Fonditalia | Avviso Femi 2022.01

Formazione professionale, motore per la crescita

La ripresa passa dalla formazione. I numeri di Fonditalia relativi ai primi sei mesi dell’anno lo confermano, le aziende tornano a credere nella formazione professionale dei propri dipendenti. In sei mesi, 1.700 aziende aderenti per una platea di oltre 16mila lavoratori e un budget finanziato che è salito a 12 milioni di euro.

I dati del IV sportello dell’Avviso Femi FondItalia 2022.01 – Fondo Formazione Italia – parlano chiaro: 1.700 aziende aderenti, più di 16mila lavoratori coinvolti e una dotazione complessiva che è passata dai 6 milioni di euro previsti ai 12 milioni messi in cantiere e che, in questa prima parte dell’anno, ha visto un impegno di spesa che ha superato i 10 milioni di euro.

Egidio Sangue | Vicepresidente e direttore Fonditalia

Egidio Sangue | Vicepresidente e direttore Fonditalia.

«Sono dati che parlano da soli. Nonostante la situazione pandemica dovuta alla Sars Covid 19 non sia ancora completamente stabilizzata e le incognite internazionali gravano sulle decisioni sia dei singoli sia delle organizzazioni, le aziende tornano a credere con decisione nella preparazione e nella professionalità dei propri dipendenti. Certo, dobbiamo monitorare con attenzione e prudenza i dati, anche perché stiamo entrando in una nuova fase che il conflitto in Ucraina e la ripresa dei contagi dovuti al Covid ancora non hanno ben delineato come ci troveremo a operare alla fine dell’estate.
Il fatto che anche una piccola regione come la Valle d’Aosta abbia ripreso a investire in formazione e che la platea di dipendenti che ha intrapreso un percorso di specializzazione sia laureata o diplomata è la dimostrazione della bontà dei nostri progetti finanziati, della necessità di stare al passo coi tempi per non perdere competitività imprenditoriale e della situazione contingente che vede, come si dice, la luce in fondo al tunnel dopo due anni di difficoltà economiche».

Fonditalia | Progetti approvati. 20 le regioni in cui sono localizzate le imprese coinvolte in attività di formazione. Lombardia (24,5%), seguita dalla Puglia (15,6%) ed Emilia-Romagna (9%). Torna a investire in formazione anche la Valle d’Aosta dopo un 2021 in assenza.

I progetti approvati

Nello specifico, i progetti approvati alla fine dello scorso mese di giugno sono stati 485, per un importo di oltre 10 milioni di euro che hanno finanziato la formazione di 1.700 aziende e un totale di 16.014 lavoratori.

La fotografia scattata da FondItalia vede la Lombardia saldamente al comando nella classifica delle regioni virtuose per numero di aziende beneficiarie (24,5%), seguita dalla Puglia (15,6%) ed Emilia-Romagna (9%).

Va segnalato che, rispetto al 2021, anche la Valle d’Aosta ha ripreso a investire in formazione, soprattutto nei settori turistico/alberghiero e del commercio al dettaglio e all’ingrosso; particolare da segnalare, l’80% dei dipendenti valdostani che ha frequentato un corso di formazione è in possesso del diploma di laurea, mentre il 20% del diploma di scuola superiore.

Continuando l’analisi dei primi quattro sportelli dell’anno di Fonditalia, si evince che al primo posto figurano le microimprese (54%), con un numero di dipendenti inferiore ai 10 lavoratori, seguite dalle piccole imprese (34%) da 10 a 49 dipendenti, mentre le medie imprese (8,7%) si attestano al terzo posto; fanalino di coda le grandi imprese (3%).

Fonditalia | La dimensione più rappresentata, per quanto riguarda le imprese beneficiarie, è quella della microimpresa, con un numero di dipendenti fino a 9 lavoratori (il 54% del totale).

Osservando i destinatari, si nota che il 19% dei dipendenti che hanno preso parte a un corso di formazione provengono dalle microimprese; il 40% dalle piccole imprese; il 26% dalle medie imprese e il restante 15% dalle grandi imprese.

Tra i settori maggiormente rappresentati troviamo il commercio (33%), seguito dal manifatturiero (21%) e il comparto delle costruzioni (12%). Piace sempre di più il modello di formazione “da remoto” che, con le sue oltre 26mila ore di videolezioni, costituisce il 64% della modalità formativa. L’apprendimento in aula si attesta sulle 14.700 ore (36%).

Area d’interesse dei corsi

Sviluppo delle abilità personali (30%), gestione aziendale e amministrazione (19%), sicurezza sul lavoro (15%): sono queste le tre aree su cui ruota la maggior parte dei corsi. Per il 33%, i partecipanti ai corsi di formazione sono donne, il 67% uomini.

La classe di età maggiormente rappresentata è quella compresa nella fascia dai 40 ai 49 anni (27%) seguita da quella tra i 30 e i 39 anni (25%); se osserviamo il livello di istruzione dei partecipanti ai corsi di formazione in questa prima parte dell’anno, troviamo che il 40% è in possesso del diploma di scuola superiore, il 29% della licenza di terza media e l’11% di una laurea specialistica o magistrale.

Francesco Franco | Presidente Fonditalia

Francesco Franco | Presidente Fonditalia.

«Mai come in questo momento storico la formazione professionale rappresenta non solo un valore aggiunto per la competitività delle nostre imprese ma anche un porto sicuro dove approdare in tempi tumultuosi come quelli che stiamo attraversando. Il Covid 19, prima, e i venti di guerra che soffiano dall’Est Europa, oggi, devono essere affrontati con il giusto timore, ma anche con la giusta comprensione. Formazione, nuove specializzazioni, professionalità sempre più adeguate ai tempi sono il timone per navigare con maggiore sicurezza in queste agitate acque dei nostri giorni».

FondItalia rappresenta un riferimento importante per le piccole e microimprese. Il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua, promosso da Ugl e FederTerziario, ha stanziato per il 2022 € 6.000.000 di euro come dotazione iniziale dell’Avviso Femi 2022.01; importo raddoppiato dal Consiglio di Amministrazione FondItalia, nella seduta dello scorso 29 marzo, in cui è stato deliberato un ulteriore stanziamento di risorse che ha portato la dotazione economica complessiva  a 12.000.000 di euro.

Fonditalia | Il settore maggiormente rappresentato è quello del commercio (34,5%), seguito dal manifatturiero (18%) e il comparto delle costruzioni (10%).

Una risposta concreta, dunque, alle esigenze formative delle imprese che promuove la crescita e la qualificazione professionale dei lavoratori, coniugando sviluppo e innovazione. Avviato a novembre 2021, a durata annuale e articolato in 6 Sportelli per facilitare una programmazione a lungo termine delle attività formative e assicurare tempi ridotti per l’erogazione del finanziamento, l’Avviso Femi 2022.01 finanzia Progetti di tipo aziendale, interaziendale ed individuale, concordati tra le Parti Sociali che promuovono il Fondo e le imprese aderenti.

Al finanziamento delle proposte formative concorrono le risorse finanziarie delle imprese aderenti al Fondo, ad esclusione delle imprese di grandi dimensioni (con oltre 249 dipendenti) che abbiano fatto espressa richiesta di attivazione di un Conto Formativo monoaziendale, per i quali sono state pubblicate Linee Guida “ad hoc”. Il IV Sportello dell’Avviso Femi si è chiuso il 7 luglio 2022.

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