Gse Italia | Sicurezza

Formazione e responsabilità di tutti per garantire maggior sicurezza sul lavoro

Gse Italia fa luce sugli aspetti essenziali per migliorare la sicurezza sul lavoro e garantire un futuro sostenibile per i lavoratori. Oltre a promuovere procedure ben definite, è necessario promuovere una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le funzioni, dal management ai presidi in cantiere.
Gse | Giornata mondiale della sicurezza e salute sul lavoro.

Nel 2022 le denunce per infortuni sul lavoro risultano in aumento del 28%, rispetto all’anno precedente. Di queste, il solo settore industria e servizi conta 578.340 infortuni denunciati (+24,5%): i dati ufficiali Inail al 31/12/2022 sugli infortuni nel mondo del lavoro rivelano un bollettino preoccupante, tenendo conto che anche nei primi mesi del 2023 il trend non ha accennato a diminuire.

In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro, il 28 aprile, giornata istituita da Ilo – Organizzazione internazionale del lavoro nel 2003 e quest’anno giunta alla sua 20a edizione, Gse Italia – filiale italiana del gruppo francese operante nel settore dell’edilizia industriale, con oltre 600 dipendenti e più di 1 miliardo di euro di fatturato nel 2022 – mette in luce gli aspetti attraverso i quali da sempre la sicurezza non si limita ad essere una precondizione in grado di garantire il benessere dei lavoratori, il miglioramento della qualità del lavoro, e – di conseguenza – una tutela per i clienti e gli investitori, ma si trasforma in una vera e propria opportunità forte per chi opera nel business delle costruzioni.

La sicurezza come opportunità

Nel mondo dell’edilizia, così come nell’industria in generale, la sicurezza è spesso considerata un rallentamento delle attività ‘core’ di un’azienda. Fin dal 2005, invece, Gse ha sempre creduto nella necessità di un cambiamento culturale a livello dell’intero settore, che metta la sicurezza al centro delle attività e la trasformi quindi da “obbligo” a “opportunità” strettamente legata alla propria capacità di generare business. Infatti, solo una corretta gestione della sicurezza nei cantieri può garantire, da una parte l’incolumità e una qualità della vita ottimale dei lavoratori e, dall’altra, una rapida e fluida esecuzione delle opere.

Per fare questo, oltre a promuovere procedure ben definite, è necessario promuovere una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le funzioni, dal management ai presidi in cantiere.

Management: la sensibilità oltre la responsabilità diretta

Non solo metodo, processi e programmi, quindi. Per Gse Italia, la sicurezza parte dai vertici dell’azienda con la presa in carico della responsabilità diretta da parte del management al di là delle previsioni normative. Con questo fine, nel 2005 è stato creato il Dipartimento Qualità e Sicurezza, facente parte del comitato direttivo aziendale. Sette dirigenti, coordinati da un direttore, gestiscono due missioni fondamentali: misurare il rischio in modo costante e trasmettere una formazione continua.

Un organismo complesso che, attraverso gli Hse manager, supporta i responsabili della sicurezza in cantiere (ovvero project manager e direzione di cantiere), agendo in maniera indipendente rispetto alla parte di Construction e quindi anche dalla gerarchia finanziaria.

Un aspetto importante e peculiare, questo, perché garantisce che il Dipartimento sia completamente svincolato dalle questioni finanziare e imparziale nelle valutazioni dei rischi, mantenendo invece le responsabilità operative in termini di sicurezza in capo a chi ha il potere monetario di attuare azioni per la limitazione dei rischi in cantieri, responsabilizzando così chi si occupa direttamente delle lavorazioni in campo.

Attraverso la centralità delle operazioni e uno specifico Piano per l’applicazione di standard e procedure (un sistema di valutazione delle prestazioni, gestione dei rischi tecnici e guida alla formazione nel settore delle costruzioni, che è nato nel 2005 mettendo a frutto quasi mezzo secolo di esperienza di Gse e che viene aggiornato ogni sei mesi), gestire la prevenzione e anticipare i possibili scenari problematici diventa un’attività sinergica ed efficace, tale da ottenere nel 2022 un tasso di frequenza degli infortuni (tasso che determina il numero di infortuni in base al numero di ore lavorate) pari a 4, ottimale se confrontato alla media di 12 dei competitor diretti e di 6 per le aziende di maggiori dimensioni.

Un altro aspetto da tenere in forte considerazione nel settore dell’edilizia, come in altri particolarmente sensibili, è la componente umana che contraddistingue ogni collaboratore e di conseguenza la capacità dell’azienda di intercettare le problematiche e i potenziali rischi, ma anche e soprattutto di trasferire in modo efficace le informazioni e le regole fondamentali.

Sofia Lamberti | Responsabile Qsm Gse Italia

Sofia Lamberti | Responsabile Qsm Gse Italia.

«Dobbiamo sempre tenere a mente che i collaboratori attivi in cantiere tendono in modo del tutto inconsapevole a sottovalutare il rischio, ingannati dalla routine con cui compiono le azioni nella loro quotidianità. È responsabilità del management, quindi del Dipartimento, mantenere alta l’attenzione su questo aspetto fondamentale. A livello di settore, credo sia essenziale prendere consapevolezza che è necessario adottare per ciascun dipendente, in base alla tipologia di lavoro svolto, un differente approccio comunicativo al fine di trasmettere le informazioni cruciali per condurre il lavoro in modo sicuro».

Formazione continua e capitalizzazione dell’esperienza interna

I classici percorsi di formazione sono oggetto di regolari investimenti e cadenzati per ogni gruppo di lavoro. Inoltre, ben il 10% del tempo di ogni giovane assunto viene destinato alle tematiche e alle soluzioni inerenti alla sicurezza. Infine, viene messo a disposizione di ogni dipendente un Vademecum sempre aggiornato contenente regole e linee guida.

Durante le sessioni di formazione e gli incontri, l’esperienza acquisita viene trasmessa e condivisa con tutti, grazie all’apporto di ogni partecipante. Attraverso questo sistema Gse non si affida ad auditor esterni, ma individua i punti di debolezza e minimizza il rischio capitalizzando l’esperienza acquisita, a beneficio di tutti i lavoratori, clienti e contractors.

Valentino Chiarparin | Country Manager Gse Italia.

Valentino Chiarparin | Country Manager Gse Italia

«Per Gse il tema della sicurezza si configura non solo come un aspetto del lavoro, ma come un pilastro centrale da cui non si può prescindere. La sicurezza è rispetto delle persone, del loro lavoro e delle loro vite ed è anche rispetto per i clienti, i contractors e i loro investimenti. Un concetto che viene espresso e ribadito pienamente nel nostro slogan, Good Health and Safety is Good Business: la sicurezza è un’opportunità di crescita per tutti».

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