Produzione | Indigo.ai - Zendesk

Gli assistenti virtuali al servizio della piccola impresa

Indigo.ai firma una partnership con Zendesk, software specializzato nella gestione del servizio clienti, per permettere anche alle piccole imprese di ottimizzare il customer care con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Per Indigo.ai quest'accordo rappresenta la prima di una serie di partnership volte alla crescita attraverso canali indiretti.

L’intelligenza artificiale entra nel mondo del customer care per dare  avvio a una piccola rivoluzione. Indigo.ai – società che dal 2016 progetta e costruisce assistenti  virtuali, tecnologie di linguaggio ed esperienze conversazionali – ha stretto un accordo con Zendesk Italia – divisione del software internazionale specializzato nella gestione del servizio clienti – al fine  di ampliare il servizio anche alla molteplicità di piccole e medie aziende che costituiscono la  maggioranza dell’impresa italiana ma che, solitamente, non possono dotarsi di un assistente  virtuale.

Gianluca Maruzzella | Ceo & Co founder Indigo.ai

Gianluca Maruzzella | Ceo & Co founder Indigo.ai

«Siamo davvero contenti di poter collaborare con un partner di rilievo come Zendesk e di poter fornire  alle imprese il meglio delle nostre tecnologie, insieme. Le aziende hanno sempre più bisogno di avvicinarsi agli utenti e di parlare con loro, capirne le esigenze, assecondarle. Ma per fare tutto questo è necessario dotarsi di tecnologie che siano all’avanguardia, Crm e assistenti virtuali costruiti attorno alle necessità reali delle imprese  e dei loro utenti. Perché solo attraverso un’interazione chiara e trasparente le aziende, di qualsiasi  dimensione siano, possono capire come restare rilevanti sul mercato e arrivare preparate al futuro».

Grazie a questa partnership i servizi di Indigo.ai saranno integrati all’interno del Marketplace di Zendesk, divenendo così fruibili anche alle aziende clienti della nota software house, che potranno servirsi in modo semplice dell’assistente virtuale come primo punto di contatto e supporto per gli utenti, in quanto le soluzioni flessibili e no code di Indigo.ai sono facilmente personalizzabili. Sarà così possibile per le imprese risolvere in maniera automatizzata più dell’80% delle richieste, liberando quindi tempo e risorse agli operatori di Zendesk per gestire al meglio le situazioni ad alto  valore aggiunto.

Oggi, infatti, i dati dimostrano che l’esperienza digitale conta per il cliente tanto quanto quella in presenza perché rappresenta una fetta importante della sua customer esperience (CX), ovvero la  sequenza di interazioni che avvengono tra una persona e un brand. Secondo l’edizione 2021 del Global Customer Experience Benchmarking Report della multinazionale NTT Data, a livello globale il top management è sempre più coinvolto nei cambiamenti in atto nell’ambito della CX e il numero di organizzazioni che possiedono strategie di CX ‘ben avanzate’ o ‘complete’ è più che duplicato  (71% a livello globale – 68% in Europa), rispetto al 28% (anche in Europa) nel 2020.

Sforzi che sembrano essere ricompensati con il 38% dei consumatori che afferma che i sistemi di CX sono migliorati durante la pandemia, sebbene ancora il 52% delle esperienze CX fallisca a causa di limitazioni tecnologiche. Secondo un’analisi di IDC sulle imprese italiane, il 47% delle grandi aziende ha implementato o prevede di implementare chatbot o altri strumenti di automazione dei processi  di interazione con il cliente, e la previsione di crescita media annua della spesa per soluzioni e  strumenti di AI incentrati sul cliente è del 31% dal 2019 al 2023.

Per Indigo.ai questo accordo rappresenta la prima di una serie di partnership volte alla crescita  attraverso canali indiretti, e si inserisce all’interno di uno sviluppo costante e solido che ha portato la Società ad accrescere il fatturato annuo del 30% nel 2020; attrarre nuovi talenti e iniziare quest’anno un percorso di apertura ai mercati internazionali, da un lato, attraverso le prime operazioni in Svizzera, UK e Canada, e dall’altro, tramite la partecipazione come unica start-up italiana al programma di accelerazione AI Accelerator dell’Università di Edimburgo, punto di riferimento internazionale per la ricerca sull’intelligenza artificiale conversazionale.

Il processo di  espansione fuori dai confini italiani si concretizzerà nel 2022 a partire dai principali Paesi europei. Da gennaio 2021, la piattaforma no-code di Indigo.ai integra la tecnologia GPT-3, il modello di  linguaggio tecnologico ad oggi più sviluppato al mondo, creato da OpenAI e diffuso sotto l’egida di Microsoft, che permette alla società di abbattere a pochi minuti il tempo necessario per creare un assistente virtuale.

Sempre da quest’anno, infine, l’offerta di Indigo.ai si è ampliata con due servizi che permettono di potenziare i chatbot aziendali e di analizzare le conversazioni con i clienti.

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