Inu-Urbit | Rigenerazione urbana

In Emilia Romagna mobilità green e realizzazione dell’Opificio Golinelli

L’edificio ex sede della fonderia Sabiem è oggi cittadella della cultura dopo un intervento di riqualificazione su 9mila mq di struttura commissionato dalla Fondazione Golinelli. Presentato il progetto per la realizzazione delle linee viarie e ciclopedonali che da Riccione arrivino all’ex Polveriera e alle colline di Coriano inclusa la rinaturalizzazione del fiume Marano.

L’Istituto nazionale di urbanistica-Urbit propone nella gallery Urbanpromo disponibile online i progetti di enti pubblici e privati che hanno partecipato all’evento dedicato alla rigenerazione urbana. Tra questi due importanti progetti che riguardano il territorio dell’Emilia Romagna sono:

  • le Linee dell’acqua
  • l’Opificio Golinelli
Progetto le linee dell'acqua.
Progetto le linee dell’acqua.

Il progetto ‘Le Linee dell’acqua’ è stato presentato da un gruppo di soggetti che comprende il comune di Riccione e il comune di Coriano. Il progetto prevede la realizzazione di linee viarie, ciclopedonali e carrabili, infrastrutture materiali ed immateriali che dovranno fare del territorio una sola entità. Una sorta di area metropolitana, formata da siti sinergicamente uniti dalle linee tematiche pensate e da quelle che dovranno autonomamente crescere sulle tracce delle prime. Un percorso che partendo da Riccione si snoda fino San Marino.

Il progetto include la realizzazione di linee viari e ciclopedonali, il recupero dell'ex polveriera e la rinaturalizzazione del fiume Marano.
Il progetto include la realizzazione di linee viari e ciclopedonali con percorsi green, il recupero dell’ex polveriera e la rinaturalizzazione del fiume Marano.

linee acqua3 Attraverso interventi di rinaturalizzazione del fiume Marano si raggiungerà l’ex Polveriera, che attraverso un processo di rigenerazione potrà ospitare spazi didattici sul tema dell’acqua, per poi arrivare alle colline di Coriano, dove ci si incrocerà con il sistema enogastronomico. Lungo le linee ad assistere il visitatore segnalando i punti notevoli religiosi, naturalistici, e storici saranno attivi un sistema di qr–code, i-beacon associati ad una copertura wireless.

L’Opificio Golinelli è stato creato grazie a un intervento di riqualificazione che ha richiesto 12 milioni di euro, in adiacenza all’area industriale di quasi 3 ettari.
L’Opificio Golinelli è stato creato grazie a un intervento di riqualificazione che ha richiesto 12 milioni di euro, in adiacenza all’area industriale di quasi 3 ettari.

Il progetto dell’Opificio Golinelli, curato da diverserighestudio, è stato presentato dall’omonima Fondazione ed è stato inaugurato nell’ottobre dello scorso anno: si tratta di una vera e propria cittadella per la conoscenza e la cultura che misura 9mila mq.

Il progetto di riuso delle fonderie Golinelli è di diverserighestudio.
Il progetto di riuso dell’ex fonderie Sabiem è di diverserighestudio.

L’Opificio Golinelli è stato creato grazie a un intervento di riqualificazione che ha richiesto 12 milioni di euro, in adiacenza all’area industriale di quasi 3 ettari a Bologna (compresa tra via Emilia Ponente, Prati di Caprara e via Paolo Nanni Costa) occupata fino al 2008 dalla Società Fonderie Sabiem e ora dismessa.
Lo spazio è costituito da padiglioni e strutture indipendenti collegati da un sistema di passeggiate, giardini e piazze che ricalcano la configurazione dello spazio pubblico cittadino. Tutte le principali attività della Fondazione Golinelli (che si occupa di cultura, formazione ed educazione) hanno sede nell’Opificio Golinelli.

Oggi l'opificio è sede della cittadella della cultura.
Oggi l’opificio è sede della cittadella della cultura e degli uffici della Fondazione.

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