Produzione | Graphisoft

Archicura implementa il Bim con Archicad

Lo studio Archicura di Paolo Dellapiana utilizza da sempre le nuove tecnologie nella gestione delle commesse. Da 25 anni utilizza Archicad per la progettazione Open Bim e questo gli ha permesso di seguire progetti architettonici di complessità differenti garantendo un servizio competitivo in termini di controllo dei tempi e dei costi.

Da più di venticinque anni lo studio di architettura Archicura con sede a Torino si occupa di progettazione architettonica con una particolare predisposizione all’implementazione di nuove tecnologie per l’ottimizzazione dei processi.

Lo studio Archicura nasce dalla forte passione per la professione di architetto che accomuna Ugo e il figlio Paolo Dellapiana, ma anche da una comunione di intenti e di filosofia progettuale che li ha spinti fin dal 1996 a sperimentare con le nuove tecnologie verso una sempre maggiore digitalizzazione dei processi.

Lo studio ha trovato in Archicad il software ideale per lo sviluppo della sua filosofia lavorativa e per accompagnarlo in un percorso che è approdato negli ultimi anni all’implementazione del Bim. Oggi lo studio dispone di modelli tridimensionali per ogni architettura che sviluppa, comprensivi di tecniche, materiali, quantità, caratterizzati da un buon livello di completezza e dettaglio.

Paolo Dellapiana | Archicura

Paolo Dellapiana | Archicura.

«La modellazione informativa permette di avere a disposizione una fonte di dati univoca e aggiornata su ogni aspetto del progetto e questo risulta fondamentale per una proficua e ottimizzata gestione di una commessa dal concept iniziale al modello finale, dal preliminare all’esecutivo. Integrando il modello Bim di progetto con quello di cantiere e collegando gli oggetti alle attività del cronoprogramma è possibile simulare lo svolgersi della programmazione lavori nel tempo e correggere eventuali errori di pianificazione. Nelle nuove sperimentazioni che stiamo portando avanti adesso, esportando il modello realizziamo plastici con la stampa 3d. Gli elaborati in 3d oltre ad essere uno strumento fondamentale per la costruzione vera e propria di un progetto, sono anche la testimonianza di ciò che è stato fatto e di come si sta sviluppando con un aggiornamento in tempo reale. Per questo utilizziamo molto e con grande soddisfazione l’app Bimx che permette di esportare i modelli su tablet e smartphone. La scelta di implementare e sviluppare la metodologia Bim, facilitata anche dallo sfruttare tutte le potenzialità del software Archicad, è stata per noi particolarmente strategica dal momento che ha permesso di portare avanti un metodo di lavoro sempre più rapido ed efficiente e quindi di porci sul mercato in maniera fortemente concorrenziale. Chi non ne ha ancora compreso quanto sia importante oggi questo processo operativo credo che rimarrà indietro. Il Bim non deve essere visto come il futuro, ma una realtà che ci vede tutti coinvolti per lo sviluppo del mondo delle costruzioni».

Progettazione Bim delle Officine Sancassiano.

Open Bim

Seguendo la filosofia Open Bim, Archicura ha potuto riscontrare le ottime potenzialità di scrittura e lettura del formato aperto internazionale Ifc che usa Archicad. Il software Graphisoft offre anche la possibilità di usufruire di server condivisi che permettono di seguire ogni fase della progettazione anche da remoto.

Se questo risulta particolarmente importante nella collaborazione e condivisione di tutte le parti in causa coinvolte in un progetto, Archicura lo ha sperimentato anche nella comunicazione con la committenza che ha la possibilità di comprendere meglio le diverse fasi di un progetto.

Officine Sancassiano.

Officine Sancassiano

Archicura ha di recente  lavorato al progetto di ampliamento e restyling dell’area produttiva dei nuovi uffici di progettazione e degli spazi di accoglienza delle Officine Sancassiano a Roddi, in provincia di Cuneo, nel quale l’utilizzo di Archicad è stato particolarmente vantaggioso e performante.

L’edificio si compone di due volumi distinti:

  1. il primo si riferisce ai nuovi uffici tecnici dell’azienda ed è rappresentato da un prisma regolare a due piani con il guscio metallico in acciaio vetrato e reso parzialmente trasparente da griglie e lamiere forate attraverso le quali si intravedono le tecnologie industriali che vengono lavorate in questo stabilimento;
  2. il  secondo volume destinato ai nuovi uffici tecnologici è realizzato con tamponamenti perimetrali con pannelli prefabbricati a sviluppo verticale in grado di soddisfare le esigenze di isolamento termico ed acustico, creando pieni e vuoti per le esigenze di illuminazione diretta dell’interno.
Pannelli di rivestimento metallici.

Lo strato più esterno è costituito da pannelli metallici, autoportanti, resistenti, non riflettenti con differenti angoli di posa per dare una diversa campitura della facciata. Nei pannelli prefabbricati sono predisposte le aperture per le finestre e i portoni di accesso.

Uno squarcio profondo penetra ortogonalmente alla linea di facciata oltre il corpo uffici per raggiungere l’interno dell’officina, portandovi luce e verde in profondità per liberare finalmente l’immutevole aridità delle storiche officine.

Ampia vetrata.

Ad un’altezza intermedia una passerella vetrata, trasparente e leggera collega i due volumi degli uffici. Sul tetto dell’area produttiva sono installati dei pannelli fotovoltaici paralleli al solaio di copertura e quindi nascosti alla vista, mentre i macchinari impiantistici sono collocati sulla copertura del fronte ovest e mascherati dal rivestimento metallico.

L’intero edificio è realizzato con tecnologie che limitano la dispersione termica per un minor dispendio di energia e un maggior comfort degli ambienti interni. Tutto il nuovo edificio è come una macchina produttiva: riflette, fa trasparire e trasmette la sensazione di complessità, pulizia ed efficienza della struttura e dei macchinari realizzati dall’azienda.

Gli interni.

Cascina Adelaide e Chiesa della Trasfigurazione

Nel percorso progettuale dello studio Archicura verso una sempre maggiore implementazione del Bim hanno avuto una particolare importanza altri due progetti: Cascina Adelaide a Barolo e Chiesa della Trasfigurazione ad Alba.

Il primo è caratterizzato dalla costruzione di un edificio ipogeo ricoperto da terreno vegetale, mentre il secondo, seguendo l’idea progettuale, ha una forma a tenda-capanna realizzata con grandi teli rivestiti da manti metallici in lega zinco-titanio grigi, sostenuti da una struttura in ferro.

Il controllo continuo del modello ha permesso di soddisfare completamente le esigenze della committenza, in particolare per quanto riguarda la Chiesa della Trasfigurazione, la Cei lo ha utilizzato per qualche anno come progetto pilota di riferimento per tutte le loro commesse.

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