Punti di Vista | Deldossi - Ance

Le morti sul lavoro sono una sconfitta

Il presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi, prende posizione sulla tragedia di Firenze ricordando l’importanza della qualificazione e della legalità, fattori chiave per garantire il rispetto delle regole e sicurezza.

Massimo Angelo Deldossi | Presidente Ance Brescia e vicepresidente nazionale Ance

Massimo Angelo Deldossi | Presidente Ance Brescia e vicepresidente Ance

Trovare un capro espiatorio non risolve la questione della sicurezza. Troppo spesso vengono demonizzate le imprese. Servono regole più stringenti che limitino l’accesso alle imprese improvvisate, prediligendo chi è qualificato e opera nella legalità senza cercare mai la minima scorciatoia. In un processo distorto di selezione dei lavori in cui c’è una lotta al minor prezzo è chiaro che la qualità viene meno.

Per Ance la qualificazione passa per l’applicazione del contratto collettivo nazionale dell’edilizia in cui sono contenuti specifici obblighi formativi per le imprese. L’Ente sistema edilizia Brescia nel solo ultimo anno ha formato 1.557 lavoratori prima del loro ingresso in cantiere e organizzato circa 260 corsi di aggiornamento professionale e sicurezza per gli altri. Inoltre, ha svolto la sua consueta attività consulenziale a supporto delle imprese per adottare le migliori procedure di sicurezza nei cantieri. In merito alla trasparenza è opportuno fare una considerazione: non siamo contrari al subappalto, considerando che il livello di specializzazione raggiunto ne rende indispensabile l’utilizzo anche per le grandi imprese.
Ma non può esserci un subappalto infinito e si deve intervenire nei confronti di chi lo utilizza per sfruttare il lavoro dei più deboli per massimizzare il proprio profitto, ignorando il rispetto delle regole:
Applicare il contratto edile vuol dire garantire agli operai edili formazione specifica in termine di sicurezza in cantiere a differenza di quanto accade con molte realtĂ  che applicano contratti diversi per risparmiare. Sarebbe opportuno assegnare un rating, non solo in termini economici, alle imprese ma pure per far emergere la loro trasparenza nella gestione dei dati e in particolare sul versante della sicurezza.

Le morti sul lavoro sono una sconfitta per tutti, dobbiamo intervenire uniti per scongiurare la possibilità che si verifichi un’altra tragedia come quella di Firenze. Per questa ragione ci siamo impegnati da sempre sul tema della legalità e, insieme dapprima ai sindacati nel 2018, con il Comune poi, e dal 2021 anche con Provincia e Ispettorato del lavoro, abbiamo firmato protocolli d’intesa a tutela delle condizioni dei lavoratori e delle imprese che ottemperano alle normative vigenti.

Tale scelta associativa ha portato alla nascita di Check, la piattaforma made in Brescia e, dal 2022, adottata da Ance a livello nazionale, per la gestione digitale del cantiere edile che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella promozione della trasparenza e legalità delle imprese. Sarebbe opportuno che insieme ai nuovi ispettori, il Governo desse concreto supporto a piattaforme digitali come InnovAction, realizzata da Ance, e Check: le stesse aiuterebbero il lavoro degli ispettori, indirizzandoli verso determinati cantieri, oggettivamente più a rischio di altri in funzione dei dati digitali evidenziati, guadagnando così tempo ed energie preziosi.

Nel bresciano, secondo i dati di Cape, le imprese attive nel 2023 sono state 3.474 per un totale di 27.312 operai, ai quali si aggiungono circa seimila impiegati. Rispetto a tali numeri un riscontro interessante è il dato sugli infortuni che lo scorso anno ha registrato un calo dell’1,57%, trend che si conferma anche nei primi mesi del 2024 con una diminuzione registrata dello 0,6%. Anche i dati regionali Inail, che tengono conto di tutti i settori non solo quello edile, segnalano un calo del 25% in meno degli infortuni nel 2023 rispetto all’anno precedente.

Ciò che ci rincuora, pur nella tragicità del momento, è che sia dai dati Cape territoriali che dai dati regionali Inail si riscontra una riduzione del numero degli infortuni. Quindi, vuol dire che se si lavora insieme i risultati possono essere ottenuti. Resta l’amara consapevolezza che davanti ad una tragedia del genere occorre mantenere il rispetto delle vittime.

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