Norme | Uni - Icmq

Utilizzo del marchio Uni per la certificazione Sgbim di Icmq

L’obiettivo dell’accordo siglato da Uni e Imcq per l’uso del marchio Uni è quello di fornire le varie aziende e organizzazioni di un’indiretta assicurazione della qualità dei beni prodotti o dei servizi erogati.

Uni (Ente Italiano di Normazione) e Icmq spa hanno firmato la prima convenzione che permette a un ente di certificazione l’utilizzo del marchio Uni per le certificazioni in conformità a una prassi di riferimento, in questo caso la Uni/PdR 74:2019 “Sistema di gestione Bim – Requisiti”, sviluppata su richiesta dello stesso organismo.

La prassi, elaborata dal tavolo “Sistema di gestione Bim”, è disponibile gratuitamente nel catalogo online Uni. Il suo obiettivo è definire i requisiti di un sistema di gestione Bim (Sgbim) che un’organizzazione può attuare per migliorare l’efficienza del processo di programmazione, progettazione, realizzazione, esercizio ed eventuale dismissione dell’opera.

Lo scopo è dunque quello di fornire elementi funzionali alla certificazione del sistema di gestione Bim dell’organizzazione, sia essa affidatario o committente, rivolgendosi a tutti gli attori principali della filiera.

La prassi è predisposta in coerenza con la norma Uni En Iso 9001:2015 in modo che le organizzazioni che attuano un sistema di gestione per la qualità la possano agevolmente integrare.

Le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di Uni e da esso emanati, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio.

Dopo 2 anni dalla pubblicazione (tempo stimato necessario per consentirne la diffusione e l’applicazione sul mercato) viene valutata l’opportunità e l’interesse di fare evolvere la prassi di riferimento in un documento normativo sul medesimo argomento.

Le prassi hanno infatti una vita utile non superiore a 5 anni, periodo massimo entro il quale possono essere trasformate in norma, specifica tecnica o rapporto tecnico Uni, oppure ritirate.

Convenzione per i professionisti Bim certificati da Icmq

La qualifica delle competenze è, e sta diventando sempre più, un tema fondamentale nella digitalizzazione del comparto delle costruzioni. Senza le opportune competenze, guidare la trasformazione tecnologica diventa praticamente impossibile, oltre che potenzialmente dannoso.

Da qui la necessità di creare un centro di competenze riservato a operatori qualificati tramite una certificazione rilasciata da un organismo di terza parte indipendente (Icmq): Bim Community, progetto di Icmq, realizzato in collaborazione con Ingenio, riservato agli esperti Bim certificati da Icmq in conformità alla norma Uni 11337-7 mediante l’applicazione della Uni/PdR 78:2020 con le raccomandazioni per le attività di certificazione dei professionisti.

L’obiettivo finale di questa comunità virtuale è quello di promuovere una crescita culturale del settore, stimolando un confronto e un costante aggiornamento tra i suoi membri, promuovendo al contempo eventuali opportunità di collaborazione.

Proprio per favorire questa crescita culturale, Icmq ha concordato con Uni la possibilità di mettere a disposizione dei membri della Community un abbonamento vantaggioso per la consultazione e il download del pacchetto delle norme tecniche relative al Bim. Infatti, avere la norma a propria disposizione è necessario per qualsiasi azienda o professionista.

Lorenzo Orsenigo | Direttore Generale Icmq.

Lorenzo Orsenigo | Direttore Generale Icmq

«Ottenere in esclusiva per 3 anni il marchio Uni da affiancare al nostro marchio di certificazione consente da un lato di mantenere il vantaggio competitivo sul mercato per chi ha sviluppato la Uni/PdR e dall’altro di dare ulteriore visibilità e autorevolezza allo schema di certificazione».

Piero Torretta | Presidente Uni

Piero Torretta | Presidente Uni.

«La prassi di riferimento sul sistema di gestione Bim Uni/PdR 74:2019 promossa da Icmq è il primo caso – dopo la modifica del regolamento Uni – che consente anche a un organismo di certificazione di avviare questa procedura. La strada intrapresa da Icmq di privilegiare l’iter pre-normativo (anziché di proporre al mercato uno schema proprietario) riporta coerentemente in un giusto alveo procedurale l’attività preziosa di promozione di soluzioni innovative di certificazione così da far crescere il tessuto imprenditoriale e professionale delle costruzioni e dotarlo di criteri univoci di gestione e di applicazione». (vb)

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