SPECIALE | SAIE BARI 2023| METAL.RI | Intervista a Vito Rizzi di Pietro Mezzi

L’arma vincente? Costruire off-site

È questa la strada intrapresa da Metal.Ri: strutture leggere, prefabbricate in stabilimento e montate in cantiere. E il mercato, numeri alla mano, dà ragione all’impresa barese. Ci spiega tutto Vito Rizzi, che con il fratello Andrea amministra la società

«Se manca la manodopera, l’alternativa è ricorrere alla componentistica e alla prefabbricazione di elementi e componenti edilizi»

Vito Rizzi
Contitolare Metal.Ri

 

Nasce nel 1988 come officina metalmeccanica. Oggi, Metal.Ri è un’impresa di medie dimensioni, che dà lavoro a una cinquantina di persone e che produce strutture miste in acciaio e calcestruzzo per l’edilizia.

Dopo anni di lavoro e di esperienza accumulata, l’azienda di Bitetto è arrivata a brevettare un proprio sistema costruttivo, Mtr System.

A raccontarci questi ultimi anni di attività aziendale è Vito Rizzi, uno degli amministratori della società insieme al fratello Andrea.

Il suo racconto parte da un punto di osservazione originale.

«Se dovessi raccontare la fase post Covid – ci dice Rizzi – non partirei dai dati di mercato, ma da alcune criticità che proprio in questi ultimi anni sono emerse. La più importante riguarda la carenza di manodopera, specializzata e no, ma anche tecnica, ingegneristica in particolare. Una situazione, soprattutto quella relativa alla carenza di figure tecniche, destinata ad accrescere in relazione all’avanzare delle opere infrastrutturali realizzate dalle grandi imprese, che possono facilmente attrarre tecnici specializzati e qualificati».

Trave armata di Metal.Ri (foto di Metal.Ri)

Una condizione di mercato che ha portato Metal.Ri a ridefinire la propria strategia tecnologica.

«Questa situazione ci ha convinti della necessità – continua il titolare – di puntare su sistemi costruttivi alternativi a quelli tradizionali. Se mancano gli operai, l’alternativa è ricorrere alla componentistica e alla prefabbricazione di elementi e componenti edilizi, all’off-site, alla produzione in stabilimento. Un sistema che prefigura il cantiere come luogo di montaggio di componenti e sistemi prefabbricati».

Il nuovo modo di produrre, nel biennio d’oro dell’edilizia, si è rivelato un vero punto di forza.

«Noi produciamo sistemi costruttivi prefabbricati di tipo leggero. In questi ultimi anni ci siamo trovati a vivere un boom di mercato mai conosciuto prima. Una domanda dettata anche dalla necessità di costruire in tempi contenuti. Anche il Pnrr si dovrà misurare con i tempi di realizzazione e i nostri sistemi costruttivi anche a questo servono: a ridurre i tempi di costruzione».

Ma veniamo ai dati di mercato, ai valori degli scorsi anni, a quelli di quest’anno e dei prossimi.

«Il 2021 è andato così così, il 2022 decisamente meglio, il 2023 si profila un anno strepitoso, con un 20-30% in più rispetto all’anno precedente e così anche il 2024 e il 2025. Gli incrementi sono a doppia cifra. Quest’anno, rispetto al 2021, prevediamo di crescere, in termini di volumi prodotti, del 60%. Tanto che abbiamo dovuto adeguare la nostra struttura produttiva».

Posa di una trave in acciaio in un cantiere di Metal.Ri (foto Metal. Ri)

Una crescita, quella di Metal.Ri, che ha imposto all’azienda barese di aprire un nuovo stabilimento, al Nord, a Briosco, in Brianza.

«Un nuovo impianto – continua il titolare – per far fronte alla domanda crescente, accorciare le distanze ed essere presenti anche sui mercati del Nord Italia».

Nonostante gli ottimi risultati, Rizzi non appare soddisfatto.

«Si fatica a trovare manodopera, i giovani hanno abbandonato la manualità: se vogliamo continuare a produrre occorre ricorrere al personale straniero immigrato. Su questo fronte serve accelerare».

A Bari, l’azienda di casa sarà presente con alcune novità.

«Due sono i nuovi prodotti che vorremmo presentare al Saie. Si tratta di strutture verticali con elementi prefabbricati in acciaio. Stiamo correndo, speriamo di farcela».

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