Isolkappa. Operazione “Sblocca cantieri 2024”

(foto Isolkappa)

A distanza di pochi mesi dall’iniziativa “Sblocca Cantieri 2023”, Isolkappa – società operante nella produzione di soluzioni isolanti eco efficienti – lancia la nuova Operazione Sblocca Cantieri 2024 per aiutare le imprese del comparto edilizio a ritrovare disponibilità attraverso la cessione dei crediti. Si tratta di un’iniziativa volta a favorire il recupero dell’operatività e lo sblocco dei cantieri fermi a causa dei crediti incagliati.

Nello specifico, l’Operazione 2024 offre alle imprese una duplice possibilità: la cessione diretta dei crediti Superbonus, Bonus Facciate e Sismabonus per l’annualità in corso; l’acquisto di materiali Isolkappa per l’avvio dei lavori o per terminare cantieri in essere, utilizzando in compensazione i crediti dei suddetti bonus anche riferiti a diverse annualità.

Giuseppe Rinaldi | Ceo di Isolkappa

Giuseppe Rinaldi (foto Isolkappa)

«Ancora una volta, Isolkappa è al fianco delle imprese e delle famiglie che con fiducia hanno seguito le linee guide dei vari Governi sul fronte transizione energetica e svolta green. È necessario agevolare le imprese verso una chiusura strutturata dei cantieri in corso, incentivando al tempo stesso l’apertura di nuovi cantieri con il medesimo obiettivo: efficientare il patrimonio edilizio italiano e tutelare il miglioramento sismico degli edifici».

 

Seguendo i dati Ance, a fronte di circa 10 miliardi di euro di lavori da terminare nei condomini, è possibile stimare in 40.000 il numero dei cantieri incompiuti, per un totale di circa 350.000 famiglie coinvolte e un valore dei contratti pari a 28 miliardi di euro.

«Tale scenario impone un necessario sostegno al comparto dell’edilizia – sostiene Rinaldi – nonché un aiuto non più rimandabile a quei cittadini impegnati in opere di riqualificazione energetica, necessarie a combattere i cambiamenti climatici attraverso la riduzione del notevole impatto ambientale rappresentato dall’inefficienza del nostro patrimonio edilizio».

L’attuale fotografia impone, al tempo stesso, un ripensamento nella gestione di quel percorso obbligato e virtuoso verso una vera transizione ecologica, mediante una visione sistemica nel medio e lungo periodo, che porti ad un piano strutturato di incentivazione e monitoraggio dei progetti.

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