Siamo ancora all’ufficiosità, ma il vice sindaco di Genova Stefano Bernini può uscire allo scoperto perché il comune della Lanterna ha deciso per il sì agli Erzelli e per il no a Villa Bombrini. Per gli amministratori di Genova l’area degli Erzelli ha tutte le caratteristiche per ospitare l’ospedale del Ponente.
Il nuovo ospedale, dunque, se dovesse mai divenire realtà, sarebbe realizzato sulla collina tra Cornigliano e Sestri, destinata a diventare il cuore dell’hi-tech, della ricerca, del biomedicale e dell’ingegneria.
Secondo i progetti della Regione, l’ospedale dovrà avere 500 letti, tenendo conto anche dei 370 posti del nuovo Galliera, e il costo previsto è di 204 milioni di euro. Dovrebbe sostituire il Villa Scassi di Sampierdarena e il Padre Antero Micone di Sestri, mentre non è a rischio di chiusura il Gallino di Pontedecimo, ritenuto un presidio fondamentale di riferimento della Valpolcevera, e il San Carlo di Voltri. La società che si aggiudicherà la gara d’appalto dovrà preoccuparsi di vendere i primi due ospedali, che sono stati valutati 30 milioni di euro, questo se il modello sarà simile a quello del nuovo Felettino de La Spezia.
La Regione vuole avere a disposizione un progetto da presentare subito al Governo Renzi, qualora questo dovesse deliberare di finanziare gli interventi di edilizia sanitaria: nelle prossime settimane dunque la scelta del comune verrà comunicata alla Regione Liguria, che affiderà a Infrastrutture Liguria l’incarico di preparare uno studio di fattibilità.
Il confronto. Le due aree sono state messe a confronto e ha vinto la soluzione Erzelli per più di un motivo. L’ospedale ha bisogno di spazio, almeno 70mila metri quadrati, che ci sono anche a Villa Bombrini ma 15mila sono di proprietà di privati, con i quali sarebbe necessario aprire una trattativa e procedere all’esproprio, mentre in collina Erzelli l’area è al 90% pubblica con una striscia di proprietà di Ght. Sono due comunque gli aspetti che hanno portato a scegliere la soluzione degli Erzelli: la bonifica dell’area Bombrini sarebbe molto costosa, quasi 10 milioni di euro, e l’impatto acustico è molto elevato a causa della vicinanza della ferrovia, del porto, della nuova strada mare e dell’aeroporto.
L’incognita per gli Erzelli risulta essere quella della viabilità e dei collegamenti, ma oltre alle due strade, una dallo svincolo autostradale dell’aeroporto e una da via dell’Acciaio, il progetto è legato alla realizzazione di una cabinovia in grado di portare in collina fino a 4mila persone all’ora (con partenza dalla Piana di Calcinara e prima fermata vicino all’ospedale).
Il progetto c’è già ed è stato finanziato dall’Ue. I costi non superano i 15 milioni di euro e i tempi di realizzazione sarebbero brevi, si parla di un anno dall’inizio dei lavori. Ora, visto che l’area è stata scelta, si attendono, come si dice a Genova, le «palanche».