Edilizia ricettiva | Venezia, Mestre

Facciata ventilata in alluminio per un nuovo involucro decorativo

La scelta della facciata ventilata ha permesso un intervento di contenimento energetico consentendo di sfruttare le potenzialità estetiche del paramento di rivestimento e la natura della struttura ha avuto il merito di dare grande libertà compositiva. Valorizzati anche i percorsi pedonali con una pavimentazione in porfido.

Il rinnovo della facciata dell’Hotel Sirio nasce dall’esigenza di ammodernare una struttura ormai datata. L’ultimo intervento sull’esterno risale, infatti, alla seconda metà degli anni ’70 e fu realizzato con l’impiego di un rivestimento di ceramica a bugne e l’inserimento di finestre in alluminio anodizzato. Una soluzione che ha rivelato nel tempo tutti i limiti del materiale impiegato, poroso e capace di assorbire e stratificare sulle sporgenze polveri e smog, accentuando il degrado dell’immagine complessiva dell’albergo.

Vista prospettica a lavori ultimati | ©Jorge Wiegand

Posizionata all’inizio del Terraglio – la principale arteria di collegamento con il trevigiano e porta obbligata per chiunque voglia andare a Venezia – la struttura ricettiva fu edificata nel 1963 e destinata alla clientela di affari e commerciale. Isolata e a pianta rettangolare, con una superficie di 552 metri quadrati e una volumetria di 12.000 metri cubi, si eleva per sette piani; è dotata di 111 camere, nella parte posteriore si collega a una dependance di due piani e un parcheggio custodito.

Dal 2008, inoltre, affronta il Terzo Millennio mantenendo la promessa di offrire accoglienza e ospitalità adeguate all’evoluzione dell’industria e dell’ospitalità contemporanea: merito di una serie di interventi di ristrutturazione dell’edificio, degli impianti, della tecnologia e dell’arredo, quasi tutti seguiti dall’architetto Vincenzo Di Donato, in sinergia e condivisione con Fabio Macrì, direttore generale degli alberghi Apogia City di proprietà della Patre.

La facciata ante operam.

È sul finire del 2018 che nasce l’esigenza improrogabile di rinnovare le facciate dell’hotel, non solo per dare una corrispondenza a quanto già fatto all’interno: l’intento ulteriore era mosso dall’opportunità di dare luogo a un accordo del 1961 con il Comune di Venezia, che prevedeva la cessione del sedime del marciapiede dopo la costruzione dell’albergo.

L’accordo sostitutivo del 2019, siglato tra il Patrimonio del comune di Venezia e la società Immobiliare Patre, ampliava infine il contratto del 1961: con il perfezionamento dell’atto e la cessione del sedime del marciapiede da parte della proprietà privata, il Comune di Venezia concedeva l’area antistante l’hotel per la realizzazione di aiuole, con lo scopo di riqualificare a spese del privato un’area usata prevalentemente per il parcheggio.

Interni | ©Jorge Wiegand

Dopo aver seguito personalmente l’iter dell’accordo con il Comune di Venezia, sulla base di queste premesse l’architetto Vincenzo Di Donato ha potuto formulare all’Ufficio viabilità una proposta di rinnovamento della facciata e definire il progetto delle aree verdi antistanti l’Hotel Sirio.

La scelta della facciata ventilata

La scelta della facciata ventilata ha permesso non solo un intervento di contenimento energetico, bensì ha consentito di sfruttare le potenzialità estetiche del paramento di rivestimento: la natura della struttura ha avuto il merito di dare grande libertà compositiva all’architetto. A tale peculiarità si somma la possibilità offerta dalle analisi termiche del fabbricato (fornite dallo Studio Termotecnico Gabrielli) che hanno evidenziato come il sistema a cappotto inglobato in una parete ventilata potesse ridurre del 20% i limiti di trasmittanza, permettendo di derogare ai limiti sulle distanze contenuti nelle leggi nazionali, regionali e nei regolamenti edilizi.

È stato possibile, inoltre, aumentare nella misura massima di 25 centimetri grazie al maggiore spessore delle pareti verticali esterne ed “eludere” le altezze massime consentite, escludendo dai conteggi il maggiore spessore degli elementi di copertura per effetto del decreto legislativo 102/2014 di attuazione della direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica.

Articolazione dei lavori

L’intervento è stato articolato nella realizzazione di una facciata ventilata in metallo, costituita da pannelli scatolati in alluminio, spessore 20/10, verniciati a polveri post-sagomatura. La facciata è stata impostata su due piani fissi intervallati e raccordati tra di loro da sei cornici strombate. Ogni cornice racchiude ed evidenzia in verticale dieci finestre. La composizione alterna un piano avanzato corrispondente alla muratura cieca e un piano arretrato coincidente con quello dei serramenti. Il rivestimento di tale porzione presenta sulla sua superficie la composizione di un quadro richiamante le Ninfee di Claude Monet. La superficie totale dei sei pannelli che raffigurano Le Ninfee è di 252 metri quadrati su un totale complessivo della facciata principale di 795 metri quadrati.

