Beni culturali | Interventi urgenti

14 milioni destinati ai beni culturali

Per il rilancio del settore il ministero dei Beni Culturali ha stanziato 8 milioni destinati al completamento dei Nuovi Uffizi a Firenze e 4 alla sede Shoah di Ferrara.

Sono stati stanziati dal ministero dei Beni Culturali per il rilancio del settore ben 14 milioni di euro: questi fondi andranno a finanziare alcuni degli interventi che sono contenuti nel dl n. 91 dell’8 agosto 2013 (Disposizioni urgenti per la tutela e il rilancio dei beni e delle attività culturali).Gli introiti dei musei e il merchandising verranno assegnati per intero al ministero dei Beni Culturali che avrà la possibilità di razionalizzare i propri fondi interni per gestire al meglio le aperture dei musei. Otto milioni sono ad appannaggio del completamento del progetto Nuovi Uffizi a Firenze, 4 milioni sono stati destinati alla realizzazione della sede della Shoah di Ferrara, 2 milioni serviranno per una serie di lavori di ristrutturazioni urgenti.

Uffizi: 24 nuove sale. Ricordiamo che circa 2 mesi fa è stato presentato il completamento dei lavori nell’ala di Ponente del piano nobile della fabbrica vasariana, e l’allestimento dei nuovi spazi dedicati alla «Maniera moderna».
In totale si tratta di 24 sale (sei per l’esposizione museale, una per l’area sosta dei visitatori e 17 destinate alle mostre temporanee), più corridoi, bagni e un mezzanino ospitante alcuni locali tecnici, per un totale di 1500 metri quadrati.
Anche quest’anno dunque il cantiere dei Nuovi Uffizi ha fatto progredire i lavori, consegnando nuove aree espositive al museo e rendendone maggiormente fluidi i percorsi interni. Si tratta della prosecuzione delle cosiddette «sale rosse» dedicate alla «Maniera moderna», inaugurate nel giugno 2012, e degli ambienti retrostanti. Con il loro restauro si conclude la cosiddetta «infilata» costituita dalle stanze soprastanti il loggiato e ubicate nel corridoio di ponente del primo piano. Affacciate direttamente sul piazzale degli Uffizi, le sale si snodano dall’ambiente insistente sul voltone di via Lambertesca, per concludersi con l’accesso al Verone. Gli altri ambienti consegnati, retrostanti all’infilata, fruibili attraverso un percorso autonomo e parallelo fino alla confluenza nel Verone sull’Arno, ospitano la mostra temporanea dedicata al Gran Principe Ferdinando.
Due eventi di assoluto prestigio, ospitati in ambienti connotati da un diverso aspetto cromatico, che apparirà più evidente dopo lo smontaggio dell’allestimento temporaneo.
«Se nell’ ‘infilata’ sul piazzale – come hanno sostenuto la soprintendente Alessandra Marino e il direttore dei lavori, arch. Marinella del Buonola dominante è data ancora dal cremisi di medicea memoria presente sulle grandi «quinte» che celano le apparecchiature tecnologiche, nelle sale retrostanti, dietro i colori dell’allestimento temporaneo, trionfa il bianco luminoso di uno splendido intonachino lisciato a mestola, ritrovato con infinita pazienza e restaurato con una tecnica analoga a quella del restauro pittorico, salvando persino le tracce materiali della grande abilità delle maestranze del passato, e anche quei piccoli segni della vita che in questi ambienti si svolgeva. Così un intero piano dei cosiddetti ‘Uffizi corti’ sarà finalmente libero da interferenze fra cantiere e museo, entrambi sempre attivi per unanime decisione».
La sei nuove sale della «Maniera Moderna». Si è completato anche l’allestimento delle sale dell’infilata di Ponente, coerenti con il percorso inaugurato un anno fa con le cosiddette «sale rosse» del Cinquecento. Dopo l’area di sosta, che segue l’ampio spazio dedicato ai dipinti di Raffaello, come già annunciato, le nuove sei sale ospitano, nell’ordine, le opere di artisti attivi a Roma nella prima metà del Cinquecento (sala n. 68), di Correggio (n. 71), di Parmigianino (n. 74), di Giorgione e Sebastiano del Piombo (n. 75), di Tiziano (n. 83), di pittori lombardi quali Moroni, Lotto, Savoldo (n. 88).

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