Video_pillola | Geom. Mirko Rivalta - Esperto Edificio Salubre

Mettiamo al centro dei processi di riqualificazione edilizia il benessere della persona

Su 31 milioni di abitazioni censite sul territorio nazionale più di 500.000, presenterebbero livelli di radon superiori a quello di riferimento di 300 Bq m-3, fissato a livello europeo. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel verificare il fenomeno, ha confermato che in Italia il 10% dei decessi per cancro ai polmoni è legato all’esposizione al gas radon. 

Un numero rilevante di malattie legate all’edilizia è causato principalmente dall’esposizione a sostanze nocive presenti negli edifici o per una scarsa ventilazione. I sintomi variano a seconda della causa, ma possono includere febbre, difficoltà respiratorie, naso che cola o congestione, mal di testa, problemi della pelle e difficoltà di concentrazione, fino ai tumori.

Gli occupanti degli edifici possono anche essere esposti agli agenti patogeni che si riproducono all’interno di condotti di aria condizionata scarsamente mantenuti (spore fungine, virus, batteri), nonché a materiali da costruzione che emettono composti organici volatili (Cov) come ad esempio la formaldeide, toluene e acido acetico.

Il trattamento è di solito la rimozione degli elementi nocivi, come alcuni materiali, oppure le muffe dovute a un’inadeguata ventilazione o la correzione di altre criticità come il rumore, il disagio termico, l’illuminazione, gli intonaci, ovvero tutte quelle iniziative edili indirizzate al miglioramento della qualità ambientale dell’edificio.

All’interno degli edifici, possono esserci anche altri killer, come il gas radon, generato nei suoli e nelle rocce che si accumula nelle abitazioni, scuole, ambienti di lavoro e rappresenta la seconda causa di morte per il cancro del polmone, dopo il fumo.

Su 31 milioni di abitazioni censite sul territorio nazionale più di 500.000, presenterebbero livelli di radon superiori a quello di riferimento di 300 Bq m-3, fissato a livello europeo. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel verificare il fenomeno, ha confermato che in Italia il 10% dei decessi per cancro ai polmoni è legato all’esposizione al gas radon.

Per verificare le concentrazioni all’interno degli ambienti chiusi è importante procedere con le misurazioni, con un dosimetro da procurarsi presso un laboratorio qualificato e qualora le concentrazioni dovessero essere oltre la soglia prevista dalla normativa, con l’ausilio di un tecnico è necessario procedere con azioni di mitigazione. La depressurizzazione del suolo mediante pozzetti è uno dei sistemi più comuni ed efficaci per ridurre la concentrazione di radon negli edifici che non hanno il vespaio.

Un impianto di questo genere è costituito da un pozzetto di estrazione, collegato ad una tubazione di trasporto e scarico del gas nell’ambiente esterno. L’aria all’interno del pozzetto viene continuamente aspirata in modo passivo o, più frequentemente, per mezzo di un aspiratore elettromeccanico.

Anche le scuole sono a rischio e il dirigente scolastico – è tenuto a misurare la concentrazione di radon per tutelare la salute dei ragazzi, dei docenti e gli operatori scolastici.

Progetto di formazione Esperto Edificio Salubre del
Consiglio Nazionale Geometri
Piazza dell’Edificio Salubre Saie 2020

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