Procedono i lavori per la costruzione del nuovo Gardaland Adventure Hotel, intervento commissionato dalla società Gardaland srl >> (parte del gruppo internazionale Merlin Entertainments) all’impresa veneta Carron >>.
Il cantiere, avviato lo scorso ottobre, va ad ampliare il resort affiancando al Gardaland Hotel già esistente una nuova struttura per l’ospitalità composta da un corpo camere su tre livelli, un edificio destinato a ristorante e reception al piano terra e camere al piano primo.
Quattro temi. In pieno stile Gardaland, non si tratterà di una struttura alberghiera qualunque: le camere ad esempio si articoleranno su quattro temi:
- nelle stanze Jungle adventure gli ospiti vivranno un’avventura nella giungla
- nelle camere Wild west adventure invece si lanceranno in avventure da selvaggio West insieme a sceriffi e cowboy
- nelle stanze Artic adventure affronteranno un’avventura artica tra ghiacci e mammuth
- nelle camere Arabian adventure verranno trasportati dalla voce del genio in un’avventura da mille e una notte.
Anche il ristorante dell’hotel, il Tutankhamon Restaurant, offrirà un’esperienza unica nel suo genere: gli ospiti ceneranno tra le rovine di un antico tempio dove la più coinvolgente avventura egizia prenderà vita.
A lavori ultimati, l’offerta ricettiva del più importante parco divertimenti italiano sarà così potenziata grazie a 100 nuove stanze articolate su quattro temi, con dimensioni sino a 32 mq, in grado di ospitare anche una famiglia di cinque persone, un nuovo ristorante a tema con oltre 330 posti a sedere, dei quali 182 indoor, e ulteriori spazi per incrementare l’area di parcheggio sino a 372 posti auto, così da consentire una migliore godibilità della visita al parco divertimenti.
Visite didattiche con progetto triennale. Il cantiere, sito a Castelnuovo del Garda, ha in questi giorni aperto le porte ad un ristretto gruppo di addetti ai lavori in occasione di una visita didattica realizzata in collaborazione con il Cpt di Verona >> (Comitato paritetico territoriale), che ha coinvolto una classe di venti ragazzi puntando i riflettori sulla gestione del cantiere in sicurezza.
La visita si inserisce in un progetto triennale promosso dall’ente bilaterale con Inail Verona, gli Spisal provinciali, gli istituti tecnici ad indirizzo Costruzioni ambiente territorio (ex geometri) e Ance Verona, per sostenere lo sviluppo della cultura della sicurezza a partire dalla scuola attraverso azioni mirate volte a dotare i futuri operatori e professionisti del settore costruzioni delle necessarie conoscenze in materia.
Un aspetto, quello della sicurezza, che l’impresa Carron mette al primo posto del proprio agire considerandolo un tema essenziale al pari della qualità delle opere da realizzare: su questo fronte l’impresa ha investito molto negli ultimi anni anche in termini di formazione, con l’obiettivo di diffondere una cultura della sicurezza condivisa a tutti i livelli in azienda e di far sì che il cantiere possa essere visto quotidianamente come un laboratorio di prevenzione e rispetto di regole e procedure, nel quale ognuno è chiamato in causa in prima persona.
In aula e in cantiere. La visita didattica, resa possibile dalla collaborazione fattiva e di lungo corso tra l’impresa e gli enti preposti alla sorveglianza, ha proposto una prima parte «in aula», dove sono state esaminate le principali documentazioni obbligatorie, quali ad esempio il Pos (piano operativo sicurezza), e poi un percorso guidato in cantiere finalizzato ad una conoscenza pragmatica. I ragazzi, muniti dei dispositivi di protezione individuali essenziali per l’accesso al cantiere (elmetti protettivi, gilet ad alta visibilità e scarpe antinfortunistiche) e guidati dalle figure tecniche preposte alla sicurezza, hanno potuto verificare «sul campo» tutte le attenzioni, le disposizioni previste dalle normative, le buone prassi e la condotta operativa dei tecnici dell’impresa per assicurare il più alto grado di sicurezza in un cantiere che presenta dimensioni considerevoli (3.170 metri quadri la superficie interessata per 20.480 metri cubi da edificare) e che nelle punte massime vedrà coinvolte contemporaneamente sino a 150 maestranze al giorno.
Ermes Parolin | Coordinatore della sicurezza in cantiere per conto del committente
«Un cantiere di tali dimensioni con una committenza estremamente attenta ed esigente, che vuole un prodotto di grandissima qualità nel rispetto di tempi e costi certi, non può permettersi errori. La sicurezza in cantiere ha inizio sin dalla fase di progettazione e poi va realizzata bene e adattata di volta in volta in base alle casistiche e alle variabili che si affrontano nell’esecuzione di uno specifico progetto. In questo senso è essenziale poter contare su un’impresa che dispone di sensibilità sul tema, grande capacità organizzativa e personale qualificato. L’ambiente di lavoro condiziona il comportamento dei singoli e ogni persona è determinante perché influenza la propria sicurezza e quella di chi gli sta attorno».
