Produzione | Aertetto

La nuova copertura del Lazzaretto Vecchio a Venezia

Il Lazzaretto Vecchio è un’isola di straordinario valore storico, situata nella laguna centrale vicinissima al Lido, di fronte al bacino di San Marco. Un sito abbandonato da tempo, in parte recuperato anche grazie ai sistemi per la copertura di Aertetto. Un contesto unico, irripetibile, un luogo di grande fascino immerso nella laguna e per molto tempo isolato, nascosto, confinato.

Il Lazzaretto Vecchio è un’isola nella laguna centrale di Venezia, vicinissima al Lido, di fronte al bacino di San Marco con una superficie di due ettari e mezzo, di cui 8500 mq edificati.

Un sito che fatto  di storie, racconti, vicende spesso drammatiche ma in parte anche positive, che nobilitano la storia del nostro paese: dalla costruzione della chiesa per opera dei Padri Eremitani, al ricovero di persone e merci provenienti dai paesi infetti, nel periodo più buio della peste.

Oggi un terreno di confronto, uno spazio dalle potenzialità infinite, un territorio da restituire a una comunità che non l’ha mai abbandonato.

Lazzaretto a Venezia.

Nel 1423 questo territorio fu scelto dal Senato della Repubblica di Venezia per istituire, ed era la prima volta al mondo, un luogo di cura destinato all’isolamento dei malati di peste. Dal nome dell’isola, intitolata a Santa Maria di Nazareth, derivò il termine di “Nazaretum” e poi “Lazzaretto”.

Intorno alla metà dell’Ottocento fu destinato a magazzino militare e alcuni antichi edifici furono abbattuti: la chiesa, il campanile romanico, i due caselli di polvere e quanto restava delle strutture medievali. Terminata la funzione militare nel 1965, per trent’anni è stato adibito a canile municipale e successivamente lasciato abbandonato a se stesso.

Si arriva così al nuovo Millennio con la decisione da parte del Ministero ai Lavori Pubblici e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di destinare questo straordinario luogo a sede del Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia, nel quale accogliere i visitatori e accompagnarli nella ricostruzione dell’evoluzione della città di Venezia, dall’antichità ad oggi, presentando i mate riali recuperati da migliaia di ricerche compiute in Laguna.

Partirono così i primi lavori di recupero che durarono circa quattro anni e che furono poi sospesi per mancanza di fondi senza modificare sostanzialmente la situazione.

Aertetto | Ripristino della copertura del Lazzaretto di Venezia.

Nel 2013 la Soprintendenza Archeologica del Veneto ha attivato un protocollo d’intesa per servizio di vigilanza, visite pubbliche e piccole manutenzioni con il contributo gratuito dell’Archeoclub d’Italia Sede di Venezia.

Grazie all’impegno dei volontari e dei comitati da essi composti molte persone negli ultimi anni hanno potuto visitare l’isola riattivando così l’attenzione dei media anche grazie ad alcuni episodi significativi come il ritrovamento di alcune preesistenze disperse e la pubblicazione degli studi sulle scritture epigrafiche.

Nel 2017 la Biennale di Venezia, nell’ambito delle sue attività legate alla Mostra del Cinema, ha inaugurato in alcuni spazi del Lazzaretto Vecchio la sezione Virtual Reality, con grande successo tra gli addetti ai lavori ed il pubblico.

Da allora sono stati avviati una serie di interventi e opere finalizzate al recupero e alla valorizzazione di questo luogo, tra le quali i lavori eseguiti dalla Biennale di Venezia destinataria del finanziamento concesso dal Mic “Grandi Progetti culturali” con dm n. 428/2017.

All’inizio del 2020 il ministero della Cultura predispone nuovi stanziamenti, per i restauri e la riattivazione del progetto museale, che permettono ai lavori di ripartire nuovamente con il primo stralcio di un progetto organico che dovrebbe finalmente completare il recupero del Lazzaretto Vecchio.

Aertetto | Lazzaretto Venezia.

I progetti e l’intervento

Il Lazzaretto Vecchio conserva ancora un patrimonio monumentale di grande interesse ed è un luogo particolarmente affascinante capace di attrarre visitatori e curiosi alla ricerca delle infinite storie che rendono la laguna davvero magica.

Proprio per questo qualsiasi tipo di intervento deve necessariamente tener conto delle caratteristiche del bene e della sua fragilità e allo stesso tempo predisporre tutte le condizioni per il concretizzarsi del cambio di destinazione d’uso.

Un primo intervento necessario quindi per riportare la copertura e conseguentemente tutto l’involucro alla piena efficienza per la nuova destinazione ma anche nell’immediato per conservare e tutelare gli apparati decorativi interni, fatti di scritte e simboli databili probabilmente nella metà del ‘500.

Si tratta secondo alcuni studi di segni funzionali alla contabilizzazione delle merci che transitavano sull’isola, testimonianze di un passato commerciale che da sempre scorre nelle acque della laguna.

La copertura e la leggerezza del sistema Aercoppo

L’impiego del sistema Aercoppo ha l’obiettivo di assicurare la resistenza della copertura nel tempo anche in un  contesto particolarmente complesso per quanto riguarda l’azione degli agenti atmosferici ma anche costituisce una  soluzione leggera per non gravare su strutture storiche con un equilibrio comunque delicato.

