L’intervista | A Nicola Bonerba, Presidente Ance Puglia e Cassa Edile Bari

Le costruzioni in Puglia sono il 9.6 del Pil con un mercato effervescente

Il presidente di Ance Puglia Nicola Bonerba conferma l’effervescenza del mercato regionale in termini di Pil e di addetti. La differenza per la regione sarà determinata dal completamento dell'alta velocità sulla linea Adriatica e dalla Bari Napoli ma non basterà. Per Bonerba occorrono azioni volte ad avviare i cantieri nel Mezzogiorno e in Puglia. Procede molto bene la spesa dei fondi strutturali ma non quella riguardante il Patto per la Puglia siglato nel 2016, pari appena al 2% dei due miliardi stanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione. Per evitare il rischio che il Decreto Crescita definanzi queste somme urge un cronoprogramma sull’utilizzo dei fondi per le opere previste, affinché non si trasformino in incompiute.
Nicola Bonerba | Presidente ANCE Puglia.
Presidente Bonerba, come vanno le costruzioni in Puglia rispetto al resto del Paese?

Le costruzioni in Puglia offrono un contributo molto rilevante al sistema economico regionale, superiore a quanto si rileva a livello medio nazionale. In termini di investimenti, infatti, rappresentano il 9,6% del Pil contro l’8,1% in Italia.

In termini di occupazione, gli 82.000 addetti in Puglia rappresentano il 30% degli addetti nell’industria e il 6,7% dei lavoratori operanti nell’insieme dei settori economici, contro una media nazionale, rispettivamente, del 23,2% e del 6,1%.

Di certo assistiamo a una certa vitalità del mercato residenziale grazie alle opportunità offerte dalla legge sul Piano casa. Nel 2018, infatti, secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate si è registrato per il mercato residenziale pugliese un incremento del numero di transazioni immobiliari del 4,4%, confermando un trend positivo avviato nel 2013; un dato migliore rispetto a quello del Sud (+3,8%) ma peggiore della media nazionale (+6,5%). Quanto ai capoluoghi di provincia le performance migliori si sono registrate nelle città di Bari (+10,5%) e Taranto (10%) mentre c’è stata una lieve flessione a Brindisi (-2,2%).

La città di Bari, peraltro, sta vivendo un periodo di forte attrattività anche a livello di investimenti; basti pensare che nel 2018 il 10% degli acquisti avvenuti in città ha coinvolto compratori provenienti da altre provincie. Questa effervescenza che sta vivendo il capoluogo con molteplici realizzazioni in corso, è confermato dai dati della Cassa Edile di Bari e Bat, che ha fatto registrare una crescita del 4,2% delle ore lavorate.

In termini d’investimenti, Le costruzioni in Puglia rappresentano il 9,6% del Pil contro l’8,1% in Italia.
Come si stanno muovendo riqualificazione urbana e sviluppo urbanistico?

Consapevoli della necessità di limitare il consumo del suolo, auspichiamo uno sviluppo urbanistico in Puglia regolato da una legge di rigenerazione urbana che parta dalla conoscenza del territorio, esaltando la qualità degli interventi di riqualificazione, recupero e rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e delle aree degradate.

Tutto questo attraverso la trasparenza delle scelte, garantendo la più ampia partecipazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza e degli stakeholder. In parte, questi temi sono contenuti nel disegno legge regionale sulla bellezza, ideata dall’assessore regionale all’urbanistica Pisicchio che seguiamo con molto interesse.

In quale direzione stanno andando gli investimenti in costruzioni?

Oltre il mercato del residenziale sostenuto da imprese private, la Puglia ha ospitato interventi di housing sociale, da parte di Cassa Depositi e Prestiti, confermando grandi capacità attrattive nei confronti degli investitori; esempio lampante è il settore turistico in cui il brand Puglia sta attraendo numerosi investitori esteri interessati ad acquistare masserie, trulli o altre strutture ricettive.

Considerata la dotazione infrastrutturale sottodimensionata quali sono le prime opere da sbloccare?

Sul tema lavori pubblici, come tutto il Sud, paghiamo una dotazione infrastrutturale sottodimensionata, consapevoli che l’alta velocità sulla linea Adriatica e la Bari Napoli, una volta completate, non saranno sufficienti per colmare il gap con il resto del paese.

