Concesso il credito di imposta e l’esenzione dal canone di concessione al partenariato pubblico- privato. Creata l’Anagrafe Unica per le stazioni appaltanti e determinati nuovi metodi di qualificazione delle imprese.
Le principali novità espresse dal dl 179/2012 definiscono un quadro assolutamente nuovo nel mondo degli appalti: norme determinanti già approvate alla Camera nonostante le richieste di modifiche arrivate da più parti, riguardanti l’esclusione degli appalti dalla responsabilità fiscale e l’ampliamento fino a 100 milioni dei crediti d’imposta.
Le novità di rilievo sono l’inserimento dell’esenzione del canone di concessione e l’acceso al credito d’imposta per il partenariato pubblico-privato oltre ai 500 milioni di investimento (Ppp), segue la creazione dell’anagrafe unica delle stazioni appaltanti depositata preso l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e una maggiore flessibilità per le imprese di costruzione ad accedere ai contratti pubblici.
Esclusi i casi già finanziati
Resa possibile la defiscalizzazione a favore del soggetto realizzatore di opere infrastrutturali di valore superiore ai 500 milioni di euro il cui progetto sia stato approvato entro il 31 dicembre 2015 e che abbia fondato un’impresa esecutrice sulla base del partenariato pubblico-privato.
Sono esclusi soltanto i casi in cui siano già stati previsti contributi pubblici a fondo perso o i casi certi di non sostenibilità del piano economico-finanziario.
Defiscalizzazione dei soggetti in partenariato significa ottenere un credito d’imposta a valere sull’Imposta sul reddito delle società (Ires) e sull’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) generate dalla costruzione e dalla gestione dell’intervento pubblico con il limite del 50% sul costo totale di investimento.
Nel caso di non sostenibilità del piano economico è prevista l’esenzione per la Ppp del pagamento del canone di concessione solo se finalizzato all’ottenimento dell’equilibrio economico-finanziario.
Anagrafica Unica
La normativa richiede alle stazioni appaltanti di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture l’iscrizione all’Anagrafe Unica che avverrà presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici creata presso l’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici.
Le stazioni appaltanti avranno anche l’obbligo di tenere aggiornati i dati immessi: l’inadempimento a tale obbligo e all’obbligo d’iscrizione può determinare l’annullamento degli atti adottati e la responsabilità amministrativa può ricadere sui funzionari contabili responsabili. Le modalità operative d’iscrizione e funzionamento verranno stabilite dall’Autorità di vigilanza.
Tolleranza del 50%
È prorogato fino alla fine del 2013 il termine in cui è ammessa la tolleranza del 50% (anziché il 25%) al fine di verificare la congruità tra la cifra d’affari in lavoro, il costo delle attrezzature, il costo del personale per poi procedere alla riduzione della cifra d’affari. Inoltre, fino al 2015 sarà possibile dimostrare il requisito della cifra d’affari richiesta per gli appalti superiori ai 20 milioni, facendo riferimento ai lavori realizzati nel periodo di attività svolta nei “migliori 5 anni” scelti nel decennio precedente alla data di pubblicazione del bando. (A. Od.)