Ristrutturazione | Colonnato nell’area del foro di Aquileia

Cantiere pilota per il Foro di Aquileia

Il Gruppo Deldossi, insieme con il team di lavoro, ha definito gli interventi da eseguire nell’area dell’antico foro romano di Aquileia. Dal punto di vista documentale e progettuale sono state prodotte tavole di aggiornamento in tempo reale condivise con il team, in modo da verificare scelte e risultati e documentare in maniera scientifica gli sviluppi del cantiere pilota

Il Foro di Aquileia, cuore pulsante della vita politica, amministrativa e sociale della città friulana, era circondato da edifici pubblici. Nella prima metà del I secolo d.C., la piazza assunse l’aspetto che ancora oggi si può vedere, circondata da portici su tre lati.

Da est e da ovest si affacciavano sul foro le numerose botteghe, mentre a sud, per tutta la lunghezza della piazza, si sviluppava la basilica civile.

L’assetto del lato nord è quasi completamente sconosciuto, a eccezione di una costruzione circolare dotata di gradini, nella quale s’identifica il comizio per le adunanze popolari in età repubblicana. Le colonne sopravvissute sino ai nostri giorni sono quelle appartenenti al braccio orientale del portico, rialzate e integrate in laterizio negli anni Trenta.

Colonnato nell’area del foro di Aquileia a fine cantiere.

La piazza, lunga 141 metri e larga 55, è pavimentata con lastre di calcare di Aurisina (materiale utilizzato anche per i capitelli delle colonne, risalenti al 170-180 d.C. circa). Queste ultime, di larghezza costante e lunghezza variabile, appartengono alla prima metà del I secolo d.C., ma in alcuni casi furono sostituite nel corso del tempo con materiali di reimpiego.

Ristrutturazione del colonnato nell’area del foro di Aquileia.

Il rilievo geometrico e materico eseguito ha evidenziato, infatti, come la pavimentazione sia realizzata da lastre originali in pietra di Aurisina, usata nella costruzione di Aquileia dal I secolo a.C. al V secolo d.C., e in parte in lastre di pietra di Murgia, posta in opera durante l’intervento di restauro risalente agli anni Trenta che ha rimesso in posizione ed elevato le colonne (o loro porzioni), con l’integrazione di laterizio per le parti mancanti, in modo da ricostruire la parte meglio conservata del foro.

Deldossi | Il sito a fine cantiere.

Per procedere con l’intervento di restauro della pavimentazione e del colonnato sono state dunque rilevate le stratificazioni di interventi e la casistica di materiali originali e non impiegati nel tempo. Oltre al deterioramento delle lastre di pavimentazione originali, sono state riscontrate gravi alterazioni, forse ancora più evidenti e problematiche, anche nelle lastre poste in opera successivamente.

Le criticità più evidenti sono legate all’esposizione a fenomeni atmosferici, oltre al naturale ciclo di gelo/disgelo. Al degrado causato dalle intemperie si aggiunge la sfavorevole situazione idrogeologica della zona, che provoca punti di cedimento e avvallamento con conseguente ristagno dell’acqua nell’area del foro.

Dettagli Diagnostica

Per far fronte al problema, in passato sono stati posizionati pozzetti di piccolo calibro, che afferiscono a ritubazioni trasversali che scendono al canale maggiore, per cercare di convogliare e gestire al meglio il problema. Lo stato di deterioramento è riscontrabile anche in tratti di pavimentazione mancanti, nelle diverse fratturazioni e in fenomeni di attacco vegetale e inerbimento.

Diagnostica.

Il cantiere: soluzioni tecniche e tecnologiche

Recepite informazioni sullo stato dei materiali e il loro degrado, il Gruppo Deldossi insieme con il team di lavoro, ha definito gli interventi da eseguire. Dal punto di vista documentale e progettuale sono state prodotte tavole di aggiornamento in tempo reale condivise con il team, in modo da verificare scelte e risultati e documentare in maniera scientifica gli sviluppi del cantiere pilota.

Diagnostica.

Sono state poste in opera, al di sopra dei capitelli, le mire per il monitoraggio continuo delle colonne, collegate con wi-fi al software di manutenzione programmata nella quale tutte le informazioni e i piani di manutenzione vengono fatti confluire per consentire la corretta programmazione degli interventi nel tempo.

Interventi sul colonnato.

L’impresa edile Deldossi ha portato a termine il prelievo temporaneo delle lastre della pavimentazione, il posizionamento di sistemi di drenaggio, intervenendo sui sistemi già esistenti, ripristinandoli, adeguandoli alle nuove necessità e realizzando una nuova della rete di completamento, fornendo tutta l’assistenza necessaria ai lavori di scavo archeologico e alle opere di restauro.

Colonnato | Pulitura.

Il rilievo topografico del sito, nelle varie fasi d’intervento, è stato indispensabile per verificare la corretta pendenza dei sistemi di allontanamento passivi delle acque. L’intervento di messa in sicurezza e di posizionamento di ponteggi è stato particolarmente accurato per evitare ogni tipo di problematica.

