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Studio congiunto Cdp-Kfw-Bpifrance-Ico sulle pmi europee

Dallo studio emerge quanto la crisi continui a pesare sulle pmi in riferimento agli investimenti in innovazione. Un possibile aiuto può venire dal Piano Juncker, che ha previsto una «Smes window» di 75 miliardi di euro sui 315 miliardi di euro complessivi.

CDP studioÈ disponibile sul sito di Cassa depositi e prestiti >> «Sme investment and innovation. France, Germany, Italy and Spain» >>, uno studio congiunto condotto da Cdp insieme ad altre tre importanti National promotional banks (Npbs): Kfw tedesca, Bpi francese e Ico spagnola.

Ridotta la quota di investimenti in innovazione. Nel 2013 erano più di 13 milioni le pmi attive nei quattro Paesi analizzati, oltre il 98% del totale. Il comparto riveste quindi un ruolo essenziale per l’occupazione, l’innovazione e l’istruzione. Tuttavia, le pmi  hanno sofferto e continuano a risentire della crisi economica e finanziaria, che ha generato un deterioramento delle loro prospettive di business e oggettive difficoltà nell’ottenimento di finanziamenti. È per tale ragione che negli ultimi anni (in tutti e quattro i Paesi analizzati) le piccole e medie imprese hanno ridotto la quota di investimenti in innovazione, che invece rappresentano lo strumento più importante per assicurare competitività a lungo termine all’Europa.

Il Piano Juncker. Un ruolo di sostegno alle pmi potrà giocarlo il Piano Juncker, che prevede una «Smes window» di 75 miliardi di euro sui 315 miliardi di euro complessivi, e fondamentale sarà il supporto al comparto da parte delle Npbs, tramite finanziamenti e strumenti dedicati, per superare le sfide specifiche di ciascun Paese.

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