elettrico semplificando in tal modo l’esecuzione di eventuali riparazioni e manutenzioni.

Cento civico di Travacò Siccomario | Dattagli costruttivi.
Cento civico di Travacò Siccomario | Dattagli costruttivi.

I vantaggi di questo sistema costruttivo si estendono anche alle ottime prestazioni antisismiche in grado di sopportare le sollecitazioni più severe degli eventi tellurici anche in edifici multipiano di notevole altezza, alla rapidità esecutiva della semi-prefabbricazione (i pannelli arrivano in cantiere già sagomati) e non da ultimo alle proprietà igrometriche del legno che funge da regolatore naturale attenuando gli eccessi di umidità e secchezza degli ambienti restituendo una sensazione di comfort abitativo di non poco conto.
L’involucro avrà un’eccellente tenuta al vento onde eliminare le dispersioni termiche ulteriormente ridotte grazie all’eliminazione di tutti i possibili “ponti termici” fonte di notevole dispersione. Ne risulterà un involucro perfettamente sigillato e quindi efficiente;
3. le ampie vetrate scorrevoli delle serre climatiche e di quelle corrispondenti che racchiudono gli ambienti interni sono realizzabili con telai in abete lamellare e adeguate vetrocamere basso emissive a doppi e tripli-vetri con valori della U<0,80 che garantiscono le prestazioni termiche della Casa Passiva;
4. l’efficienza dell’involucro riduce in tal modo al minimo il fabbisogno energetico e la parte residua di questo fabbisogno viene soddisfatta ricorrendo ad impianti tecnologici che utilizzano esclusivamente fonti rinnovabili e non inquinanti in assenza di qualsivoglia combustione come:
– il solare termico attraverso l’impianto a collettori solari previsto sulla copertura in grado di garantire nella stagione estiva e in quelle intermedie un buon apporto al riscaldamento dell’acqua sanitaria e all’impianto di riscaldamento a pannelli radianti collocato sotto il pavimento flottante ovvero nel controsoffitto;
– la geotermia, avendo condizioni favorevoli di una falda freatica posta a pochi metri dalla superficie e quindi facilmente raggiungibile dalle sonde di un impianto geotermico abbinato a una pompa di calore acqua-acqua con elevati coefficienti di prestazione (Cop 5/6kWh) vale a dire che per ogni KW di energia elettrica impiegata per il suo funzionamento la pompa ne restituisce 5/6 di energia termica.
L’impianto sarà inoltre utilizzabile nella stagione estiva invertendo il ciclo di funzionamento producendo in modo poco oneroso il raffrescamento eventualmente richiesto nei picchi di calore estivi;
– la ventilazione naturale prevista nel camino d’areazione della torre civica che specie nella stagione estiva estrarrà dall’edificio l’aria esausta ed eccessivamente calda garantendo una buona areazione e raffrescamento del corpo centrale senza ricorrere ad alcun ausilio meccanico o la ventilazione meccanica con un adeguato impianto di areazione distribuito in tutti gli ambienti con griglie di presa d’aria a soffitto e a pavimento, con recupero del calore e sistema di pre-riscaldamento e pre-raffrescamento dell’aria immessa.
L’aria calda o fresca estratta prima di essere espulsa cede il suo contenuto termico a quella in entrata che in tal modo risulterà coerente con la temperatura degli ambienti interni senza dispersione e con notevole risparmio energetico.
Grazie a questo impianto l’edificio garantirà prestazioni di salubrità degli ambienti indoor inusuali in quanto consentirà il ricambio totale dei volumi d’aria saturi di CO2 immettendo costantemente aria fresca e pulita dai filtri eliminando in tal modo una delle principali fonti di inquinamento degli ambienti abitativi;
– il solare fotovoltaico garantisce con l’impianto a pannelli collocato sulla copertura piana del corpo principale e quindi non visibile da terra, la produzione e la fornitura di energia elettrica per tutto il fabbisogno del complesso edilizio rendendolo praticamente autonomo da un punto di vista energetico se si volesse abbinare ad un sistema di accumulo dell’energia prodotta tramite batterie al litio che consentirebbe l’utilizzo serale dei KWh prodotti durante le ore diurne;
– tutte le utenze elettriche dovranno coerentemente ridurre i consumi ricorrendo ad apparecchiature a basso consumo energetico e all’illuminazione a lampade Led applicando il principio secondo il quale “la prima energia pulita è quella risparmiata”.

IL TETTO VERDE

Il complesso edilizio vuole inoltre ridurre il cosiddetto effetto “isola di calore” con il tetto verde piantumato con essenze a lento accrescimento che necessitano di pochissima manutenzione e che oltre a contribuire all’isolamento del tetto sempre con materiali naturali come consente al disotto di ospitare un sistema di drenaggio e recupero dell’acqua piovana che potrà essere impiegata per l’irrigazione e gli sciacquoni dei servizi igienici.

Centro civico di Travacò siccomario.
Centro civico di Travacò siccomario.

La ripartizione interna degli edifici è organizzata in modo da soddisfare le esigenze funzionali richieste ponendo particolare attenzione alla salubrità e al comfort degli ambienti lavorativi attraverso un sistema di illuminazione naturale garantito anche agli uffici posti a nord del corpo principale illuminati con luce naturale indotta da tubi luminescenti zenitali.
Gli spazi posti al piano terra e destinati all’utenza pubblica, dei giovani, degli anziani nella migliore stagione possono essere estesi verso i giardinetti esterni per favorire l’integrazione indoor – outdoor della fruizione stagionale. Lo spazio destinato a deposito è collocato al 1°piano in quanto ritenuta funzione a bassa intensità.
Viceversa, gli uffici comunali che svolgono funzioni ad alta intensità di utenza come la vigilanza, l’anagrafe e il front office sono collocati al piano terra onde facilitare il massimo della accessibilità non ostacolata da alcun tipo di barriera architettonica. Parimenti, la grande sala polifunzionale e la luminosissima biblioteca vengono collocate al piano terra garantendo il massimo dell’accessibilità anche alle utenze portatrici di diverse disabilità motorie.

FINITURE E LEGNO

Le finiture interne hanno pavimentazioni in doghe di legno ricomposto per le serre bioclimatiche, parquet a listoni in essenza locale con finiture ecologiche all’acqua per gli ambienti interni, pareti in fibro-gesso tinteggiate al quarzo per gli ambienti comuni.
Saranno pannellate con lastre Acqua-panel i locali destinati a servizi igienici che saranno tinteggiate con smalti all’acqua evitando il ricorso ai tradizionali manufatti di ceramica o gres porcellanato ritenuti poco economici ed ecologici a causa del loro alto contenuto di energia grigia.
I corpi scala sono realizzati con una struttura autoportante di semplice montaggio con travetti di abete lamellare e gli unici setti portanti sono previsti in calcestruzzo per il vano ascensore.
La torre civica, di forte carattere identitario, svolge al contempo quattro distinte funzioni: ospiterà il vano extracorsa dell’ascensore, il camino d’areazione naturale, il locale tecnico per gli impianti tecnologici e infine l’orologio pubblico del nuovo Centro Civico del Comune di Travaccò Siccomario.

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