La pavimentazione intaccata da smog e degrado, così come le superfici del colonnato, hanno necessitato di un intervento di restauro da parte dell’impresa Delars, associata del Gruppo Deldossi, che attraverso una minuziosa mappatura, utile alla predisposizione del piano di manutenzione conservativo, ha individuato le metodologie di pulitura e d’intervento più consone, valutando anche l’eventuale messa in sicurezza di lastre e manufatti, concordata con la Soprintendenza.

Restauro delle colonne.

Restauro della pavimentazione

Nel dettaglio, i lavori per il restauro della pavimentazione nell’area del foro di Aquileia comprendono azioni di pulitura e asportazione di depositi humiferi con agente biocida non dannoso per l’ambiente e per gli operatori impegnati sul campo. L’efficacia del biocida, il sistema di applicazione ed il livello di concentrazione della sostanza attiva sono verificati a mezzo di campionature. Al termine delle operazioni viene eseguito un accurato lavaggio delle superfici con acqua pulita a pressione moderata al fine di eliminare ogni traccia del biocida e dei rimanenti infestanti biologici.

Colonnato e piazza Aquileia | Dettagli Pavimentazione.

Altra fase di pulitura è il lavaggio detergente ed emolliente dei materiali lapidei con impiego di acqua deionizzata erogata a bassissima pressione da appositi ugelli atomizzatori e spazzolatura con spazzole morbide. Per l’asportazione di polveri e sporco depositato, salinità dovute alla reazione chimica con sostanze inquinanti (solfati e carbonati) sono invece utilizzati impacchi a base di soluzioni o sospensioni acquose ad azione solvente e/o complessante.

Colonnato e piazza Aquileia | Dettagli Pavimentazione.

Si procede inoltre alla microaerabrasivatura a umido delle superfici, mediante utilizzo di getto pulitore graduabile e selettivo e alla pulitura delle superfici con sistema aerabrasivo, costituito da piccoli cristalli di ossidi metallici erogati a bassa pressione da apposita attrezzatura.

Ripristino della pavimentazione.

Tali operazioni, perfettamente controllabili, consentono di ottenere una pulitura delicata e di conservare le patine naturali. A queste si aggiunge la microaerabrasivatura di precisione con erogazione, a mezzo di un piccolo ugello, di aria compressa disidratata e di un abrasivo costituito da microsfere di vetro e di allumina del diametro di circa 40 micron.

Consolidamento dei materiali lapidei

L’attività di restauro ha previsto anche interventi di consolidamento dei materiali lapidei e delle pietre artificiali con applicazione di prodotto riaggregante applicato a spruzzo, pennello o impacco. La quantità di consolidante da applicare per unità di superficie viene determinata a seguito di prove che verificano le capacità di assorbimento del materiale.

Alle superfici pulite e asciutte viene applicata una protezione idrorepellente a base di silossani oligomeri, ingiallenti, incolori, non pellicolanti. I lavori includono anche la stuccatura delle fessurazioni mediante colatura o iniezione in profondità di prodotto adesivo e la riadesione delle parti di pietra staccate o in fase di distacco con collanti adeguati, comprese sigillature superficiali con stucchi compatibili, per conformazione e tessitura superficiale, con il materiale lapideo.

Le operazioni di restauro contemplano anche la rimozione di malte di allettamento delle murature erose o gravemente decoesionate; il consolidamento corticale del paramento murario con applicazione a spruzzo o pennello di prodotto consolidante e la successiva risarcitura e stilatura delle parti mancanti delle malte di allettamento con impasto appositamente formulato.

Infine, per la messa in sicurezza del rivestimento in lastre lapidee è prevista l’esecuzione, a mezzo di perforatore elettromeccanico (carotatrice o trapano), di fori di diametro e lunghezza adeguati al tipo di lastra da fissare, al suo spessore, peso e dimensione e alle caratteristiche del supporto.

Le fasi di cantiere hanno previsto anche: la realizzazione di fori a fondo cieco, da praticare sulla lastra per l’alloggiamento dell’apparato di fissaggio; l’asportazione, mediante getto d’aria a pressione, della polvere depositatasi all’interno dei fori; l’inserimento dell’apparato di fissaggio, la mascheratura e stuccatura del foro con stucco polimerico e pietra macinata e successiva levigatura, oppure con messa in opera di disco lapideo di chiusura, costituito da materiale dello stesso litotipo della lastra.

Ing. Massimo Angelo Deldossi  e dott. Stefano Tucci | Titolare impresa esecutrice Deldossi srl e restauratore Delars srl

Ing. Massimo Angelo Deldossi.

«Per il Gruppo Deldossi è stato un privilegio essere impegnato nelle delicate fasi del “Cantiere pilota” nell’area dell’antico foro romano di Aquileia, uno dei siti archeologici più antichi e importanti della storia romana e oggi patrimonio Unesco. Il nostro lavoro è da sempre contraddistinto da una buona conoscenza storica e tecnica del territorio e dall’utilizzo di nuove tecnologie che consentono una migliore lettura e interpretazione degli interventi da eseguirsi».

