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Xella Italia: investimenti mirati su fotovoltaico e produzione sostenibili

«Promuovere l’edilizia sostenibile, realizzare sistemi costruttivi per edifici a basso consumo energetico attraverso una produzione responsabile, a basso impatto ecologico, con l’impiego di materie prime minerali ed energia da fonti rinnovabili». È questa la definizione che Marco Paolini, Ceo e direttore commerciale di Xella Italia, offre in tema di transizione ecologica.

«Promuovere l’edilizia sostenibile, realizzare sistemi costruttivi per edifici a basso consumo energetico attraverso una produzione responsabile, a basso impatto ecologico, con l’impiego di materie prime minerali ed energia da fonti rinnovabili».

È questa la definizione che Marco Paolini, Ceo e direttore commerciale di Xella Italia, offre in tema di transizione ecologica. Un’idea, quella formulata dal numero uno della società italiana fornitrice di materiali per l’edilizia e l’isolamento, che tiene insieme esigenze produttive e ambientali, consapevole del ruolo delle costruzioni nell’obiettivo della decarbonizzazione.

Lo stabilimento di Xella Italia ad Atella in Basilicata

Un settore ancora troppo tradizionale, che traguarda l’oggi, ma non il futuro prossimo venturo. Un settore che ancora fatica a riconoscere e a valutare gli impatti dei materiali impiegati.

Con i suoi settemila addetti, i 95 stabilimenti e un’organizzazione di vendita presente in oltre 25 Paesi in tutto il mondo, il Gruppo Xella, attraverso i suoi marchi Ytong, Silka e Multipor, è uno dei principali produttori mondiali di materiali da costruzione a base di calcestruzzo aerato autoclavato e silicato di calcio.

L’impianto fotovoltaico sulla copertura dello stabilimento di Atella

Il suo quartier generale è a Duisburg in Germania. In Italia è presente con i marchi Ytong, Multipor e Siporex, prodotti negli stabilimenti di Pontenure vicino a Piacenza e di Atella in provincia di Potenza, dove vengono realizzati blocchi per murature e pannelli minerali isolanti.

Gli obiettivi di decarbonizzazione della società si concentrano sui siti di produzione, con lo scopo di migliorarne la sostenibilità durante l’intero ciclo produttivo e sul recupero e sul riciclo delle risorse impiegate: solo una piccola parte di tutti i materiali utilizzati diventa scarto, che comunque viene reimmesso nel ciclo produttivo.

Un edificio residenziale realizzato con i prodotti Xella Italia

Chiari e definiti sono gli obiettivi al 2030: ridurre, rispetto al 2019, le emissioni di CO2 del 30%; aumentare la circolarità dei prodotti e dell’intero ciclo di produzione; far crescere la percentuale di materiali riciclati nei prodotti e riutilizzare gli scarti di produzione.

Parallelamente, l’azienda lavora sul fronte della responsabilità sociale con questi obiettivi al 2025: riduzione del 40% degli infortuni sul lavoro; crescita al 25% della quota di donne nel management; crescita delle ore di formazione annuale del 10%.

Non mancano le azioni per il rispetto degli standard etici e legali del gruppo (acquisto locale di materie prime, codice di condotta per fornitori, tolleranza zero per frode e corruzione). Il

2021 è stato l’anno dell’installazione del primo impianto fotovoltaico del gruppo, quello di Atella: cinquemila metri quadrati di superficie, che porteranno a un incremento dell’energia rinnovabile autoprodotta del 15% e a una riduzione di 170 tonnellate all’anno di CO2 in atmosfera.

L’azienda investe anche sulla produzione e sul prodotto: prossimamente, sempre ad Atella, sono previsti investimenti sulla linea produttiva, che permetteranno riduzioni di costi ed emissioni.

Marco Paolini, Ceo di Xella Italia

Secondo il Ceo è l’intera produzione di Xella Italia che punta dritto alla transizione ecologica, come ad esempio i blocchi isolanti e i pannelli minerali Multipor, tutti orientati a una maggiore efficienza energetica.

«Ma il nostro prodotto di punta per la sostenibilità – afferma orgoglioso Paolini – è il blocco Ytong Climagold, che isola senza materiali coibenti esterni». A certificare la bontà delle azioni di Xella in campo ambientale è la valutazione di Sustainalytics, che l’anno scorso l’ha insignita di azienda attenta alla sostenibilità per le prestazioni in materia di Esg.

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