Vaga. Incamiciatura dei pilastri in calcestruzzo armato

(foto Vaga)

Vaga ha studiato a lungo il metodo costruttivo dell’incamiciatura dei pilastri in calcestruzzo armato attraverso diverse esperienze di interventi di riqualificazioni strutturali, così da poter metter a punto e proporre una gamma di prodotti adatta a realizzare diversi tipi di interventi nel migliore dei modi e con le massime garanzie di resistenza e durabilità richieste dai progettisti per le specifiche esigenze.

Inoltre, l’impiego dei prodotti della linea di calcestruzzi prodotti da Vaga, grazie al suo alto contenuto di materiali riciclati conformi ai requisiti C.A.M. (vedi certificato n. P532 rilasciato da Icmq) e alla trasparenza attraverso la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd), rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale e risponde compiutamente alle richieste di sostenibilità dei progetti inseriti nel Pnrr.

Incamiciatura: in cosa consiste

Ma vediamo in cosa consiste questa metodologia costruttiva e di rinforzo strutturale e in quali casi si applica.

Il rinforzo mediante incamiciatura – in inglese “jacketing” – è uno degli interventi di rinforzo strutturale più comuni per le strutture esistenti in c.a. È moderatamente invasivo, abbastanza rapido e relativamente poco costoso. Soprattutto, consente di ottenere risultati tangibili, che si concretizzano in un radicale aumento delle garanzie di sicurezza.

(foto Vaga)

L’incamiciatura dei pilastri è una tecnica tradizionale, ma ciò rappresenta in realtà un punto a favore. D’altronde, ha dimostrato nel corso dei decenni tutta la sua efficienza. Inoltre, si pone come una soluzione definitiva per l’adeguamento strutturale. In teoria, basterebbe l’incamiciatura dei pilastri per adeguare sismicamente un edificio. Ma ci sono numerosi altri motivi che possono indirizzare il progettista a utilizzare questa tecnica nella ristrutturazione di una struttura in calcestruzzo. Vediamone alcuni.

(foto Vaga)

Adeguamento sismico soprattutto per gli edifici posti nelle zone ad alto rischio sismico, in gran parte del territorio italiano. Rinforzare i pilastri significa porre l’edificio al riparo dagli effetti più rovinosi delle scosse sismiche e limitare i rischi di crollo.

Usura causata dal trascorrere del tempo. A prescindere dal rischio sismico, alcuni pilastri potrebbero aver perso le loro capacità strutturali a causa degli agenti chimici e ambientali aggressivi che possono col tempo ammalorare la matrice in calcestruzzo. Se pensiamo all’età media del patrimonio urbanistico e infrastrutturale italiano possiamo renderci conto di quanto possono essere frequenti questi casi.

Presenza di lesioni. La sussistenza di lesioni ai pilastri, ma anche di mere deformazioni, può rendere necessario un rinforzo strutturale.

Mutate condizioni di utilizzo. La destinazione d’uso di un’opera può essere mutata nel corso del tempo e quindi anche i carichi a cui è sottoposta possono essere mutati e in particolar modo aumentati. L’incamiciatura dei pilastri consente di migliorare e adeguare le garanzie di sicurezza dell’immobile e di conseguenza il suo valore economico.

Incamiciatura in calcestruzzo: com’è realizzata

Per questi e altri motivi, la sua progettazione e realizzazione deve pertanto essere preceduta da un’attenta analisi della struttura esistente, dei carichi a cui è sottoposta e dell’obiettivo finale dell’opera di rinforzo.

(foto Vaga)

L’incamiciatura in calcestruzzo è realizzata mediante l’aumento della sezione trasversale del pilastro tramite con l’aggiunta di armature longitudinali e staffe. L’intervento consente di:

  • aumentare la capacità portante verticale, ovvero la capacità di sopportare carichi che esercitano una pressione dall’alto verso il basso;
  • aumentare la resistenza alla flessione e al taglio, ovvero la capacità di scongiurare il rischio di deformazione strutturale;
  • aumentare la capacità di deformazione, ovvero la capacità di rispondere alla sollecitazione mediante deformazione non strutturale (essenziale per assorbire energia).
Esempio di incamiciatura di pilastro in c.a. (foto Vaga)

L’aumento della capacità portante ai carichi verticali avviene mediante il fenomeno del “confinamento” del calcestruzzo dell’elemento originario. In questo caso, sia la presenza del nuovo calcestruzzo (che avrà caratteristiche migliori di quello esistente) sia la presenza delle staffe aggiuntive conferisce una pressione laterale, che si oppone alla dilatazione sotto carichi assiali.

(foto Vaga)

Allo stesso tempo, la nuova armatura e il getto di calcestruzzo aumentano la resistenza a taglio del pilastro per effetto della giunzione degli elementi trasversali e longitudinali, creando così un’armatura reticolare.

