Città | Milano

Progetto di edilizia residenziale a impatto zero nella periferia milanese

Nell’ambito di un ampio fenomeno di rigenerazione urbana in una zona periferica di Milano, caratterizzata da edifici artigianali e industriali dismessi, Teicos Costruzioni ha preso parte alla progettazione di un innovativo complesso residenziale ad alta efficienza energetica, che prevede la riqualificazione di una vecchia officina abbandonata e l’aggiunta di un nuovo edificio.

Intervenire su strutture ormai in disuso o fatiscenti, dando loro un’impronta innovativa sul piano architettonico e impiantistico è sicuramente la formula vincente per la rigenerazione urbana delle aree periferiche. Ridisegnare il volto delle periferie significa anche accorciare le distanze dal centro e intervenire sul tessuto sociale del territorio.

È quanto sta facendo Teicos Costruzioni, Divisione di Teicos Group, ad Affori, con il complesso residenziale Bellerio 9: un cantiere ad alto tasso d’innovazione elaborato dall’arch. Ilenia Perego di Elementa Milano Architetti e dall’arch. Denis Pietro Zuffellato di Studio Aud.

Il progetto Bellerio 9 prevede: la riqualificazione di un edificio industriale dismesso, di cui verrà integralmente mantenuta la sagoma esistente, al quale si aggiungerà un edificio di nuova costruzione, con affaccio su via Bellerio, per la realizzazione di un complesso residenziale Nzeb.

Teicos Group | Render interni del complesso residenziale Bellerio 9 a Milano.

Nell’intervento di recupero del capannone si cerca d’intervenire con il minor impatto possibile, per rispettare la sagoma, le altezze e gli allineamenti e consentire al tempo stesso l’adattamento delle più moderne tecnologie.

Qui verrà realizzato un piano interrato, comune anche alla nuova palazzina adiacente, adibito ad autorimessa, cantine e locali tecnici. Al piano terra, tra i due edifici, sarà presente un cortile pertinenziale adibito a giardino, ricovero biciclette e locale rifiuti. Saranno inoltre realizzati due piani fuori terra che ospiteranno quattro nuove unità residenziali.

Negli appartamenti, particolarmente luminosi, gli spazi interni dialogano con gli esterni grazie alla presenza, quasi senza soluzione di continuità, di affacci sul verde, valorizzati dall’utilizzo di ampi serramenti panoramici. Anche gli appartamenti ai piani superiori non rinunciano al giardino pensile che viene percepito come un’estensione del living.

La scelta di conservare parte dell’edificio esistente e riconvertirlo in residenziale, ha paradossalmente complicato la progettazione anziché semplificarla. Per poter realizzare il piano interrato si deve infatti scavare al di sotto dell’edificio esistente, mettendo preventivamente in sicurezza le porzioni da conservare, tramite cerchiature e controventamenti in acciaio progettati ad hoc.

Per gestire la complessità delle operazioni è stato quindi fondamentale definire in modo meticoloso l’intero processo progettuale e costruttivo con mano d’opera altamente specializzata, grazie anche al know-how Teicos che ha provveduto a ingegnerizzare tutte le fasi costruttive.

Teicos Group | I due piani fuori terra ospiteranno 4 nuove unità residenziali.

Le soluzioni impiantistiche

I due blocchi residenziali sono serviti da un impianto termico centralizzato di riscaldamento, raffrescamento e produzione di Acs. Ciascun impianto è costituito da 2 pompe di calore aria-acqua installate in copertura, dedicate rispettivamente una al riscaldamento-raffrescamento e l’altra alla produzione di Acs, che alimenta un accumulo da 1.000 lt.

È inoltre previsto l’utilizzo di pannelli radianti annegati a pavimento, che concorrono ad aumentare l’efficienza energetica, con la regolazione per singolo ambiente mediante valvola elettrotermica sul circuito pavimento radiante comandata da termostato in ambiente. Verrà inoltre installato un sistema di ventilazione meccanica controllata che contribuisce ad aumentare il comfort interno, oltre a un impianto fotovoltaico.

Progetto green per una migliore qualità dell’abitare

La presenza delle aree verdi, oltre a rispondere a precisi requisiti architettonici, contribuisce a limitare le emissioni e a ridurre l’effetto del calore. Sulle pareti dell’edificio nuovo e di parte della struttura recuperata verrà applicato un rivestimento autopulente, particolarmente innovativo: oltre a proteggere le mura perimetrali, contribuirà infatti ad abbattere l’inquinamento atmosferico.

Verranno utilizzate lastre ceramiche in grès porcellanato Bios Self-Cleaning, dotate di uno speciale trattamento all’ossido di titanio, in grado di reagire in presenza della luce solare e di abbattere non solo i batteri, ma anche gli agenti inquinanti, disgregando lo sporco che verrà poi dilavato attraverso l’acqua piovana.

Ilenia Perego e Denis Pietro Zuffellato | Architetti progettisti

«In questo progetto abbiamo cercato di offrire spazi di qualità, non solo grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, di materiali di pregio e di impianti efficienti per la riqualificazione energetica. Abbiamo infatti prestato molta attenzione anche alla qualità architettonica degli ambienti. Non dimentichiamoci che il vero ruolo dell’architettura è al servizio del fruitore. Del resto, la filosofia che ha guidato il progetto è che ogni modifica dell’esistente deve necessariamente apportare un miglioramento, conciliando le nuove esigenze funzionali con i più alti standard di qualità che ci siamo prefissi».

Lorenzo Tirelli | Amministratore delegato Teicos Group.

Lorenzo Tirelli | Amministratore delegato Teicos Group

«L’egregia esperienza di Villa Carmen, edificio storico recuperato e riqualificato nel quartiere popolare di Cimiano ci ha invogliato a sviluppare nuove iniziative di recupero di edifici fatiscenti in realtà abbandonate presenti nella periferia milanese e a realizzare nuovi edifici a impatto zero in perfetta sintonia con quella che è la mission della controllante Teicos Ue nel mondo della riqualificazione energetica. È importante sottolineare come gli interventi riqualificanti esercitino una leva positiva anche sugli abitanti del contesto in cui sono inseriti, perché offrono uno strumento di rinnovamento più ampio e integrato del quartiere. Del resto, lo stesso comune di Milano ha avviato la riqualificazione delle aree più marginali, progettando l’inserimento di proprie funzioni amministrative. Abbiamo concentrato le nostre ricerche su due quartieri milanesi ubicati ai margini della città, nella periferia nord in zona Affori, e nella periferia sud/est in zona Rogoredo, due aree accumunate da una omogeneità di condizione.  La scelta è ricaduta su due edifici vetusti e fatiscenti, inseriti in un contesto urbano popolare. Il punto di forza che accomuna entrambi i progetti è rappresentato da un modello di sviluppo in contesti degradati, che vengono dotati delle tecnologie più innovative e vengono trasformati in edifici Nzeb, con l’ausilio dei più moderni sistemi di modellazione di progettazione e realizzazione (Bim). Teicos non realizza immobili, Teicos realizza nuove realtà». (vb)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here