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Il futuro? Strade più sicure, durevoli ed eco-compatibili

Le nuove tecnologie utilizzate per costruire e mantenere le strade, riducendo i pericoli e le emissioni inquinanti. Da Siteb l’analisi sugli asfalti utilizzati. Emerge che vi sono ancora troppi ostacoli al recupero del fresato.

Come sono cambiate le tecnologie per costruire e mantenere le nostre strade negli ultimi anni. Quale impatto le nuove tecniche di intervento hanno avuto sulla sicurezza e sulla riduzione delle emissioni inquinanti degli 850mila chilometri di strade e autostrade che attraversano il territorio nazionale?Una risposta a questi interrogativi ci viene dall’Associazione italiana bitume asfalto strade, Siteb>>.
sitebUso del fresato. Sebbene il mercato delle opere stradali in Italia stenti a rimettersi in moto e le attività di manutenzione dei manti stradali siano sempre più rare, negli ultimi anni si sono registrati decisi investimenti degli operatori del settore nel campo dell’innovazione, con l’obiettivo di rendere le opere più sicure e più ecocompatibili. E molto di più si potrebbe fare in Italia se (a differenza di quanto avviene nel resto d’Europa) il fresato d’asfalto (materiale prodotto dalla rimozione delle pavimentazioni stradali che possiede le caratteristiche di un sottoprodotto) non venisse considerato rifiuto speciale dalla pubblica amministrazione che di fatto ne ostacola in tutti i modi il recupero soprattutto nel conglomerato bituminoso a caldo da cui ha origine. Oggi l’Italia è fanalino di coda nel riciclo delle pavimentazioni stradali: solo il 20% (contro una media europea che sfiora il 60%) viene recuperato. Ogni anno il pieno recupero delle pavimentazioni stradali «fresate» produrrebbe un valore economico di almeno 500 milioni di euro, senza contare la riduzione di emissioni inquinanti equivalenti a quelle generate da 3 raffinerie di medie dimensioni e dal traffico prodotto da 330 mila autocarri sul territorio nazionale.
Tecnologie adottate.
Diverse le tecnologie adottate oggi per migliorare la sicurezza degli automobilisti e abbattere le emissioni inquinanti:
IMG_0393Asfalto drenante. Una soluzione ormai consolidata, particolarmente diffusa sulle nostre autostrade, ottenuta attraverso l’applicazione di un manto asfaltico modificato (più poroso rispetto a quello tradizionale e in grado di assorbire al proprio interno l’acqua piovana), che consente di aumentare la sicurezza e migliorare il comfort di guida. Grazie a questa tecnologia, che presenta anche proprietà fonoassorbenti, l’acqua scorre sullo strato sottostante della strada e viene raccolta ai lati della carreggiata dopo aver subito una veloce filtrazione. Oggi almeno il 15% dell’asfalto prodotto è di questa tipologia.
Asfalto fonoassorbente. Questa tecnologia, sempre più applicata soprattutto nei centri abitati, consente di attutire il rumore prodotto dal traffico di veicoli, riducendo l’inquinamento acustico delle grandi città. Può essere realizzata sia come variante dell’asfalto drenante (grazie a un doppio strato di materiale bituminoso modificato), oppure inserendo nella miscela gomma triturata proveniente da pneumatici fuori uso, argilla espansa o altri componenti.
Asfalti tiepidi, a bassa temperatura o a freddo. Insieme agli asfalti perpetui, rappresentano le ultime frontiere della ricerca nel settore. I cosiddetti asfalti tiepidi sono prodotti e stesi a temperature di circa 100 – 120°C (anziché circa 150-160 °C) e riducono sensibilmente il consumo di combustibile e le emissioni di fumi e odori (al di sotto di 140°C l’emissione di fumi e odori tende infatti a sparire). Le emissioni possono essere completamente eliminate lavorando a freddo, con l’utilizzo di emulsioni bituminose (bitume sciolto nell’acqua) o di bitume schiumato (bitume espanso con l’aria); elementi che aumentano la fluidità e la lavorabilità del materiale senza che sia necessario riscaldarlo. Si tratta di applicazioni che, per i loro notevoli vantaggi in termini energetici, economici e ambientali, possono essere proficuamente affiancate a quelle tradizionali a caldo.
sitepAsfalti e strade perpetue. Sono progettati e costruiti per durare almeno 50 anni senza necessità di interventi strutturali o ricostruzioni, con il solo rinnovo periodico del sottile strato superficiale di 3-4 cm. Una nuova tecnologia, chiamata «thinlay», permette inoltre di realizzare strati stradali superficiali di soli 2 centimetri con elevata resistenza, in grado di durare fino a 12 anni.
Asfalto mangia-smog. Si tratta di una tecnologia cosiddetta «fotocatalica» che, in presenza di luce, assorbe componenti inquinanti quali ossidi di azoto e zolfo, oltre alla Co2. Tale effetto si ottiene attraverso eco-rivestimenti contenenti ossido di titanio. La soluzione «mangiasmog» è particolarmente adatta ai centri cittadini con alti livelli di emissioni nocive e a quei tratti di strada in cui il traffico è strutturalmente congestionato.
Strade realizzate con materiali da riciclo. L’asfalto è facilmente e completamente riciclabile. Nel rifacimento di una pavimentazione si può, quindi, impiegare una porzione notevole di asfalto riciclato (fresato d’asfalto), soprattutto negli strati non superficiali. Altra applicazione riguarda l’utilizzo di granella proveniente da scorie di alto forno debitamente stabilizzate, pneumatici fuori uso, il cui polverino, miscelato con il conglomerato bituminoso, aumenta l’aderenza dei veicoli al manto stradale, favorendo il controllo della traiettoria e la frenata.
Conglomerato coloratoAsfalto colorato. Si tratta di una apprezzata applicazione paesaggistica che riduce al minimo l’impatto estetico-visivo della strada sull’ambiente circostante. Oggi è possibile realizzare pavimentazioni colorate in diverse tonalità, anche molto vivaci (con l’utilizzo di asfalti sintetici). Con l’ausilio di griglie metalliche, inoltre, si possono imprimere disegni di vario tipo sull’asfalto, anche per simulare pavimentazioni con sampietrini o altre pietre. L’asfalto colorato è utilizzato per l’arredo di aree urbane e monumentali, ma anche giardini e parchi. L’applicazione nelle piste ciclabili e pedonali serve anche a caratterizzarle, aumentando così la sicurezza.
Asfalto antighiaccio. Questo tipo di asfalto utilizza particolari sali che abbassano il punto di congelamento delle pavimentazioni in presenza di neve, evitando la formazione di pericolosi strati di ghiaccio. Particolarmente adatto alle strade di montagna soggette a precipitazioni e nevicate.

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