Ministero dell'Ambiente | Fondi

Edifici abusivi nelle aree a rischio idrogeologico: 10 milioni per demolirli

Il fondo da 10 milioni è stato istituito con la legge 221/2015. I costi degli interventi sono diretti alla rimozione e alla demolizione delle opere realizzate in assenza o totale difformità dal permesso di costruire in aree a rischio idrogeologico elevato.

aree-a-rischio-idrogeologicoÈ stato attivato il fondo da 10 milioni di euro per la demolizione degli edifici abusivi nelle aree a rischio idrogeologico: possono presentare la domanda di concessione per accedere al finanziamento i comuni nel cui territorio ricadono l’opera o l’immobile realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire in aree soggette a rischio idrogeologico elevato (o molto elevato) dei quali viene comprovata l’esposizione a rischio idrogeologico.

Con il decreto ministeriale del 22 luglio scorso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 251 sono state dettate le istruzioni per la presentazione delle domande di finanziamento degli interventi.

Le demolizioni riguarderanno opere abusive già destinatarie di ordinanza di demolizione non ancora eseguite dando priorità ai manufatti costruiti in aree classificate R3 ed R4 a rischio molto elevato.

La classificazione sarà aggiornata trimestralmente dal ministero dell’Ambiente che ha facoltà di chiedere ai Comuni altre informazioni comprovanti l’esposizione degli immobili a rischio idrogeologico.

Le domande di concessione del finanziamento degli interventi debbono essere caricate in uno specifico sistema online predisposto e gestito dal ministero dell’Ambiente – Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque.

I Comuni dovranno richiedere per caricare le richieste la relativa password di accesso tramite Pec inviata alla Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque a questo indirizzo di posta certificata: dgsta@oec.minambiente.it

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