Auspichiamo, dunque, azioni mirate volte ad avviare immediatamente cantieri nel Mezzogiorno e in Puglia, nella quale procede molto bene la spesa dei fondi strutturali ma non quella riguardante il Patto per la Puglia siglato nel 2016, pari appena al 2% dei due miliardi stanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione.

Per evitare il rischio che il Decreto Crescita definanzi queste somme urge un cronoprogramma sull’utilizzo dei fondi per le opere previste, affinché non si trasformino in incompiute.

L’iniziativa di Ance nazionale Blocca degrado è tesa a segnalare opere incompiute che sono sfregi al territorio e ai conti pubblici. In Puglia quante incompiute sono state individuate?

L’Ance nazionale ha promosso l’iniziativa Sbloccacantieri per segnalare opere bloccate che non risultano negli elenchi ufficiali, ma che nei territori producono disagi e degrado, al fine di monitorare le opere incompiute in tutte le aree del Paese e spronare le amministrazioni pubbliche a risolvere i problemi per portarle a termine.

Per promuovere una partecipazione attiva da parte dei cittadini sul degrado delle opere incompiute, si è sviluppata un’altra iniziativa, chiamata Bloccadegrado, che ha individuato finora 21 opere in tutta la nostra regione.

Queste iniziative confermano la volontà della nostra categoria di sensibilizzare i cittadini sull’importanza e sulla ricaduta positiva che le opere hanno su un territorio, oltre che sul ruolo dell’imprenditore che le realizza.

Per quanto riguarda le opere incompiute riscontrate nell’elenco dell’anagrafe delle Opere incompiute del Ministero delle Infrastrutture, la buona notizia è che in Puglia siamo passati da 54 nel giugno 2018 alle 41 del giugno 2019, risultato raggiunto grazie anche alle positive sinergie create tra Regione Puglia, Province e Ance Puglia.

Cosa può dirci sul processo di digitalizzazione dell’industria delle costruzioni locali e l’andamento delle gare in Bim?

La nostra associazione è fortemente interessata al percorso di trasformazione digitale che sta toccando ogni ambito lavorativo. In quest’ottica, auspicando un livello sempre crescente delle qualità progettuali nel settore pubblico, auspichiamo la presenza di un numero sempre maggiore di professionisti in grado di realizzare elaborati grafici attraverso l’uso di programmi Bim.

È questo il motivo per cui abbiamo collaborato con la Regione Puglia affinché questa figura professionale potesse essere ufficialmente riconosciuta, cosa accaduta di recente. Peraltro, i nostri Formedil e Scuole Edili di Puglia stanno avviando corsi proprio per formare giovani disoccupati con diploma di geometra/perito edile o laurea in Ingegneria o Architettura, per formare queste preziose professionalità.

Intervista a cura di Livia Randaccio

Saie Bari | Primo Cassa Edile Awards

Per supportare il comparto e premiare le eccellenze, all’interno di SAIE Bari, verranno assegnati i Cassa Edile Awards, una serie di premi dedicati ai protagonisti del settore edile che si sono contraddistinti per i loro comportamenti virtuosi.

Tre, in particolare, i criteri di assegnazione del riconoscimento: la regolarità contributiva delle imprese, l’impegno e la motivazione nel lavoro mostrata dagli operai e la correttezza degli adempimenti dei consulenti del lavoro.

SAIE Bari ospiterà dunque una serata di gala che premierà imprese, operai e tutti loro che quotidianamente contribuiscono allo sviluppo di un sistema imprenditoriale etico e sostenibile.

«Siamo convinti che la filiera delle costruzioni possa giocare un ruolo fondamentale per la ripresa economica – ha dichiarato Nicola Bonerba, e siamo ancor più convinti che SAIE Bari rappresenti la cornice ideale per esaltare le imprese sane e in regola e per celebrare i tanti esempi positivi del comparto. È proprio questa la finalità dei Cassa Edile Awards: sostenere il settore premiando le aziende, insieme alle rispettive maestranze e le risorse umane, che rappresentano un autentico fiore all’occhiello per il Paese intero».

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