L’idea progettuale realizzata è un effetto vetrata totale con la mimetizzazione delle finestre della facciata principale. Gli elementi più avanzati del rivestimento dei setti verticali ciechi, posti tra le macro cornici, si completano con due fasce di rivestimento orizzontale, una bassa come marcapiano del piano primo e quella alta come coronamento del fabbricato, che sporge a mensola verso l’esterno, con intradosso inclinato verso l’alto. Il fascione inferiore che copre lo spessore della pensilina accoglie le insegne del ristorante e il nome dell’Hotel Sirio. Tutti i tamponamenti sono verniciati a forno per restituire un effetto acciaio cor-ten.

L’illuminazione a Led è inserita in una piegatura delle cornici strombate e illumina con luce radente i pannelli del Monet. Stesso effetto generano i Led nascosti sulla sommità della facciata che irradiano il cornicione di coronamento che si apre verso l’esterno ad ala di aereo. Facciata ventilata per i due lati minori e cappotto termico nella facciata posteriore. La valorizzazione dell’area esterna – progettata dall’Architetto Vincenzo Di Donato – si inserisce come intervento privato in quello complessivo di sistemazione della viabilità dei Quatto Cantoni, seguita dall’Ufficio viabilità del Comune di Venezia.

L’intervento realizzato valorizza i percorsi pedonali con una pavimentazione in porfido. Il disegno ripercorre i contorni della strada definendo due aiuole quasi simmetriche che creano in corrispondenza della rotonda un’ansa protetta per la sosta per lo scarico e carico. Tutto l’intervento si è concluso nell’agosto del 2020.

Arch. Vincenzo Di Donato | © Corrado Cascianelli

Arch. Vincenzo Di Donato | Dall’idea all’intervento

«L’idea nasce dalla volontà di nascondere la superficie vetrata delle finestre della facciata, troppo piccole e mal disposte, sotto un elemento decorativo che seppur disegnato ne facesse perdere il segno e creasse un elemento di richiamo forte. La scelta delle Ninfee di Claude Monet, che riproduce l’acqua cheta di uno stagno, era pertanto la scelta più emblematica, non solo per la bellezza dei colori, ma anche per il forte richiamo alla città di Venezia che affiora, come le Ninfee, dalle acque della laguna. È un nuovo “vestito” molto sottile che, distanziato dalle pareti di tamponamento esterno dell’edificio, crea un cavedio nel quale vengono fissati i coibenti per il miglioramento termico e uno spazio libero per la circolazione dell’aria calda, che si crea sulla superficie interna di questa fodera. Questo ricircolo d’aria ascendente, “ventilazione”, impedisce al caldo e al freddo di lambire la vecchia facciata e, quindi, di interrompere, insieme al coibente, lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno della struttura. Queste pareti, ancorate a una struttura portante, possono essere in cotto, legno trattato, ceramica o pietra naturale. Nel caso specifico, infine, è stato usato l’alluminio con uno spessore di 20/10 perché si prestava meglio alle esigenze decorative».

CHI HA FATTO COSA

Fabio Macrì | Direttore generale alberghi Apogia City.

Opera: Sistemazione facciata Hotel Sirio e riqualificazione area antistante
Luogo: Venezia – Mestre
Committente: Immobiliare Patre srl
Responsabile dei lavori Apogia Hotels: Dir. Fabio Macri
Progettazione architettonica: Arch. Vincenzo Di Donato, Roma
Riqualificazione energetica involucro: Studio Termotecnico Gabrielli, Per. Ind.le. Luca, Cornuda (Tv)
Impresa edile – realizzazione facciata ventilata: Abaco Solutions srl, Spresiano (Tv)
Responsabile dei Lavori Abaco Solutions srl: Ing. Matteo Barbon
Direttore dei Lavori: Arch. Vincenzo Di Donato, Roma
Coordinatore sicurezza: Ing. Renzo Pivetta, Montebelluna (Tv)
Lavori esterni – sottoservizi: Fms srl Fratelli Michieletto Strade, Mestre
Pavimentazione esterna – posa in opera: Odorizzi Soluzioni in pietra srl, Trento
Contributo al testo: Arch. Vincenzo Di Donato, Roma

CHI HA FORNITO COSA

Realizzazione facciata ventilata in pannelli scatolati in alluminio sp. 20/10: Abaco Solutions srl, Spresiano (Tv)
Isolante in lana di vetro: Knauf
Verniciatura pannelli effetto corten e pannelli decorativi: Verniciatura Trevigiana srl, Spresiano (Tv)
Serramenti: Profilo in alluminio a taglio termico Abaco Solutions srl, Spresiano (Tv)
Vetrocamera basso emissivo: Thermi-Is Bizzotto srl, Tezze sul Brenta (Vi)
Disegno “a tema” su vetro, adesivo Oneway con retro nero stampato in digitale: Segnobit Pubblicità srl, Creazzo (Vi)
Pavimentazione esterna in porfido: Odorizzi Soluzioni in pietra srl, Trento

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