Forte sinergia tra Italcementi >>, Brembo, Istituto Mario Negri e CiaoTech/Pno per sviluppare una ricerca avanzata per migliorare le performance ambientali dei sistemi frenanti.
Così ha origine il Progetto Cobra, una pionieristica ricerca avanzata finanziata dal programma Life+ della Comunità Europea, ricerca che appunto ha origine dalla collaborazione di Brembo, attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti, Italcementi, attraverso il proprio centro tecnico di gruppo – Ctg, uno dei gruppi principali nella produzione di cemento, l’Istituto Mario Negri, impegnato nella ricerca biomedica e sull’impatto degli inquinanti su ambiente e salute, insieme a CiaoTech srl di Pno Group, società specializzata nel supporto ai processi di innovazione, di trasferimento tecnologico e di valutazione degli impatti ambientali.
Base operativa è Kilometro Rosso. Kilometro Rosso, Parco scientifico tecnologico che ha il compito di incentivare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica tramite lo sviluppo di reti di relazioni interdisciplinari e multisettoriali, ospita al suo interno tre dei quattro partner del progetto (Brembo, Italcementi, Istituto Mario Negri).
Scopi. Il Progetto Cobra si sviluppa da alcune riflessioni scientifiche nate in ambiti applicativi differenti che mirano a identificare, validare e industrializzare un sistemo innovativo che possa favorire lo sviluppo di nuovi elementi del sistema frenante, più performanti dai punti di vista ambientali.
Il Progetto Cobra impegnerà per i prossimi quattro anni 41 ricercatori, di settori e aree di competenza molto diversi tra loro.
Legante idraulico. Le nuove potenzialità date dalle tecnologie e il talento dei ricercatori impegnati in una costante ricerca di sistemi e materiali innovativi e di minor impatto ambientale hanno così dato origine a questo progetto di sviluppo pre-industriale che identifica in una particolare miscela idraulica, composta anche in parte da materiali innovativi a base di cemento, l’elemento focale per dei sistemi frenanti di nuova generazione.
In sintesi, il Progetto Cobra vuole sviluppare una nuova tecnologia produttiva e industrializzabile relativa alle pastiglie dei freni basata su un innovativo legante idraulico invece della resina fenolica (come accade attualmente), che darà le stesse performance frenanti al sistema a fronte di un’auspicata riduzione di utilizzo di energia ed acqua.
Processo produttivo con minore energia. L’impiego di un materiale innovativo a base di cemento consentirà (durante il processo produttivo delle materie prime) una significativa riduzione del consumo di energia da 80 Mj/kg delle resine fenoliche a 6 Mj/kg del cemento, e di consumo di acqua da 150 l/kg delle resine fenoliche ai 3,5 l/kg della miscela cementizia.
Costo globale di progetto 3,8 milioni. Questa ricerca, che parte dal rigoroso impegno di tutti i partner a sviluppare tecnologie atte a sostenere e stimolare l’impegno della Comunità Europea nelle politiche di tutela della salute e tutela ambientale, è stata selezionata così dalla Comunità Europea per ricevere un contributo di 1,48 milioni di euro attraverso il bando Life+. Un investimento notevole che affianca l’impegno economico dei partner su un costo globale di progetto di 3,8 milioni di euro.
COMMENTI
Ing. Alessandro Ciotti | Responsabile ricerca avanzata e sviluppo di Brembo
«Cobra nasce dall’attenzione che Brembo rivolge da sempre all’impatto ambientale dei propri prodotti e delle proprie produzioni. L’azienda, che già promuove in ambito europeo la necessità di monitorare e studiare la quantità e la qualità delle emissioni di polveri rilasciate durante la fase di frenata, si prefigge un ulteriore obiettivo con questo progetto: rendere eco-compatibile a livello industriale il processo di produzione di pastiglie freno di nuova generazione. Sostituendo la resina fenolica, materiale organico ad oggi maggiormente utilizzato nella produzione di pastiglie, con un materiale innovativo a base cementizia, si potranno ottenere diversi vantaggi in termini di minori risorse impiegate nelle fasi di lavorazione, con significativi risparmi di energia e di acqua utilizzata».
Enrico Borgarello | Direttore Ricerca e innovazione di Gruppo Italcementi
«La possibilità di studiare materiali cementizi innovativi all’interno dei sistemi frenanti del futuro è un’opportunità nuova e stimolante per i ricercatori di i.lab, il centro di ricerca e innovazione di Italcementi. È un’attività che si inserisce nell’ambito delle ricerche che la società sta conducendo da diversi anni sulle nuove performance del cemento, che si conferma, anche in questo caso, come materiale sicuro, durevole, sostenibile e capace di essere anche innovativo. Ne sono la riprova i riconoscimenti che Italcementi ha ricevuto a livello internazionale per i propri prodotti, come la nomination all’European Patent Award, l’oscar dell’innovazione, e l’importante finanziamento dall’Unione Europea per le ricerca sul grafene, un materiale la cui scoperta è stata premiata con un Nobel».
Andrea Remuzzi | Direttore del Dipartimento di bioingegneria dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
«Il progetto è proprio frutto della collaborazione tra laboratori di ricerca del parco scientifico e quindi la dimostrazione che anche gruppi di ricerca che hanno finalità differenti possono trovare delle sinergie. La collaborazione è favorita dalla localizzazione e dalla complementarietà delle conoscenze e delle tecniche disponibili presso i singoli gruppi di ricerca. È anche una dimostrazione di come la ricerca oggi debba essere interdisciplinare per ottenere risultati più significativi in termini di innovazione industriale e di salvaguardia dell’ambiente e della salute».
Marco Romeo | Amministratore delegato CiaoTech srl, a socio unico Pno Group B.V.
«Per CiaoTech/Pno Group il Progetto Cobra è il coronamento di un processo avviato da lontano, avendo supportato la Brembo, Italcementi e il Mario Negri sin dalla fase di analisi dell’idea progettuale, identificazione del bando ottimale di finanziamento e presentazione del progetto alla Commissione Europea. Ottenuto con successo e con nostra grande soddisfazione il finanziamento pubblico, già dalla fase esecutiva il progetto ci consentirà di rafforzare le nostre competenze nelle analisi di impatto ambientale e Lca (Life cycle assessment) di processi industriali complessi ed altamente innovativi come trattati dai partner in Cobra. La collaborazione e il progetto ci consentiranno, inoltre, di sviluppare azioni di networking in molti Paesi europei, in forte sinergia con le attività del Gruppo Pno, presente in dodici Paesi Ue».