Edifici alti |Torre Intesa Sanpaolo a Torino

Gestione bioclimatica e bassi consumi con gli impianti della Torre Intesa Sanpaolo

Tra le soluzioni tecnologiche impiegate per ridurre significativamente i consumi energetici, vi è l’impianto di climatizzazione, pensato per la gestione del microclima interno secondo i principi della bio-architettura e studiato in relazione all’involucro a doppia pelle altamente performante.

L’impianto di climatizzazione della Torre Intesa Sanpaolo sfrutta l’energia di tipo geotermico con prelievo e restituzione di acqua di falda senza emissioni nocive in atmosfera.

Lungo il fronte sud vi è, nel corpo scala, la presenza di un giardino d'inverno, per aiutare a migliorare il microclima interno degli ambienti (©Andrea Cappello).
Lungo il fronte sud vi è, nel corpo scala, la presenza di un giardino d’inverno, per aiutare a migliorare il microclima interno degli ambienti (©Andrea Cappello).

Complessivamente le caratteristiche costruttive e di gestione consentono di classificare l’edificio in classe energetica A nell’ambito previsto dal decreto legislativo 311/2006 e di ottenere un punteggio corrispondente al livello «Gold» del sistema di certificazione Leed, fino poi all’ottenimento del livello Platinum.  L’impianto meccanico è stato progettato per soddisfare tutte le richieste degli utenti dal punto di vista del comfort, mantenendo elevate performance energetiche durante tutto l’anno.
Realizzato da Prodim con tecnologia Climaveneta, l’impianto è composto da quattro macchine Tecs2w/hc 1213 e una Focsw Hs 1902; refrigeratori di liquido con sorgente ad acqua reversibili in pompa di calore in grado di garantire riscaldamento e raffrescamento all’intera torre, massimizzando la loro efficienza grazie all’utilizzo dell’acqua di falda.
Nel periodo estivo il raffrescamento degli uffici è garantito dai gruppi frigo a levitazione magnetica con Eer maggiore di 5 ed Eseer di 9,52.

Livello 36, vista della facciata ovest e delle scale di collegamento dei piani della serra in notturna (©Andrea Cappello).

Nel periodo invernale la produzione di acqua calda è destinata a riscaldare gli ambienti e le unità reversibili funzionano quindi in pompa di calore con un Cop sempre superiore a 4 e classe A secondo Eurovent. I refrigeratori sono stati selezionati nella versione Hc, High Condensing, specificatamente progettate per quelle applicazioni in cui si richiede la capacità di lavorare a livelli di condensazione elevati o in tutti i casi, in cui si richiede la reversibilità delle unità in pompa di calore. Anche l’unità Focs W è stata selezione in versione pompa di calore Hs, con reversibilità lato idraulico per garantire il massimo comfort interno anche durante l’inverno.
Durante la mezza stagione un sistema di gestione computerizzato dell’impianto consente alle unità di funzionare in parte come pompe di calore e in parte come gruppi frigoriferi. Tutto ciò è possibile grazie alla presenza nel sistema di tutte pompe a portata variabile gestite da inverter, che consentono una distribuzione all’interno dell’impianto della sola acqua – calda o fredda – realmente necessaria, evitando qualsiasi spreco.

Livello 35, vista generale della serra. La serra è caratterizzata da un ambiente a tripla altezza al cui interno sono state messe a dimora differenti tipologie di arbusti e di alberi. Le vetrate e la copertura trasparente consentono un notevole apporto di luce naturale in grado di aiutare lo sviluppo delle essenze naturali e la conseguente produzione di ossigeno utile a migliorare il microclima interno del fabbricato (©Andrea Cappello).

La distribuzione interna infine è garantita da pannelli radianti a isola sospesi, in grado di produrre un benessere ambientale superiore alla media, senza correnti d’aria e senza emissioni sonore.

IMPIANTISTICA ELETTRICA E IDRICA
La realizzazione dell’impianto elettrico/dati/fonia, eseguita dal Consorzio Alpiq Intec Milano e Tecnelit Torino, ha previsto la cablatura dell’intero edificio con 300 km di cavi elettrici, 20mila corpi illuminanti, 350 km di cavi per impianti speciali e 100 km di cavi per la trasmissione voce-dati in grado di alimentare circa 4mila postazioni di lavoro.
A rendere maggiormente efficiente tutto il sistema di illuminazione sono stati installati 500 sensori di presenza persona che, in modo automatico, consentono sia l’accensione che lo spegnimento delle luci, evitando dispendi energetici. La supervisione dell’edificio è garantita da un «building management system» per il coordinamento di numerose apparecchiature: circa 11mila punti controllati da impianti di sicurezza tra cui 150 lettori di badge e centraline di campo, una rete di video sorveglianza Tvcc con 400 telecamere e 10mila punti controllati di rilevazione fumi.

