Immobiliare | Congiunturale IV trimestre 2019

Il mercato delle abitazioni in Italia visto dagli operatori del settore

Online il Sondaggio 2020 di Bankitalia – Tecnoborsa - Agenzia delle Entrate sul mercato delle abitazioni in Italia relativo al IV trimestre 2019. L’indagine effettuata su 1.343 agenzie del territorio ha evidenziato che i prezzi di vendita hanno smesso di diminuire. I dati in generale sembrano positivi anche in riferimento al numero di compravendite effettuate e alla riduzione dello sconto sul prezzo di vendita.

Secondo i risultati dell’indagine sul mercato delle abitazioni condotta da Tecnoborsa Banca d’Italia Agenzia delle Entrate presso 1.343 agenzie, sul IV trimestre del 2019, la quota di operatori che segnalano una diminuzione dei prezzi di vendita è diminuita.

Si evidenziano anche le seguenti tendenze: lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto ma sono pressoché invariati i tempi di vendita, che restano più lunghi nelle aree non urbane.

La quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile è aumentata e il saldo negativo fra giudizi di aumento e riduzione dei nuovi mandati si è attenuato. Il divario tra prezzi domandati e offerti resta la causa principale della cessazione dell’incarico a vendere.

La quota di compravendite finanziate tramite mutui ipotecari si è ulteriormente ridotta; il rapporto fra prestito e valore dell’immobile si conferma elevato. Migliorano sia le attese sul proprio mercato di riferimento sia quelle sul mercato nazionale, per queste ultime soprattutto nell’orizzonte di medio termine.

Tecnoborsa | Sondaggio abitazioni italiane. IV trimestre 2019.

Nel IV trimestre è lievemente diminuita la quota di operatori che segnala una diminuzione dei prezzi di vendita (30,4% da 34% nella precedente rilevazione) mentre è rimasta pressoché stabile quella che ne indica un incremento (7,7%, da 7,4%): ne deriva un’attenuazione del saldo negativo fra giudizi di aumento e riduzione delle quotazioni immobiliari (-22,7% da -26,6%).

Aumentano le vendite e il numero di potenziali acquirenti

La percentuale di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel trimestre ottobre-dicembre è salita all’84,4% (da 78,7% nei tre mesi precedenti). Il 51,5% degli immobili intermediati ha una metratura compresa fra 80 e 140 mq, mentre per il 44,3% è inferiore agli 80 mq, in linea con quanto rilevato un anno fa; le abitazioni di minore dimensione prevalgono nelle aree urbane e nel Nord-Ovest e nel Centro Italia.

La quasi totalità delle case vendute sono libere (98,4%), abitabili, ma parzialmente da ristrutturare (75,7%, contro 16,6% di quelle nuove o in ottimo stato) e di tipologia signorile o civile (57,7%, contro 36,9% di tipologia economica o popolare).

La classe energetica degli immobili è in genere bassa e in lieve peggioramento rispetto a un anno fa. Segnali di vivacità del mercato provengono anche dalle indicazioni sul numero di potenziali acquirenti, in crescita sul trimestre precedente secondo il 23,5% degli operatori (dal 15,3% della scorsa rilevazione), in diminuzione per il 19,4% (dal 25,2%).

Migliora, riportandosi sui livelli della scorsa estate, il saldo fra la percentuale di agenzie che segnalano un numero di nuovi incarichi a vendere superiore rispetto ai tre mesi precedenti e la percentuale di quelle che ne indicano una flessione (a -10,6 punti percentuali, da -17,4).

Continuano a ridursi, a un tasso appena superiore rispetto a ottobre, gli incarichi da evadere alla fine del trimestre: il saldo fra le quote di agenzie che ne segnalano un incremento e una diminuzione è pari a -8 punti percentuali.

Tecnoborsa | Sondaggio abitazioni italiane. IV trimestre 2019.

Divario fra prezzi offerti e domandati

La mancanza di proposte di acquisto attribuita a prezzi giudicati troppo elevati dai compratori (58,5% degli operatori) e le offerte di acquisto ritenute troppo basse dal venditore (53,2%), sono fra le cause prevalenti di cessazione dell’incarico.

Sconto medio sui prezzi

Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore si è marginalmente ridotto, al 12% (dal 12,6%), a fronte di una minor quota di operatori che segnalano sconti fra il 20% e il 30%. I tempi di vendita rimangono sostanzialmente stabili (a 7,7 mesi da 7,5), restando più lunghi nelle aree non urbane (8,9 mesi).

Compravendite con mutui

Dopo il netto calo segnato nel III trimestre, la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario si è ridotta di altri due punti percentuali (al 71,2%), il valore più basso dall’inizio del 2016. Il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile si conferma elevato, al 76,4%.

Migliorano i giudizi e le attese sui canoni di locazione

La percentuale di operatori che ha dichiarato di aver locato almeno un immobile nel trimestre di riferimento è diminuita rispetto ai tre mesi precedenti, all’80,2% (da 83,3% nella scorsa rilevazione e 78,1% nel trimestre corrispondente del 2018).

Il saldo fra i giudizi di aumento e di riduzione dei canoni di locazione è migliorato, a 4,4 punti percentuali da -1,3; i giudizi di stazionarietà restano tuttavia largamente prevalenti (69,6% ). Prevalgono le indicazioni di stabilità anche per le attese sull’evoluzione dei canoni di affitto nel I trimestre dell’anno in corso (secondo il 75,8% delle agenzie), ma cresce il saldo fra prospettive di aumento e di diminuzione (a 6,9 punti percentuali, da 1,1).

Il margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali del locatore si è attestato al 3,4%  nel IV trimestre (3,8% nel III), su valori bassi nel confronto storico. Il saldo negativo tra le agenzie che indicano incarichi a locare in crescita nel trimestre di riferimento e quelle che ne hanno segnalato una diminuzione si è ridotto (-22,9 punti percentuali, da -27,9%).

Tecnoborsa | Sondaggio abitazioni italiane. IV trimestre 2019.

Agenti e mercato

È divenuto positivo il saldo tra la quota di agenti che giudicano favorevole la situazione del proprio mercato di riferimento nel trimestre in corso e quella di quanti le ritengono negative, così come quello relativo al numero atteso di nuovi incarichi a vendere.

Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi di vendita sono lievemente meno sfavorevoli: la quota di operatori che indica un aumento delle quotazioni nel trimestre in corso è cresciuta (all’8,3%, dal 5,9%), a fronte di una riduzione di coloro che ne prefigurano una diminuzione (al 27,3%, dal 31,4%)

Le aspettative sull’evoluzione del mercato immobiliare nazionale nel trimestre in corso sono pressoché bilanciate, con un significativo miglioramento rispetto a tre mesi prima (-12,3%). Su un orizzonte di medio termine (due anni), le attese divengono nettamente più ottimistiche, con un saldo fra aspettative di miglioramento e peggioramento pari al 23,9% (da 8,2%).

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