Arch. Arianna Laurenzi | Biennale di Venezia

«Gli interventi vanno pensati in un’ottica coerente e integrata finalizzata all’obiettivo di realizzare un polo museale moderno, efficiente e sicuro. In questa prima fase hanno riguardato principalmente la manutenzione straordinaria delle coperture, per proteggere l’edificio dai danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua piovana, e preservare le straordinarie tracce e le scritture parietali interne che caratterizzano le murature degli edifici chiamati  tezzoni. In questo primo stralcio si è intervenuti solo su tre dei cinque edifici, quelli già utilizzati da La Biennale per la Mostra del Cinema. Abbiamo proceduto  al loro consolidamento attraverso interventi puntuali di iniezione di resine con l’obiettivo  di aumentarne la stabilità. Laddove è stato possibile abbiamo condotto operazioni di cuci e scuci sulle partizioni mura rie sostituendo gli elementi in laterizio non più idonei e funzionali. La maggior parte del lavoro è stato però svolto sulla copertura di tre tezzoni perché il manto completamente sconnesso aggiunto all’assenza pressochè totale di membrana  impermeabilizzante non garantiva nessun tipo di tenuta e protezione. Si è trattato di un intervento molto delicato per la  tipologia dell’edificio e la collocazione di alcune strutture al limite dell’isola che ci ha costretto a pensare a un sistema di  ponteggi a sbalzo sull’acqua. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto e dell’impiego del sistema proposto da Aertetto oggi parte del Vecchio Lazzaretto vede la luce e può accedere a una fase successiva dei lavori per mettere a punto uno  spazio espositivo accogliente, sicuro, confortevole. Sarebbe importante completare i lavori al più presto per restituire alla  città e ai suoi abitanti, ma anche ai turisti di tutto il mondo, uno spazio che sia testimone eccellente di una storia unica e  irripetibile come quella di Venezia».

Aercoppo | Lazzaretto Venezia.

Arch. Paolo Tocchi | Progettista e direttore lavori

«Il manto di copertura era in pessimo stato con numerosi scivolamenti dei coppi, rotture e mancanze e conseguente perdita di funzionalità dell’intero sistema tetto. La guaina impermeabilizzante inoltre risultava in cattivo stato e assente  per larghi tratti. Dovevamo ripristinate la piena funzionalità del manto grazie all’impiego di un sistema leggero e performante. Conoscevo benissimo Aercoppo per averlo utilizzato in altre occasioni e sapevo che poteva essere la soluzione  giusta per la copertura dei tezzoni. Abbiamo lavorato speditamente perché Aercoppo ci ha  permesso di coprire molti metri in poco tempo, con ottimi risultati terminando i lavori nel mese di Giugno. Subito dopo,  a Luglio, un fortunale molto intenso si è abbattuto sulla laguna. Mentre i coppi dei tezzoni non restaurati sono volati via,  le coperture riqualificate con il nostro intervento sono rimaste intatte. Il sistema ha tenuto perfettamente e non abbiamo  riscontrato alcuna criticità come preventivato in fase progettuale». 

Aercoppo | Lazzaretto Venezia.

Geom. Maurizio De Rossi |  Responsabile di cantiere Impresa Eurocostruzioni srl

«La copertura era in cattivo stato, la guaina discontinua, mentre le lattonerie erano sparite, probabilmente per numerosi furti  nel corso degli anni. In particolare, nella parte finale della falda si registravano pertanto infiltrazioni frequenti che poteva no compromettere anche le decorazioni parietali. Avevamo bisogno di ripristinare, laddove necessario, la piena efficienza  della struttura portante e poi di implementare il nuovo manto con un sistema leggero, stabile e duraturo nel tempo. Si è  pertanto provveduto al ripristino degli elementi ammalorati della copertura lignea, composta da capriate classiche complessivamente in buono stato. Successivamente si è lavorato sulle tavelle in cotto andando a recuperare gli elementi più  deteriorati. Su questo piano è stata poi stesa la guaina impermeabilizzante».

Aercoppo | Lazzaretto Venezia.

Hariuc Dumitru | Capo cantiere

«Era la prima volta che utilizzavamo il sistema Aercoppo e farlo in un  cantiere così complesso poteva destare qualche preoccupazione sulla carta. In realtà fin dall’inizio abbiamo preso confidenza con il sistema e abbiamo completato i 2.500 mq di copertura previsti senza particolari difficoltà. La leggerezza della  soluzione ci ha permesso di movimentare gli elementi con relativa facilità, anche considerando le particolari condizioni del  contesto. Il sistema di ganci ci ha consentito di ancorare al meglio il manto di coppi, in parte nuovi e in parte recuperati,  alla struttura. Gli allineamenti sono stati mantenuti, compatibilmente con il piano di sottofondo e le condizioni della strut tura portante sulla quale siamo intervenuti sostituendo complessivamente 77 metri di travi lignee marcie o ammalorate  gravemente». 

Chi ha fatto Cosa

  • Responsabile Unico del Procedimento: Arch. Arianna Laurenzi – La Biennale di Venezia
  • Progettista: Arch. Paolo Tocchi e Arch. Silvia Gualdi
  • Direttore Lavori: Arch. Paolo Tocchi
  • Impresa esecutrice: Eurocostruzioni srl – Padova (Pd)
  • Direttore di cantiere: Geom. Maurizio De Rossi – Eurocostruzioni srl

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