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Lo Sblocca cantieri è ormai legge

Tra le principali novità del dl Sblocca cantieri vi è la possibilità di affidare i lavori anche in presenza di finanziamento della sola progettazione e nessun obbligo di nomina di commissari esterni scelti dall'albo Anac. Entro il 30 novembre 2020 il Governo presenterà una relazione sugli effetti dei provvedimenti al fine di valutare l'opportunità di mantenere o meno le misure adottate.

Con 259 voti a favore la Camera dei Deputati ha dato il nulla osta definitivo al ddl di conversione del decreto legge Sblocca cantieri nel testo approvato la settimana scorsa al Senato.

Queste le novità principali per gli enti locali:

  • esclusione dall’obbligo di ricorso a una centrale di committenza per i comuni non capoluogo di provincia
  • possibilità di affidare i lavori anche in presenza di finanziamento della sola progettazione
  • nessun obbligo di nomina di commissari esterni scelti dall’albo Anac
  • affidamento dei lavori: da 40.000 a 150.000 euro affidamento diretto con tre preventivi, da 150.000 a 350.000 euro procedura negoziata con invito di 10 operatori economici, da 350.000 euro a 1.000.000 di euro procedura negoziata con invito di 15 soggetti, oltre il 1.000.000 di euro procedure ordinarie
  • affidamento di servizi e forniture: da 40.000 a 221.000 euro affidamento diretto con tre preventivi
  • subappalto da prevedere negli atti di gara ma con un limite massimo al 40% dell’importo dei lavori.

Con questo decreto diventa ufficiale la sospensione chirurgica del Codice Appalti fino al 31 dicembre 2020 che comporterà per i comuni non capoluogo l’esonero dall’obbligo di fare ricorso alle centrali di committenza e la possibilità di affidamento dei lavori anche in presenza di finanziamenti parziali, sufficienti solo per la fase di progettazione del manufatto.

Tutte le misure del dl saranno a tempo in modo da poterne sperimentare l’efficacia nel rivitalizzare il settore dei lavori pubblici. Entro il 30 novembre 2020 il Governo presenterà una relazione al Parlamento sugli effetti del provvedimento allo scopo di valutare l’opportunità di mantenere o meno le misure. Misure che il 31 dicembre 2020 comunque potrebbero essere prorogate o diventare strutturali.

Tra le altre novità del decreto vi è la costituzione di «Italia Infrastrutture spa», struttura pubblica che ha un ruolo specifico nella governance degli investimenti.

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