Rigenerazione urbana | Giovani in centro

A Cremona l’evento “Pensare la città”

Visioni e progetti di una città in trasformazione. A Cremona si è svolto l’appuntamento “Pensare la città” per condividere visioni intorno al programma di rigenerazione urbana Giovani in centro, il progetto del Comune di Cremona per la rinascita del centro storico.

Si è svolto a Palazzo Affaitati, l’incontro tra progettisti, amministratori, studiosi e architetti invitati a Pensare la città, per condividere visioni intorno al programma di rigenerazione urbana Giovani in centro.

All’appuntamento hanno partecipato alcuni degli architetti coinvolti nei prossimi progetti cittadini: Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects), Stefano Peyretti (Isola Architetti), Lamberto Rossi (LR Associati) e Vincenzo Sidoti (Sidoti Engineering) soffermandosi sul futuro di Cremona e raccontare le trasformazioni che stanno coinvolgendo la città; alla tavola rotonda hanno preso parte anche Gabriele Barucca (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Mantova e Lodi), Isabella Inti (Politecnico di Milano), Giuseppe Landi, (Politecnico di Milano), Federica Marzuoli (Regione Lombardia), Angelo Micheli, (architetto, Terre di Cremona), Maurizio Mario Ori, (Presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune di Cremona), con la moderazione di Silvia Botti (One Works Foundation).

L’incontro ha restituito un progetto di città non solo in chiave urbanistica, ma anche culturale, sociale ed economica in un momento di crisi demografica ponendosi l’obiettivo di diventare attrattiva verso i giovani, non solo potenziando i poli universitari, ma offrendo alternative e percorsi di micro imprenditorialità, scuola di seconda opportunità e di avviamento professionale, proposte abitative sostenibili, per diventare luogo d’elezione di giovani famiglie e non solo.

Andrea Virgilio | Vicesindaco di Cremona

Andrea Virgilio | Vicesindaco di Cremona

«Con Giovani in centro affrontiamo una sfida importante perché recupereremo in un contesto di grande valore storico edifici pubblici abbandonati da tempo come l’ex Ospedale di via Redaelli e la chiesa di San Francesco, oltre a interventi sulle piazze Giovanni XXIII e Lodi. Il progetto complessivo terminerà nel 2027 con un investimento di circa 17 milioni di euro, assicurato da Fondi Europei gestiti da Regione Lombardia e da cofinanziamento comunale. I cantieri inizieranno nei prossimi mesi e termineranno entro il 2026. In questo momento Cremona è in fase di ripensamento e riqualificazione di tanti luoghi, basti pensare all’area Frazzi e palazzo Duemiglia, e agli interventi che interessano il quartiere Po. Il tema del riutilizzo degli edifici ci consente di recuperare tracce del nostro passato riqualificando integralmente aree urbane dal punto di vista architettonico, ambientale, paesaggistico e culturale, rigenerando completamente contesti che altrimenti costituirebbero un vuoto nel nostro presente e proponendo una visione di città che si candida a diventare attrattiva verso famiglie, giovani, lavoratori che cercano alternative vivibili rispetto ai grandi centri».

Gabriele Barucca | Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Mantova e Lodi

«Il tema del riutilizzo di spazi in abbandono è una questione quanto mai urgente per un paese come il nostro pieno di centri storici con un immenso patrimonio di immobili di grande valore. Con questo orizzonte i progetti di rigenerazione risultano positivi e necessari perchè bisogna trovare nuove funzioni che dialoghino con il passato, e questo è una questione di visione delle amministrazioni che trova eco nel progetto, nella qualità delle proposte e nella finalità dell’architettura».

Stefano Peyretti | Isola Architetti

«L’intervento su San Francesco riguarda un edificio che nei secoli ha visto molteplici trasformazioni da convento, ad ospedale, fino alla chiusura degli ultimi 50 anni l’edificio viene restituito alla collettività prevedendo spazi per servizi alla cittadinanza con particolare attenzione alle fasce più giovani, per la scuola di seconda opportunità, e per laboratori, aule musicali, e sedi di associazioni. Abbiamo cercato di intervenire rispettando la storia e l’identità del luogo: diventare uno spazio aperto al servizio della città è una visione contemporanea che permetterà di potersi adattare e modulare anche alle esigenze future».

Giovani in centro | Cremona ex chiesa di S.Francesco

Giovani in centro è il progetto del Comune di Cremona per la rigenerazione del centro storico nella zona delimitata dall’ex cinta muraria medievale, lungo l’asse nord-sud che collega il tracciato dell’ex pubblico passeggio alla zona centrale della piazza Duomo – con un imponente lavoro di ripensamento e riuso degli spazi in abbandono, attraverso una strategia di sviluppo urbano sostenibile.

Oltre agli interventi materiali, tuttavia, Giovani in centro intende investire nel capitale immateriale e umano della città: il progetto ambisce ad avere soprattutto un impatto sociale, culturale ed economico su un intero quartiere del centro storico, attraverso interventi che possano essere al servizio prima di tutto della fascia di popolazione più giovane della città – bambini, adolescenti, ragazzi, studenti, giovani famiglie – e attrattiva verso pubblici esterni – studenti fuori sede, lavoratori.

