SPECIALE | SAIE BARI 2023 | XELLA ITALIA Intervista a Marco Paolini di Pietro Mezzi

A Bari per continuare la crescita al Sud

Per Xella Italia, protagonista di primo piano nella produzione e commercializzazione di elementi in calcestruzzo aerato autoclavato, la presenza al Saie rappresenta un appuntamento importante con il mercato del Meridione. Parla Marco Paolini, ceo dell’azienda di Grassobbio

«Dobbiamo affrontare il tema della mancanza di manodopera e della scarsa qualità del costruito.
I nostri nuovi prodotti vanno in questa direzione»

Marco Paolini
Ceo Xella Italia

 

«Saremo al Saie di Bari perché il mercato del Sud è importante. In Basilicata abbiamo il nostro secondo stabilimento di produzione, dopo quello storico di Pontenure vicino a Piacenza».

Marco Paolini, ceo di Xella Italia, ci accoglie con queste parole e ci fa capire subito qual è l’obiettivo della sua azienda: espandersi ancora di più nel Sud dell’Italia.
L’azienda italiana fa parte del Gruppo tedesco Xella, presente in 22 Paesi al mondo e con 75 stabilimenti in attività.
In Italia, Xella è presente sul mercato con il blocco Ytong di calcestruzzo aerato autoclavato e il pannello isolante Multipor: due componenti che hanno contrassegnato l’evoluzione tecnologica delle costruzioni anche nel nostro Paese.

Con Paolini parliamo di mercato, di ieri e di oggi, e delle novità che l’azienda porterà a Bari.

Posa di un divisorio interno (credits, Xella Italia)

«Il mercato dell’anno in corso – attacca il ceo di Xella Italia – è completamente differente da quelli del 2021 e del 2022. A fare la differenza sono l’aumento dell’inflazione, l’innalzamento dei tassi di interesse e del costo del denaro. Fattori che hanno pesato sulla capacità di spesa dei privati. Ed è proprio il settore residenziale privato, che ha rappresentato il traino delle costruzioni negli anni precedenti, a frenare la realizzazione di nuovi edifici. Questo è ciò che stiamo vedendo da qualche mese a questa parte. E credo che questa tendenza continuerà per un po’ di tempo ancora, di sicuro anche nel 2024. Un fenomeno che non coinvolge solo il nostro Paese, ma è globale. Temo inoltre che per cercare di costruire al prezzo minore possibile si rischi davvero di avere anche un importante calo della qualità del costruito».

Per Paolini la via d’uscita, parziale, è il mercato delle opere pubbliche.

«Registriamo anche noi una crescita della domanda di lavori pubblici: scuole, ospedali, asili, edifici culturali. Il mercato si sta spostando dal residenziale privato alle opere pubbliche».

Anche il ceo di Xella Italia conta molto sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Xella Italia produce e commercializza elementi in calcestruzzo aerato autoclavato (credits, Xella Italia)

«Certamente. Il Pnrr può e deve rappresentare un volano di rilancio importante, per la nostra economia e per il settore delle costruzioni».

Ma se il 2024 pare andrà come l’anno in corso, le imprese come Xella come pensano di affrontare i nuovi mercati e il nuovo contesto economico?

«Noi dobbiamo comunque continuare a lavorare sulla sostenibilità e sull’innovazione di prodotto, oltre che di processo. Stiamo lavorando per consentire alle imprese di avere maggior efficienza in cantiere.
Stiamo operando sui grandi formati, che aiutano a ridurre i tempi di posa in opera».

E a Bari, al Saie, Xella conta di presentare proprio questa novità.

«In fiera presenteremo una tramezza per le murature interne, di dimensioni maggiori. Si tratta di Ytong Y-Pro XL. Un prodotto che riduce i tempi di posa in opera e che risponde al problema, sempre più pressante, della mancanza di manodopera qualificata. Questo è un primo passo. In futuro contiamo di essere sempre più a fianco delle imprese di costruzioni, che anche noi produttori dobbiamo contribuire ad aiutare, con nuovi prodotti e servizi».

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