Sistemi e prodotti vernicianti per edilizia

Umidità di risalita

In condizioni particolarmente gravose e in presenza di materiali molto igroscopici, una muratura può assorbire acqua per capillarità fino al 30% del proprio volume, cioè può assorbire 300 litri per metro cubo.

Il quesitoIn quale misura possono essere attribuiti alle pitture i danni causati dall’umidità di risalita? 

Franco Lucherini, consulente in chimica delle vernici.

Penetrazione dell’acqua nella muraturaUna delle vie di penetrazione dell’acqua nella muratura è la risalita dal sottosuolo. La causa prima è ovviamente la presenza di umidità nel terreno. Questa può essere di due tipi: umidità temporanea e umidità permanente. 

L’umidità temporanea è derivata prevalentemente da eventi atmosferici o comunque da cause accidentali. 

L’umidità permanente consiste nella presenza costante di acqua stagnante a contatto con la muratura, come per esempio una falda freatica. È noto che l’acqua piovana penetra facilmente nel terreno e se, andando in profondità, incontra uno strato impermeabile forma una specie di fiume sotterraneo: quando incontra uno strato meno permeabile di quello attraverso cui è scesa, può risalire. 

La risalita e la diffusione dell’umidità è dovuta al fenomeno della capillarità ed è regolata dalla legge di Jurin. L’altezza di risalita, in un capillare, è direttamente proporzionale alla tensione superficiale e al coseno dell’angolo di contatto e inversamente proporzionale al raggio del capillare e alla densità. Se l’angolo di contatto è maggiore di 90°, cioè il liquido non bagna le pareti del capillare, il coseno è negativo, quindi il liquido tenderà a scendere. Questo fenomeno, detto inversione del menisco, è sfruttato nella produzione di intonaci antirisalita. La risalita per capillarità è influenzata dalla temperatura e dai sali presenti nel terreno. I sali giocano un ruolo importante: in condizioni termoigrometriche favorevoli, l’acqua, che li ha solubilizzati e trasportati nella muratura, evapora con formazione di una soluzione sovrasatura. I sali cristallizzano con tensioni che possono superare le 1000 atm, con formazione di efflorescenze e distacchi della pittura o dell’intonaco. La risalita capillare è fortemente influenzata anche dalle caratteristiche dei materiali da costruzione. Il laterizio ha una capacità di alimentare la risalita stimata in circa quattro volte superiore a quella di una malta aerea, mentre la selce è praticamente anticapillare. In condizioni particolarmente gravose e in presenza di materiali molto igroscopici, una muratura può assorbire acqua per capillarità fino al 30% del proprio volume, cioè può assorbire 300 litri per metro cubo. Quindi, a parità delle altre condizioni, il livello di risalita è tanto più alto quanto più grande è lo spessore dei muri, poiché alla stessa percentuale di acqua contenuta, corrisponde una quantità di acqua maggiore, mentre la superficie da cui può evaporare è sempre la stessa. Il muro tenderà ad asciugarsi quando il tasso di risalita dell’acqua sarà uguale al tasso di evaporazione. A questa altezza, si avrà una linea di demarcazione che divide la parte inferiore umida dalla parte superiore asciutta. Quando con la ventilazione e il calore del sole, viene aumentata l’evaporazione superficiale, aumenta di conseguenza la velocità di risalita: il prosciugamento inizierà a verificarsi solo quando la velocità di evaporazione sarà maggiore di quella di risalita, iniziando sempre dall’alto (ipotesi di Kettenacker).

La rispostaSe non è sufficientemente traspirante la pittura può essere responsabile solo del proprio sfogliamento.

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