World Capital – Nomisma | Rapporto sugli Immobili a uso ricettivo

Investimenti alberghieri al top del mercato immobiliare italiano

Secondo il Rapporto sugli immobili a uso ricettivo redatto da World Capital e Nomisma, con il patrocinio di Confindustria Alberghi ed Enit, il mercato immobiliare alberghiero ha goduto di una forte crescita nel 2019. Il 26,8% del volume totale degli investimenti immobiliari in Italia sono a uso ricettivo. In Italia il settore delle strutture di lusso è ancora il meno sviluppato con un 2%.

Il mercato immobiliare alberghiero ha registrato nel 2019 un volume d’investimenti di circa 3 miliardi di euro. World Capital ,in collaborazione con Nomisma e con il patrocinio di Confindustria Alberghi ed Enit, ha pubblicato il Rapporto sugli Immobili a uso Ricettivo.

Dall’elaborazione di World Capital, risulta che il trend del mercato alberghiero segue l’andamento degli altri settori (uffici, retail, logistico) e rappresenta mediamente il 10% del totale degli investimenti immobiliari, ad eccezione del 2019 dove gli investimenti in ambito alberghiero hanno rappresentato ben il 26,8% del totale.

World Capital | Rapporto sugli Immobili a uso ricettivo.

Monica Badin | Real Estate Consultant Hospitality World Capital

«Il mercato alberghiero italiano gode di ottima salute. L’interesse degli operatori e degli investitori si concentra spesso sulle grandi città italiane, ma ultimamente anche sulle secondary location. Registriamo performance interessanti anche per le strutture medio-piccole, prodotti d’appeal sia per investitori internazionali sia domestici».

World Capital | Offerta turistica in Italia.

Offerta alberghiera per categoria

Soffermandoci sull’offerta alberghiera per categoria, oggi in Italia il settore delle strutture di lusso (5 stelle e 5 stelle lusso) risulta il meno sviluppato.

Infatti, secondo l’ultima elaborazione di World Capital su dati Istat, gli hotel 5 stelle e 5 stelle lusso costituiscono solo il 2% del totale.

Quasi la metà del totale degli esercizi italiani, invece, è costituita dagli hotel a 3 stelle (46%), ai quali seguono i 4 stelle (18%), i 2 stelle (17%) e quelli ad 1 stella (8%).
Infine, le residenze turistico alberghiere rappresentano il 9% del totale.

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