SPECIALE | SAIE BARI 2023| COSMOGAS | Intervista a Maurizio Alessandrini di Pietro Mezzi

La transizione non può attendere

Ci aspettiamo ì novità dall’attuazione della direttiva europea sulle case cosiddette green, che prevede che i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero entro il 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033

«Il mercato sta cambiando in virtù della transizione ecologica.
Dobbiamo attrezzarci con nuovi sistemi ibridi per essere pronti a questa nuova sfida»

Maurizio Alessandrini
Titolare di Cosmogas

 

Siamo a Meldola. Qui, dal 1966, ha la sua sede Cosmogas, azienda forlivese fondata da Arturo Alessandrini, che da oltre 50 anni produce pompe di calore, sistemi ibridi e caldaie e che dà lavoro a circa 120 persone.

Con il titolare, Maurizio Alessandrini, iniziamo col parlare di mercato. Lui, fin dal primo momento, non ha avuto dubbi circa la possibilità che il Superbonus potesse reggere a lungo.

«Era nelle cose, non poteva durare un’agevolazione così consistente – ci dice -. Già anni prima, dal 2018 al 2020, c’erano degli incentivi, che permettevano sconti fiscali sulle imposte. Sarebbe bastato attivare il meccanismo dello sconto in fattura sugli incentivi esistenti: in questo modo avremmo potuto godere più a lungo di un sistema fiscale favorevole per tutti. Detto questo, il mercato degli anni ‘21 e ‘22 ha fornito al settore un’accelerazione mai vista prima. L’incremento che anche noi abbiamo avuto è stato a due cifre. È stata comunque una manovra importante per risparmiare energia, ridurre le emissioni climalteranti e l’inquinamento. A lungo andare, il 110% ha creato uno squilibrio nei conti dello stato, non più sostenibile. Si è passati dal giorno alla notte, in un attimo. E di punto in bianco siamo tornati ai livelli di mercato degli anni 2018-2019».

La nuova pompa di calore ad alta temperatura, Fryo R290: è in grado di produrre acqua calda fino a 75 gradi con bassissimo impatto ambientale (foto Cosmogas)

Il titolare di Cosmogas spiega così il declino del Superbonus, che ha avuto effetti pesanti sulle aziende del settore e delle caldaie in particolare.

«Ci siamo trovati di fronte a una sfida significativa, ma rimaniamo solidi grazie alla nostra presenza nei mercati internazionali e alla diversificazione del nostro catalogo di prodotti. I clienti hanno temporaneamente rallentato le loro decisioni, influenzati anche dal contesto psicologico esistente. Nel frattempo, abbiamo notato il ritorno a un mercato prima in declino: quello dei ricambi, che sta vivendo una rinascita».

Alessandrini è cauto riguardo le prospettive per la fine dell’anno in corso e per il prossimo.

«Sulla scelta di spesa tutto incide: inflazione, prezzi, mutui alti eccetera, ma il contraccolpo è stato soprattutto psicologico. Il ragionamento delle famiglie è semplice: prima si ripara, intanto aspettiamo e poi vediamo se ci saranno novità. Siamo ritornati ai livelli e ai valori di mercato del 2019. Per il 2024 molto dipenderà dall’andamento delle vendite delle pompe di calore. Forse su quel fronte ci potranno essere sviluppi interessanti».

Sul versante Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulle iniziative europee in materia di efficientamento del parco edilizio nazionale, Alessandrini ha le idee chiare.

«Dal Pnrr non ci attendiamo molto, qualcosa ci sarà, ma riguarderà l’edilizia pubblica, scuole e ospedali in particolare. Ci aspettiamo invece novità dall’attuazione della direttiva europea sulle case cosiddette green, che prevede che i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero entro il 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033».

La pompa di calore SolarSplit, a incasso a spazio zero, che verrà presentata a Bari (foto Cosmogas)

Infine il Saie. Cosmogas sarà a Bari con alcune novità interessanti.

«Ci saremo con la nostra pompa di calore SolarSplit, a incasso a spazio zero, che utilizza l’energia prodotta da più fonti rinnovabili: fotovoltaico, solare termico, termo stufa; e con la nuova pompa di calore ad alta temperatura, Fryo R290, che sfruttando il refrigerante naturale R290 è in grado di produrre acqua calda fino a 75 gradi con bassissimo impatto ambientale».

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