Assoclima-Anima-Enel | Protocollo d’intesa

Accordo per la promozione della climatizzazione a pompa di calore e del vettore elettrico per l’uso efficiente dell’energia

Rinnovato il protocollo d’intesa per la diffusione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore per usi residenziali. Per Alessandro Riello «un incremento del mercato delle pompe di calore favorirebbe inoltre il rilancio dell’economia italiana, in quanto si tratta di una tecnologia prodotta prevalentemente nel nostro Paese».

È stato firmato da Alessandro Riello, al vertice di Assoclima costruttori sistemi di climatizzazione >>, e da Nicola Lanzetta, responsabile Mercato Italia di Enel, il rinnovo dell’accordo di cooperazione finalizzato a sostenere l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni climalteranti, l’immissione sul mercato di prodotti di qualità sempre più elevata e l’acquisizione di una cultura impiantistica tecnologicamente avanzata e tesa alla maggiore diffusione delle pompe di calore a ciclo annuale per il settore residenziale.147_n_pompa_calore

Nonostante la crisi economica, nel 2014 il mercato italiano delle pompe di calore ha fatto registrare un leggero incremento in alcune fasce di potenze, tra cui quella fino a 17 kw destinata principalmente al settore residenziale. Un trend positivo al quale hanno sicuramente contribuito gli incentivi fiscali del 50 e 65% degli ultimi anni, ma i cui numeri sono ancora lontani da quelli rilevati nei Paesi europei che da anni beneficiano di tariffe elettriche più convenienti di quelle italiane.

Alessandro Riello ha dichiarato che «l’eliminazione definitiva della tariffa elettrica a scaglioni crescenti per gli utenti elettrici domestici residenti avrà sicuramente un impatto positivo sullo sviluppo e la diffusione, nel settore residenziale, delle pompe di calore elettriche per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva, con benefici di tipo energetico, economico e ambientale. Le pompe di calore sono apparecchiature che, oltre a ridurre i consumi di energia primaria, contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria esterna, in particolare nei grandi centri urbani, e al contenimento delle emissioni di anidride carbonica. Un incremento del mercato delle pompe di calore favorirebbe inoltre il rilancio dell’economia italiana, in quanto si tratta di una tecnologia prodotta prevalentemente nel nostro Paese. L’industria italiana della climatizzazione è, infatti, riconosciuta come uno dei maggiori leader del settore, con importanti quote di esportazione».

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