Uffici open space zona sud.Il building management system garantisce la supervisione dell’edificio per il coordinamento di numerose apparecchiature. Sul fronte dell’impiantistica meccanica è stato installato un sistema per la gestione del microclima interno in grado di interfacciarsi autonomamente con l’impianto per la produzione dei fluidi primari (©Andrea Cappello).

Lungo tutto il fabbricato sono stati collocati sistemi di diffusione sonora, impianti audio-visivi, sistemi di traduzione e videoproiettori impiegati in particolare nelle diverse meeting room, nelle sale conferenze e all’interno dell’auditorium destinato a ospitare 364 posti a sedere.
Sul fronte dell’impiantistica meccanica è stato installato un sistema per la gestione del microclima interno in grado di interfacciarsi autonomamente con l’impianto per la produzione dei fluidi primari alimentato da cinque pompe di calore con compressori a magneti permanenti condensati ad acqua per una potenza complessiva installata di circa 5 mW.
Il comfort ambientale globale del fabbricato è assicurato da 16mila mq di pannelli radianti a soffitto abbinati a 2.500 diffusori distribuiti lungo tutto l’edificio per assicurare un perfetto clima interno. La potenza elettrica totale assorbita dall’edificio è di circa 7.300 kW, la distribuzione elettrica dalle centrali poste ai livelli l interrati fino ai quadri di zona ai piani realizzata con più di 5mila m di condotti sbarre (blindo).
Per garantire l’esercizio della fornitura elettrica sono previste due centrali indipendenti (una di back up all’altra) ciascuna con 4 trasformatori Mt-Bt per una potenza installata di 8 mW, due centrali di produzione di energia ciascuna dotata di 2 gruppi elettrogeni da 1.500 kVA e diversi sistemi di continuità (Ups) per un totale 4.000 kVA.

Mensa a livello -1 (©Andrea Cappello).
Mensa a livello -1. Il comfort ambientale globale del fabbricato è assicurato da 16mila mq di pannelli radianti a soffitto abbinati a 2.500 diffusori distribuiti lungo tutto l’edificio per assicurare un perfetto clima interno. (©Andrea Cappello).

Tra le scelte volte a ridurre l’impatto energetico dell’impianto elettrico dell’edificio, è stata posta particolare attenzione anche all’impianto di rifasamento sia in termini di quantità che di performance: Icar ha fornito 8 complessi di rifasamento automatico, per un totale di 4100kvar: 4 Multimatic Hp20 da 360kvar e 4 Multimatic Hp20/S da 665kvar.
I quadri della serie Hp20/S sono equipaggiati di inseritori elettronici per garantire una correzione rapida e silenziosa del fattore di potenza. Il sistema idrico, alimentato dall’acquedotto comunale, è composto da sistemi di accumulo, di trattamento delle acque e di pompaggio ai vari utilizzi dell’edificio.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE A ELEVATA EFFICIENZA | CLIMAVENETA

Tra gli accorgimenti mirati alla riduzione dell’impatto ambientale dell’edificio e alle spese di gestione, vi è stata l’installazione di unità per la climatizzazione a elevata efficienza che sfruttano l’acqua di falda per il comfort di tutto l’edificio senza emettere inquinanti in atmosfera. Sono stati installati 4 Tecs2w/Hc C 1213 ed 1 Focsw Hs 1902 di Climaveneta, refrigeratori di liquido con sorgente ad acqua reversibili in pompa di calore, in grado di garantire riscaldamento e raffrescamento all’intera torre, massimizzando la loro efficienza grazie all’utilizzo dell’acqua di falda.
L’impianto è stato ideato per soddisfare tutte le richieste degli utenti dal punto di vista del comfort, mantenendo elevate performance energetiche durante tutto l’anno. Nel periodo estivo il raffrescamento degli uffici è garantito dai gruppi frigo a levitazione magnetica Tecs2w Hc, con rese elevate, Eer maggiore di 5 ed Eseer di 9,52.
Nel periodo invernale la produzione di acqua calda è destinata a riscaldare gli ambienti e le unità reversibili funzionano quindi in pompa di calore con un Cop sempre superiore a 4 e classe A secondo Eurovent.
Per la nuova sede di Intesa Sanpaolo le unità Tecsw sono state selezionate in versione Hc, High Condensing, specificatamente progettate per quelle applicazioni in cui si richiede la capacità di lavorare a livelli di condensazione elevati o in tutti i casi, come quello della nuova sede Intesa Sanpaolo, in cui si richiede la reversibilità delle unità in pompa di calore. Anche l’unità Focs W è stata selezione in versione pompa di calore Hs, con reversibilità lato idraulico per garantire il massimo comfort interno anche durante l’inverno.
Durante la mezza stagione, infine, un sistema di gestione computerizzato dell’impianto consente alle unità Climaveneta di funzionare in parte come pompe di calore e in parte come gruppi frigoriferi.

di Carola Clementi

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