Produzione | Mapei

Industria chimica: va al prof. Federico Bella la prima Medaglia Giorgio Squinzi

La Società Chimica Italiana ha assegnato la prima Medaglia Giorgio Squinzi al professore Federico Bella. La consegna è avvenuta lo scorso 22 ottobre presso l’Auditorium Mapei, nell’ambito di una giornata di studi dove il professore ha tenuto la relazione “L’industria chimica per il settore energetico: le sfide 2021-2030”.

La Medaglia Giorgio Squinzi è un premio istituito dalla Società Chimica Italiana – per ricordare l’imprenditore, scomparso nell’ottobre 2019, e il suo impegno nello sviluppo dell’industria chimica italiana – che d’ora in poi verrà assegnata annualmente a un ricercatore di età massima 45 anni che abbia portato contributi di particolare rilievo scientifico, innovativo o applicativo nel settore della chimica industriale.

Mapei | Laura Squinzi e Marco Squinzi durante la consegna del riconoscimento al professore Federico Bella.

La prima Medaglia è stata assegnata quest’anno a Federico Bella, professore associato presso il Politecnico di Torino, che si è aggiudicato il riconoscimento “per i contributi di rilievo scientifico e applicativo nello sviluppo di materiali innovativi per processi elettrochimici nel settore dell’energia rinnovabile”.

La Medaglia è stata consegnata da Marco Squinzi, amministratore delegato di Mapei, e dall’avv. Laura Squinzi – presidente del Consiglio d’Amministrazione Mapei – nel corso di una giornata di studi organizzata presso l’Auditorium Mapei, durante la quale il prof. Bella ha tenuto la relazione “L’industria chimica per il settore energetico: le sfide 2021-2030”.

Marco Squinzi | Amministratore Delegato Mapei.

Marco Squinzi | Amministratore Delegato Mapei

«Assegno questo riconoscimento con grande piacere per onorare la memoria di mio padre ma anche per confermare ancora una volta l’impegno di Mapei nella ricerca, un impegno che ci porta a valorizzare i giovani ricercatori, a essere sempre più competitivi sui mercati globali e ad affrontare le sfide della sostenibilità, con positive ricadute anche sullo sviluppo dell’industria chimica italiana nel suo complesso». (vb)

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