Invece, l’aumento della resistenza a flessione dell’intera struttura si ottiene collegando gli elementi longitudinali dell’armatura stessa agli altri elementi strutturali attraverso i nodi di giunzione trave-pilastro.

(foto Vaga)

Vaga ha maturato diverse esperienze di fornitura e consulenza applicativa dei suoi prodotti per risolvere richieste di questo tipo.

I prodotti della linea di calcestruzzi

Di seguito riportiamo la descrizione dei prodotti della linea di calcestruzzi prodotta da Vaga, che sono consigliati per questi interventi. Le formulazioni di tutti i calcestruzzi Vaga nascono dalla collaborazione con i laboratori di Ricerca e Sviluppo Mapei, leader da oltre 70 anni nei prodotti chimici per l’edilizia, capace di formulare, in conformità alla norma En 206, un prodotto altamente prestazionale.

Sono scelti dalle imprese anche per le sue caratteristiche di sostenibilità ambientale. Infatti, tutti i prodotti Vaga non solo incorporano una percentuale significativa di materiali riciclati nel suo mix design – tale per cui sono certificati Cam (Criteri Ambientali Minimi) -, ma sono anche supportati da una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd), che conferma l’impegno dell’azienda per il rispetto dell’ambiente.

Betonfluid è il calcestruzzo autocompattante (Scc) di Vaga a elevate resistenze meccaniche: quella standard da Rck 40 N/mm² o su richiesta con classe di resistenza 60-75 N/mm². predosato in sacchetti da 25 kg, ideale per la realizzazione di qualsiasi manufatto strutturale faccia a vista.

L’innovativo mix design è stato formulato in funzione delle esigenze di cantiere per realizzare un prodotto di qualità superiore e durevole nel tempo. In particolare, Betonfluid è un prodotto particolarmente adatto per il rinforzo strutturale ottenuto con un aumento di sezione di pilastri e travi esistenti, previo il riempimento di casseforme speciali in presenza di armature fitte, senza rischi di segregazione.

Il risultato è un getto di qualità omogeneamente distribuito su tutta la sezione dell’elemento, che permette all’applicatore di risparmiare tempo e risorse durante le fasi di getto. Si ottengono così manufatti di calcestruzzi armati resistenti e durevoli anche grazie a:

  • una buona protezione alla carbonatazione in ambienti ciclicamente bagnati ed asciutti (classe di esposizione Xc4);
  • un alto grado di protezione all’azione dei cloruri; (classe di esposizione Xd2) e/o strutture esposte all’azione dell’acqua di mare (Xs1);
  • resistenza all’azione del gelo/disgelo (classe Xf1);
  • elementi di calcestruzzo esposti all’attacco di agenti chimici aggressivi (classe Xa2).

Extrabeton è un calcestruzzo, con fibre strutturali, predosato in sacchetti da 25 kg per la realizzazione di manufatti strutturali ad altissima resistenza (Rck 50 N/mm²) che richiedono elevate resistenze meccaniche e durabilità superiore ai normali calcestruzzi reperibili sul mercato. I rigorosi controlli sulle materie prime impiegate, sui relativi dosaggi e sul prodotto finito assicurano infine continuità e riproducibilità delle caratteristiche di resistenza meccanica. Con Extrabeton è possibile, inoltre, realizzare tutti quei manufatti esposti a condizioni estreme, le cui classi di esposizione e resistenze meccaniche non si riuscirebbero a raggiungere con i normali calcestruzzi (come prescritto dalla En 206). È inoltre possibile realizzare manufatti impermeabili (penetrazione all’acqua ≤ 9 mm).

Calcestruzzo Rck40 Vaga è un calcestruzzo con fibre strutturali, predosato in sacchetti da 25 kg ad elevate caratteristiche meccaniche, flessibilità di utilizzo e l’alta lavorabilità per la realizzazione di manufatti strutturali. Per la sua produzione sono utilizzati solo componenti di elevata qualità marcati Ce. Calcestruzzo Rck40 Vaga è ideale per realizzare: getti strutturali a elevata resistenza quali travi, pilastri, plinti di fondazione, solai, elementi faccia a vista come scale, pavimenti, muri, pavimenti in calcestruzzo, ovunque ci sia la necessità di confezionare un manufatto di calcestruzzo a resistenza meccanica superiore ed esposto ad agenti chimici e atmosferici.

Calcestruzzo Rck30 Vaga fibro-rinforzato è un prodotto predosato in sacchetti da 25 kg per la realizzazione di manufatti strutturali. In particolare, il Calcestruzzo Rck30 Vaga si caratterizza per le resistenze meccaniche garantite, per la flessibilità di utilizzo e l’eccellente lavorabilità. Calcestruzzo Rck30 Vaga è ideale per realizzare getti strutturali a resistenza meccanica garantita per le seguenti applicazioni:

  • travi;
  • pilastri;
  • plinti di fondazione;
  • solai;
  • pavimenti in calcestruzzo.

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