Ance Foggia | Patto antiracket

Edilizia: i costruttori di Foggia fanno scuola sull’antiracket per difendere le imprese

Per il presidente di Ance Foggia, Gerardo Biancofiore «il nostro deve diventare un ecosistema a favore delle imprese, lo stato e tutte le istituzioni anche in Italia, così come avviene in tanti paesi in cui promuoviamo le nostre missioni di internazionalizzazione, devono supportare con misure adeguate le aziende sane».

«Ance ha messo al centro della propria azione politiche attive per difendere le proprie imprese dall’attacco delle organizzazioni criminali». Così il presidente di Ance Foggia>> e del gruppo pmi internazionale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Gerardo Biancofiore in occasione della firma del Patto antiracket a Foggia, protocollo tra la Prefettura di Foggia, dall’Anci>>, l’Associazione dei costruttori di capitanata, e dalla Fai (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane).
Un’intesa storica che vede Ance Foggia come una delle associazioni territoriali in prima linea nella lotta all’illegalità grazie a Biancofiore e alla sua squadra che hanno messo al centro del loro mandato la lotta al racket e la difesa delle imprese dall’attacco delle organizzazioni criminali.

A dx il presidente Ance Puglia, Gerardo Biancofiore
A dx il presidente Ance Puglia, Gerardo Biancofiore

Gerardo Biancofiore | Presidente Ance Puglia
«Per la prima volta dalla Puglia abbiamo elaborato uno strumento concreto a sostegno delle imprese del settore edile su un tema strategico come quello della legalità. Lo abbiamo fatto a termine di un confronto puntuale con il Ministero e le Forze dell’ordine, e con la Fai. Si è tenuto conto sia dell’esigenza delle autorità preposte alla sicurezza di avere un quadro informativo esauriente rispetto ai cantieri che vengono aperti sul territorio, sia della necessità di non lasciare nell’isolamento chi si trova ad essere vittima di un atto intimidatorio, assicurandogli una rete di protezione a tutela della sua attività. Il nostro deve diventare un ecosistema a favore delle imprese, lo stato e tutte le istituzioni anche in Italia, così come avviene in tanti paesi in cui promuoviamo le nostre missioni di internazionalizzazione, devono supportare con misure adeguate le aziende sane. Anche eliminando tortuosità burocratiche che ostacolano la crescita delle imprese. E’ un problema che avvertiamo particolarmente nel nostro Sud. Un accordo come il Protocollo sulla legalità crea le precondizioni perché un’azienda possa operare. Dobbiamo sforzarci tutti per allargare il tiro, eliminando o quanto meno riducendo drasticamente le diseconomie che frenano imprese e mondo del lavoro. Lo sviluppo economico nasce dalla condivisione, dalla collaborazione fra attori privati e pubblici che operano in uno stesso ecosistema, per ‘creare’ impresa e ‘fare’ impresa. L’impresa privata, perseguendo il proprio profitto crea sviluppo per l’intero territorio; i poteri pubblici con iniziative, servizi e infrastrutture, con i fondi che riescono a mobilitare, possono essere l’altro anello della creazione di ricchezza. Intese come quella di oggi si muovono in questa direzione, favorendo tra l’altro la capacità del nostro territorio di attrarre investimenti da altre regioni e dall’estero».
cantiere_web(1)Task force. Il Patto antiracket prevede tra l’altro che la Prefettura sia costantemente informata delle iniziative messe in campo in materia edilizia e che, in caso di bisogno, l’Ance possa farsi tramite attiva di incontri promossi dalla prefettura tra referenti delle Forze dell’ordine e rappresentanti delle imprese associate, quando, pur in assenza di denuncia, vengano ritenuti possibili fenomeni di pressione criminale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here