Dott. Arch. PhD. Anna Rizzinelli | Progettista e direzione lavori

Dott. Arch. PhD. Anna Rizzinelli | Progettista e direzione lavori.

«Intervenire oggi in un sito così delicato, patrimonio Unesco, è un onore e una responsabilità che si condivide con un team molto speciale: archeologi, restauratori, storici e tecnici, tra cui anche un geologo. Motivo per il quale, con la Fondazione Aquileia e con la Soprintendenza è nato, un progetto di “Cantiere pilota” che potesse completare il quadro delle informazioni già reperite a seguito di campagne di scavo e interventi precedenti e proporre interventi di restauro, manutenzione e opere legate alla conservazione e preservazione del Foro Romano».

Il Gruppo Deldossi | Edilizia storica, innovativa e digitalizzazione

«Edificare costruzioni civili e industriali cercando di soddisfare al meglio le richieste del cliente, anche con soluzioni progettate internamente, senza trascurare i dettagli tecnici ed estetici che ne aumentano la durabilità e l’affidabilità nel tempo, e ne fanno crescere il valore economico», questa in sintesi la mission del Gruppo Deldossi che è il frutto del susseguirsi del lavoro di ben quattro generazioni e vanta la sua presenza sul mercato da oltre 100 anni. È una delle maggiori aziende operanti nell’edilizia nel mercato bresciano e lombardo, sia per l’eccellenza qualitativa del servizio offerto sia per organizzazione e preparazione nel settore.

Ad oggi la realtà non si occupa solo di nuove realizzazioni ma anche di ristrutturazioni e restauro, sia in ambito civile sia industriale. Interviene su abitazioni ed edifici d’interesse storico, quali chiese ed istituti scolastici, unendo al meglio le vecchie strutture sane con quelle nuove. In campo industriale, grazie a moderne e specifiche tecniche di intervento, realizza le operazioni di ristrutturazione senza fermare la produzione all’interno dell’azienda, in modo tale da poter garantire al cliente la normale continuazione delle attività senza interruzioni.

La società offre inoltre un controllo di commessa con la tecnologia Bim (Building Information Modeling), che permette la previsione dei costi di realizzazione, eliminando le informazioni eccessive e migliorando la comunicazione tra gli addetti ai lavori, ottimizzando tutte le fasi, progettuali e realizzative, ottenendo un risparmio sia in termini economici sia di tempo. La capacità di progettazione della Deldossi è ulteriormente incrementata divenendo ancor più efficiente rispetto alla media del settore, grazie all’applicazione della realtà aumentata che permette di immergersi a 360 gradi nel progetto di nuovi ambienti. Insieme all’implemento di hardware e software dedicati, si è creato nella sede aziendale un apposito spazio in cui già si utilizza la nuova tecnologia: il futuro della progettazione. Grazie allo specifico software i file dei progetti tecnici si caricano su un server dedicato, che consente un’elaborazione tridimensionale degli spazi e, con l’utilizzo del visore Oculus, l’effetto immersione e coinvolgimento del cliente e del progettista è garantito. Lo sviluppo tecnologico dell’azienda non si ferma qui, la Deldossi srl si occupa anche di adeguamento sismico, fondamentale in questi anni, alla luce dei recenti tragici terremoti de L’Aquila e dell’Emilia, che hanno dimostrato come tutto il territorio italiano sia potenzialmente a rischio sismico.

L’impresa è in prima linea anche per quel che riguarda il risparmio energetico. Per l’efficientamento energetico degli edifici sono utilizzati moderni rilevatori termici in grado di rilevare i ponti di calore, così da avere ben definito dove e come intervenire per correggerli ed eliminarli per evitare inutili dispersioni di energia e di conseguenza favorire un risparmio economico all’utente. L’impresa Deldossi si è confermata come una delle più stabili e solvibili nel suo settore. La Deldossi negli anni è cresciuta grazie anche alla fiducia accordatale da tanti committenti piccoli e grandi, appena nati o con un secolo di storia, lavorando gomito a gomito con loro e consolidando risultati eccellenti.

Chi ha fatto Cosa

Opera: “Cantiere pilota” interventi di restauro della pavimentazione e il consolidamento del colonnato nell’area del foro romano in Aquileia
Progettista e direzione lavori: dott. arch. PhD. Anna Rizzinelli
Impresa esecutrice: Deldossi srl
Impresa di restauroDelars srl

Chi ha fornito Cosa

Recinzione mobile da cantiere e basamentoBoldarino spa
Transenna in plasticaEnne plastica group srl
Tessuto non tessuto geocomposito drenante: Harpo spa
Inerti e discarica: Salit srl
Recinzione mobile da cantiere con cancello: Sfb Siderurgica Ferro Bulloni spa
InertiUnion beton srl
Sgrassante liquidoTurco italiana spa

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