Rigenerazione urbana | Clean technology

Rovereto: riconversione per l’ex Manifattura Tabacchi

Il complesso dell’ex Manifattura Tabacchi si estende su 9 ettari: dopo la fase di restauro delle strutture storiche vincolate seguirà la costruzione di nuovi edifici all’insegna della ‘tecnologia pulita’.

Trentino Sviluppo, agenzia creata dalla Provincia di Trento, ha preso in carico l’intera area dismessa nell’ottobre del 2008 anno in cui le attività di produzione dello stabilimento di Rovereto erano state interrotte (il 31 marzo), dopo che la British American Tobacco aveva scelto di consolidare la produzione di sigarette nello stabilimento di Lecce.

L’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto oggi.

Il definitivo affidamento dei lavori è arrivato, dopo alcuni anni di stallo delle operazioni: l’ex Manifattura Tabacchi diventerà un centro di innovazione per imprese, strutture di formazione e start up. Il masterplan del processo di rigenerazione è stato composto dal gruppo internazionale Kengo Kuma, Carlo Ratti Associati, Arup e Kenso nel 2009.

Recupero delle strutture storiche e realizzazione di nuovi edifici

Il complesso, che si estende su una superficie di 9 ettari, sarà progressivamente recuperato seguendo una prima fase di restauro delle strutture storiche vincolate e una seconda con la costruzione ex novo di edifici nei quali sarà ospitata un’aggregazione di imprese e servizi collegati al tema delle clean technologies.

Il progetto di Kengo Kuma, Carlo Ratti Associati, Arup e Kenso dnel 2009.

Il Progetto: la prima fase

La prima fase vedrà in parallelo il restauro degli edifici della Manifattura storica e la creazione di servizi per il tempo libero lungo il confine sud verso il torrente Leno: una superficie verde di cinque ettari prenderà il posto dell’asfalto e dei capannoni costruiti negli anni ‘60 e ‘70.

L’impatto verde della parte produttiva metterà in risalto l’adiacente Manifattura storica, le cui forme rigorose e la cui matericità diventeranno incubatore per le attività legate alla ricerca e alla progettazione.

Verranno poi recuperati i ponti esistenti e realizzate nuove strutture di collegamento tra i livelli. I ponti usati fino a pochi anni fa per il passaggio dei carrelli con il tabacco, diverranno luoghi d’incontro per riunioni informali; le luminose maniche dell’edificio originario, con doppie file di colonnine in ghisa, ospiteranno un nuovo modo di lavorare che si rispecchierà’ in spazi fluidi e aperti; i nuovi interventi si inseriranno come giunti, leggeri e trasparenti.

Le nuove costruzioni saranno caratterizzate dalla presenza di tetti a giardino e da funzioni diversificate: ambito produttivo nella parte più centrale e nelle aree più esterne del complesso con funzioni pensate per aprirsi al pubblico e al vicino fiume Leno.

Nuovi moduli ricettivi.

Gli obiettivi saranno resi perseguibili e continuativi grazie a standard elevati facendo largo ricorso a energie da fonti rinnovabili, all’installazione di sistemi di fitodepurazione e a spazi di lavoro moderni e flessibili, con una capacità di inserimento di 100 imprese.

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