Giovani in centro | Cremona Piazza Duomo

Da questo punto di vista, le fondamenta della strategia Giovani in centro poggiano sul desiderio di sostenere e armonizzare tre risorse cittadine importantissime:

  • il capitale umano rappresentato dai giovani
  • quello materiale rappresentato dagli edifici
  • quello immateriale, rappresentato dalla portata sociale e culturale dell’intervento, che non può prescindere dalla collaborazione tra gli attori che, a diverso titolo, prendono parte alla vita della città.

Gli interventi nel centro di Cremona

L’area interessata dal progetto si trova nel cuore della città, nella zona delimitata dall’ex cinta muraria medievale, lungo l’asse nord-sud che collega il tracciato dell’ex pubblico passeggio alla zona centrale della piazza Duomo; scampata alle demolizioni del periodo fascista, quest’area verrà ripristinata alla sua vocazione iniziale, che affonda le proprie radici nel 1451, quando il primo ospedale cremonese fu fondato dall’unione di vari enti caritatevoli, dando vita all’Ospedale Maggiore di Cremona, in uso fino al 1971.

Giovani in centro | Cremona piazza Giovanni XXIII

Nello specifico, il progetto prevede interventi di riqualificazione di Piazza Lodi e di Piazza Giovanni XXIII, con un rinnovo dell’arredo urbano, una presa in cura del verde pubblico e un potenziamento della mobilità sostenibile, pedonale e ciclabile: verrà infatti recuperato l’antico tracciato della Contrada Cicogna per costruire un nuovo percorso pedonale, che collegherà Piazza Lodi e il Parco del Vecchio Passeggio, che sarà a sua volta oggetto di recupero del verde urbano e restauro della Palazzina Sozzi al suo interno.

Nella nuova geografia cittadina, Piazza Giovanni XXIII diventerà il cuore pulsante di Giovani in centro, grazie agli interventi di risignificazione dell’ex Ospedale di via Redaelli e dell’ex Chiesa di San Francesco, il cui processo di trasformazione sarà mirato all’inserimento di nuove funzioni di riuso che siano strettamente collegate all’identità storica di questi edifici, recuperandone la vocazione sociale.

L’intervento sull’ex Ospedale di via Redaelli trasformerà gli spazi della struttura in nuove unità abitative sperimentali attraverso progetti di co-housing mirati a sopperire alla carenza di abitazioni a prezzo calmierato, agevolando sia giovani famiglie sia neo-maggiorenni e giovani adulti, per favorire i percorsi di autonomia, contrastando fenomeni di abbandono della zona da parte delle nuove generazioni; non solo, il complesso offrirà una sede ad attività commerciali e artigianali, incentivate da un percorso di sostegno della piccola imprenditorialità locale, promuovendo percorsi di accompagnamento all’autonomia economica dei giovani adulti e dei soggetti più fragili.

Giovani in centro | Cremona Complesso via Redaelli

L’ex Chiesa di San Francesco è invece destinata a un processo di risignificazione che la trasformerà in un centro della cultura e della coesione sociale, in grado di ospitare attività culturali e ricreative, spazi di aggregazione e produzione musicale, soluzioni di coworking e socializzazione informale, orientate soprattutto verso un pubblico giovane; uno spazio versatile, dedicato alla creatività, alla partecipazione e alla produzione culturale; per favorire l’inserimento lavorativo e contrastare la dispersione scolastica, all’interno della struttura troveranno spazio anche una scuola di seconda opportunità e locali che ospiteranno cooperative di tipo B, per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati.

In questa cornice si inseriscono anche il restauro e l’efficientamento di diverse strutture scolastiche, come la Scuola materna Martini, l’Asilo nido San Francesco e l’Istituto Comprensivo Antonio Campi, dove verranno inoltre attivati nuovi percorsi educativi e di inclusione sociale: interventi a sostegno della genitorialità e dell’integrazione, percorsi propedeutici all’inserimento lavorativo e percorsi di inclusione dei soggetti fragili, pratiche di contrasto alla dispersione scolastica e la sperimentazione di una nuova prassi di scuola diffusa.

Primo quaderno Giovani in centro- Cremona

In occasione dell’evento è stata diffuso il quaderno dedicata alla prima edizione cremonese di BookCity Milano, riportando traccia degli incontri e degli ospiti, con interventi di Alessandro Balducci, Stefano Bartezzaghi, Matteo Caccia, Sarah Gainsforth e Laura Pigozzi. Il primo quaderno fa parte del progetto editoriale relativo a Giovani in centro che raccoglierà i materiali degli incontri, laboratori e interventi costituendo un vero archivio narrativo del progetto, in cui confluiranno anche gli interventi dell’evento Pensare la città.

L’evento è promosso nell’ambito del progetto Giovani in centro. Strategie di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro storico di Cremona, una Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile promossa dai Programmi Regionali Fesr e Fse+ a valere su fondi strutturali e di investimento europei 2021 – 2027.

 

https://drive.google.com/file/d/1434-lMKF3OVVUpCWl3sO_cCgdq-ksJf-/view

 

 

 

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