Assolombarda | Dopo Expo

Imprenditori lombardi: subito il masterplan per l’area ex Expo

L'assemblea di Assolombarda è diventata occasione per sollecitare Regione, comune e Governo affinchè si metta mano al businessplan per il recupero dell'ex area Expo entro sei mesi.

«Patti chiari e amicizia lunga»: questo sembra essere quanto emerge dall’assemblea generale di Assolombarda>> che senza tanti giri di parole ha effettuato per bocca del suo presidente Gianfelice Rocca una serie di richieste a Governo ed enti locali che, se realizzate, potranno fare di Milano una città «sviluppata», all’insegna dello sviluppo di tecnologia, manifatture, professionalità, scienza, ingegneria e mestieri, una piazza «dei saperi e della creatività, tale è Milano, che deve far conto su scelte strategiche».
pad italiaCosì come è forte da parte del vertice di Assolombarda l’auspicio che si dia una soluzione per le aree del dopo Expo 2015. Chiede infatti, il vertice dell’associazione degli imprenditori lombardi, che entro la primavera prossima si diano risposte chiare e si abbiano interlocutori affidabili per dare vita ad una strategia per rilanciare tutta l’area metropolitana ed avere pronto il masterplan insieme al businessplan delle aree affinché «non si corra il rischio che mentre si sta discutendo le strutture cadano in degrado».
expo-5-progetto1Anche Giorgio Squinzi. Anche il presidente di Confindustria>> Giorgio Squinzi è intervenuto sulla necessità di non perdere tempo: «avremo tempo e anche modo di definire lo sviluppo di quest’area: consapevoli e orgogliosi di avere realizzato cose belle ma anche ambiziosi di fare di Milano una città che merita». Quello di Squinzi è anche l’auspicio del governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «entro primavera, come chiesto da Gianfelice Rocca, riusciremo a presentare il masterplan. Vi sono molte idee ma la più semplice è quella di migliorare il campus universitario e metter mano alle strutture sportive per gli studenti. Sarebbe cosa utile usare il metodo Expo: quello che prevedeva la chiusura dei lavori per il 30 aprile e l’apertura dell’evento al 1 maggio. Questa è l’ottica del cronoprogramma. Per ora il problema più urgente da risolvere è quello del riassetto dell’ Arexpo. Mi auguro che entro la metà di novembre abbia trovato i fondi per entrare in Arexpo. Anche perchè c’è il problema delle bonifiche: la fusione di Arexpo e Expo spa favorirebbe il problema bonifiche che devono essere fatte integralmente e di questo si deve occupare il pubblico. Servono 75 milioni per provvedere alle bonifiche necessarie e per realizzare il campus universitario». (GF)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here