Le fonti fossili soddisfano ancora in misura significativa il fabbisogno energetico, ma saranno necessariamente eliminate o ridotte in maniera progressiva nel corso dei prossimi 30 anni per raggiungere i limiti imposti, generando così un impatto negativo sulla stabilità della rete elettrica, la cui capacità a livello globale è già ai limiti.
La digitalizzazione, l’elettrificazione del settore del riscaldamento, ad esempio mediante pompe di calore, e l’aumento della mobilità elettrica stanno facendo aumentare consistentemente la domanda generale di elettricità e con essa il rischio di blackout.
La transizione energetica
L’impiego di una tecnologia intelligente che includa l’infrastruttura di un gas come l’idrogeno come soluzione per lo stoccaggio di energia, consente di raggiungere gli obiettivi climatici in relazione alla riduzione del carbon footprint.
Allo stesso tempo, quest’approccio concilia realisticamente la prospettiva a lungo termine della neutralitĂ climatica con le opportunitĂ offerte dal mercato della cogenerazione.
A livello strutturale sono diversi gli interventi che si stanno attuando. Si stanno adeguando molti gasdotti per consentire il trasporto di idrogeno al 100%, e altri sono in fase di ristrutturazione, in modo che una transizione lenta e sostenibile verso l’era delle energie rinnovabili possa essere realizzata sulla base di infrastrutture esistenti e performanti.
Cogenerazione a idrogeno
Gli impianti di cogenerazione a idrogeno rappresentano la spina dorsale della centrale elettrica del futuro, che potrĂ essere gestita in modo sostenibile dal punto di vista climatico, anche compensando le fluttuazioni della produzione di elettricitĂ prodotta da parte di centrali eoliche e solari.
Le centrali di cogenerazione alimentate a idrogeno consentono un ingresso graduale e capillare nell’economia dell’idrogeno.
L’infrastruttura esistente può essere riadattata in parallelo e in sincronia con la crescente disponibilità del gas, senza arrestare o avviare repentinamente grandi progetti infrastrutturali.
La tecnologia a idrogeno di 2G pensata per l’industria, il commercio e i fornitori di energia può essere utilizzata unitamente ad altri gas ad alto contenuto di idrogeno, come quelli nei prodotti di scarto dell’industria chimica, o con miscele di gas variabili, come i gas provenienti da impianti di depurazione, gas di discarica e gas naturali.
I costi di esercizio globali sono paragonabili agli impianti a gas naturale, anche grazie all’utilizzo di motori a gas standard, con intervalli di manutenzione abituali per le unitĂ di cogenerazione e un ciclo di vita di 60.000 ore di funzionamento che si applicano anche alle unitĂ di cogenerazione a idrogeno.
Questo rende la tecnologia di cogenerazione a idrogeno, che 2G ha sviluppato, un’alternativa collaudata alla tecnologia delle celle a combustibile.
Sia la produzione di idrogeno che la conversione in elettricitĂ e calore sono praticamente esenti da emissioni di Co2, rientrando perfettamente nel percorso verso la salvaguardia ambientale e la decarbonizzazione, obiettivi primari per tutte le realtĂ a livello globale.
Christian Manca | Ceo 2G Italia
«Transizione energetica non significa transizione elettrica e questo percorso dev’essere eseguito con gradualitĂ , anche nei settori del riscaldamento e della mobilitĂ , al fine di perseguire l’obiettivo della neutralitĂ climatica. L’idrogeno è diventato la chiave per garantire la carbon neutrality del sistema energetico, in quanto può essere immagazzinato in grandi quantitĂ nella rete del gas esistente e prelevato in base alle esigenze stagionali. Dato il suo elevato valore, le perdite di conversione dovute al suo utilizzo devono essere ridotte al minimo, tramite l’utilizzo di elettrolizzatori decentralizzati, che impiegano fonti rinnovabili, combinate con impianti di cogenerazione nel luogo in cui è effettivamente richiesta l’energia. Lo spirito d’innovazione che abbiamo in 2G è sempre stato molto forte e ben si accostava ai tanti anni di esperienza nel campo della ricerca e sviluppo dei motori a gas. Questo ci ha dato la possibilitĂ di divenire pionieri nell’utilizzo dell’idrogeno applicato alla cogenerazione. Il fatto che i tempi siano diventati maturi per le applicazioni nel campo industriale e che l’idrogeno venga identificato come elemento fondamentale del futuro energetico mondiale è molto promettente. Alcuni dei nostri clienti piĂą all’avanguardia, infatti, hanno giĂ cominciato a utilizzare il proprio motore direttamente con l’idrogeno come combustibile primario. 2G è stata la prima azienda a credere realmente ai vantaggi che questa tecnologia a idrogeno portava con sĂ© e per questo motivo abbiamo oggi molti anni di vantaggio su ogni altra azienda presente sul mercato».