Ingegneri | Gare pubbliche

Bandi per servizi d’ingegneria: il mercato cresce del 49,4%

Con un incremento del 49,4%, cresce il mercato dei servizi d'ingegneria e architettura, tornando, in termini economici, ai livelli antecedenti il periodo di crisi degli ultimi dieci anni. Critico il picco degli importi a base d’asta, conseguente effetto delle recenti normative del Codice degli appalti.

Nel 2019 è proseguita la crescita del mercato delle gare d’appalto per servizi d’ingegneria, tanto che è possibile considerare chiuso il lungo ciclo di ridimensionamento iniziato nel 2010 e proseguito negli anni successivi.

Rispetto al 2018, l’importo complessivo posto a base d’asta per tali servizi (esclusi i costi di esecuzione) è tornato a superare il miliardo di euro, con un incremento del 49,4%, che riporta il mercato ai livelli anteriori alla crisi che ha colpito il comparto delle costruzioni negli ultimi dieci anni.

Michele Lapenna | Consigliere Cni.

Michele Lapenna | Consigliere Cni

«Solo nel medio periodo sarà possibile comprendere se il ciclo espansivo proseguirà nella sua corsa. Certo è che i presupposti sembrano favorevoli. Il picco, in termini di importi a base d’asta, registrato nell’anno appena concluso è, infatti, il risultato di una ripresa che si era manifestata a partire dal 2016 e che si è progressivamente irrobustita negli anni successivi, complici anche le nuove norme del Codice dei Contratti Pubblici».

Armando Zambrano | Presidente Cni.

Armando Zambrano | Presidente Cni

«Occorre cogliere questa fase favorevole di maggiore attenzione, soprattutto delle amministrazioni locali, verso il tema delle opere pubbliche per affrontare in modo organico la questione dei ritardi infrastrutturali del Paese e del rilancio dei cantieri. All’incremento della capacità di spesa e d’investimento, evidenziati dai dati più recenti sui bandi Sia, deve poi corrispondere un’effettiva capacità di realizzazione delle opere programmate, riducendone i tempi. Su questi aspetti molto resta da fare e occorre non abbassare la guardia e non accontentarsi del trend di crescita in atto».

Giuseppe Margiotta | Presidente Centro Studi Cni.

Giuseppe Margiotta | Presidente Centro Studi Cni

«Analizzando i dati positivi evidenziati dal nostro rapporto si può cogliere al contempo un cambiamento nell’atteggiamento dei liberi professionisti: essi infatti, mantengono saldamente la propria nicchia di mercato nell’ambito delle gare più piccole, in particolare laddove l’importo a base d’asta è inferiore ai 40mila euro (in questo segmento di bandi sono riusciti a prevalere in quasi i due terzi delle gare e ad aggiudicarsi circa il 60% degli importi), ma allo stesso tempo appaiono sempre più propensi ad associarsi con le società in raggruppamenti temporanei per poter ambire anche alle gare di importo più elevato».

Non è un ritorno al passato

L’analisi del rapporto del Centro Studi Cni attesta come, malgrado in termini economici il mercato dei servizi d’ingegneria e architettura sia tornato ai livelli pre-crisi non ci troviamo di fronte a un ritorno al passato.

Se nei primi anni 2000, l’ammontare complessivo degli importi a base d’asta era costituito per circa i due terzi da quelli destinati alla progettazione e agli altri servizi d’ingegneria nelle gare di appalto integrato o di project financing, negli ultimi anni la situazione si è completamente rovesciata.

Nel 2019, infatti, gli importi provenienti dai bandi per l’appalto integrato costituiscono appena il 15,5% dei valori base d’asta. Anche questo è un effetto delle recenti novità normative, il primis il nuovo Codice degli appalti. (vb)

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