Città | Rigenerazione urbana

Modena: avviato il primo stralcio per la rigenerazione delle ex Fonderie

Il programma per la rigenerazione del comparto delle ex Fonderie Riunite a Modena è caratterizzato da quattro stralci d'intervento. Il valore complessivo delle opere è di 3 milioni e 707mila euro. Nel progetto sono compresi i lavori di bonifica dell'area esterna e il recupero delle architetture industriali. Previsti spazi flessibili e modulari.

Entro la fine dell’estate prenderà il via nell’area delle ex Fonderie riunite di Modena il cantiere per il restauro e la riqualificazione della palazzina che diventerà sede dell’Istituto storico.

È pronto il primo stralcio dell’intervento di rigenerazione urbana del comparto industriale in disuso dagli anni Ottanta (43 mila metri quadrati, 11 mila dei quali di superficie coperta) collocato nella fascia ferroviaria, a ridosso del cavalcavia Menotti, che ha come obiettivo la realizzazione del Distretto per l’Accelerazione e lo Sviluppo della Tecnologia (Dast).

L’intervento ha un valore complessivo di tre milioni e 707 mila euro: una parte delle risorse, per un milione e mezzo di euro, è messa a disposizione dalla Regione nell’ambito dell’accordo di programma per il contratto di rigenerazione urbana sottoscritto lo scorso novembre con il Comune. Il finanziamento è completato dall’intervento economico del Comune e della Fondazione di Modena.

Con il primo stralcio si interviene sulla palazzina che diventerà sede dell’Istituto storico, nel cosiddetto “rettangolo del Novecento”, luogo della storia e di un’identità legata al mondo del lavoro. Il progetto prevede la realizzazione, al piano terra, di una biblioteca-sala lettura e di un archivio. Al primo piano verranno posti uffici, sale didattiche e una sala conferenze da 99 posti, nella torretta centrale troverà posto una sala eventi.

Nel progetto sono già compresi i lavori di bonifica ipotizzabili per l’area esterna sul fronte della palazzina, per un valore di 150 mila euro, mentre il Comune ha già inviato ad Arpae la proposta del Piano di caratterizzazione in base al quale effettuare i sondaggi nel comparto per definire gli interventi necessari negli stralci successivi del programma generale, in particolare per le zone delle cisterne e dei capannoni industriali.

I quattro stralci e e il progetto per il Dast

Il programma strategico per la rigenerazione del comparto delle ex Fonderie riunite di Modena è caratterizzato da quattro stralci di interventi che, anche con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, consentiranno la realizzazione del Distretto per l’Accelerazione e lo Sviluppo della Tecnologia (Dast) dedicato all’innovazione nel campo delle tecnologie del settore Automotive e, più in generale, per la mobilità sostenibile, con opportunità anche per lo sviluppo di startup.

Secondo e terzo stralcio

Dopo il primo stralcio, con l’intervento sulla palazzina che diventerà sede dell’Istituto storico nel cosiddetto “rettangolo del Novecento”, nel secondo e terzo stralcio, nel “quadrato dell’Innovazione”, il recupero delle architetture industriali si svilupperà in fasi successive, man mano che si presenteranno opportunità e occasioni per realizzare uffici e laboratori di ricerca, con spazi flessibili e modulari, dedicati alle tecnologie applicate all’automotive, in stretta connessione con il progetto Masa (Modena automotive smart area), l’Autodromo e le iniziative riferite alla Motor Valley.

Quarto stralcio

Nel quarto e ultimo stralcio si ipotizza, nella zona a est dell’area, la realizzazione di fabbricati residenziali per attività complementari al comparto che sarà completamente pedonalizzato (verranno mantenute solo le funzioni di carico e scarico), collegato alle reti in fibra comunali (Man), dotato di hot spot per il wi fi gratuito e di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadino.

Nell’intervento è prevista anche la riqualificazione della zona del monumento dedicato ai caduti del 9 gennaio 1950, mentre Hera ha in programma un bando, in collaborazione con il Comune, per realizzare un’iniziativa di street art che inserisca la torre piezometrica nel percorso sulla memoria storica.

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