Città | Rigenerazione urbana

A Milano rinasce la Cascina Boldinasco

Quello di cascina Boldinasco è un intervento di rigenerazione urbana che sarà decisamente articolato: oltre al restauro del complesso di via Lemene che comprende il recupero delle corti e l’edificazione di un nuovo immobile per ampliare l’offerta abitativa nella zona, verranno riqualificate tutte le aree circostanti destinare a verde pubblico e alla coltivazione di orti urbani.

Si chiama Abitare il borgo il progetto che darà una vita nuova alla storica Cascina Boldinasco, nel quartiere Gallaratese, a ridosso dell’area del Portello, proprio di fronte al parco di Monte Stella.

La cascina Boldinasco vanta una lunga storia: venne ultimata agli inizi del ‘900 intorno al nucleo originario, che risale invece al ‘700. In origine, era un centro agricolo tradizionale, e in seguito (prima della Seconda guerra mondiale) la cascina fu trasformata in un’azienda agricola zootecnica all’avanguardia, per poi venire conferita negli anni ’50 all’amministrazione comunale che, fin da allora, l’ha destinata ad alloggi sociali. Nel 2006, infine, l’intero complesso è stato abbandonato perché dichiarato inagibile.

Oggi, a distanza di quasi 15 anni, la vecchia cascina è pronta ad affrontare la nuova sfida: diventare un nuovo modello multiforme e inclusivo dell’abitare e vivere la città.

Quello di cascina Boldinasco è un intervento di rigenerazione urbana che sarà decisamente articolato: oltre al restauro del complesso di via Lemene che comprende il recupero delle corti e l’edificazione di un nuovo immobile per ampliare l’offerta abitativa nella zona, verranno riqualificate tutte le aree circostanti destinare a verde pubblico e alla coltivazione di orti urbani.

Dopo la ristrutturazione, la cascina ospiterà famiglie in affitto a canone concordato o in emergenza – con abitazioni in co-housing sociale – una “Locanda solidale per un turismo accessibile e sensibile”, un Pub musicale, letterario e culinario, spazi di co-working, laboratori culturali e di mestiere e iniziative pubbliche a vantaggio di tutto il quartiere.

Il complesso edilizio – localizzato su un’area di proprietà comunale, con superficie complessiva pari a 5.166 metri quadrati – è composto da tre corpi di fabbrica con distribuzione a ballatoio intorno a due corti interne per una superficie di 2.397 metri quadrati. Questa cascina, che in passato costituiva il cuore del piccolo borgo di Boldinasco, è circondata da un’area verde di 2.500 metri quadrati complessivi.

Il progetto Abitare il Borgo, beneficerà dei fondi europei stanziati con il programma Pon Metro (Il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014 – 2020”). Attraverso una procedura negoziata Cascina Boldinasco verrà affidata in concessione per quarant’anni anni all’Ati (Associazione temporanea di imprese) formata dall’impresa di costruzioni Giuppi e da Campesi Impianti, cui si aggiungono la società di sviluppo di iniziative immobiliari Tao 88, i partner tecnici MTA Associati, VI+M, Consult Engineering, e le cooperative sociali Spazio Pensiero Onlus e Altidea, oltre che lo studio professionale in tema di innovazione e sostenibilità Collectibus.

Questo gruppo di imprese garantirà la realizzazione di un servizio abitativo di nuova generazione, solidale e innovativo, fondato sulla reciprocità e sulla collaborazione: un progetto di co-housing sociale, infatti, introduce in città un modello di intervento pubblico non ancora presente.

Il preventivo dei lavori ammonta a circa 7 milioni di euro. Il Comune contribuirà con quasi 2,5 milioni di fondi Pon Metro.  La partenza del cantiere è in calendario per i primi mesi dell’anno prossimo.

Una volta restaurato e recuperato, il complesso sarà costituito da 45 alloggi per un inedito mix abitativo: la maggior parte rientrerà nell’edilizia in locazione a lungo termine a canone concordato, nove appartamenti saranno invece riservati a persone in emergenza abitativa indicate dall’amministrazione.

Verrà, inoltre, realizzato un nuovo edificio a fianco della cascina che si svilupperà su due livelli, oltre al piano terra e conterrà 17 appartamenti dei 45 complessivi.

Gli spazi al piano terra saranno destinati ai servizi per gli abitanti: tra questi, la Bacheca del tempo, finalizzata alla promozione della cultura del riuso e della condivisione, un centro di smistamento per un Gruppo di acquisto solidale, un servizio di lavanderia a gettone, un laboratorio per piccoli lavori di manutenzione, oltre a laboratori didattici e workshop per ragazzi e adulti su temi come la mobilità sostenibile, la cura degli spazi pubblici, l’integrazione sociale.

È prevista anche la realizzazione di una sala prove musicale, insonorizzata e attrezzata e accessibile su prenotazione, di uno spazio per l’accompagnamento psicologico degli adolescenti e di ambienti a libero accesso per lo studio e il lavoro.

La Locanda solidale, costituita da sei monolocali, offrirà invece un servizio di accoglienza alberghiera leggera e sarà gestita da persone con fragilità affiancate da supervisori e il Pub musicale, sarà un nuovo spazio di aggregazione dove ospitare anche eventi live.

Saranno infine valorizzati e gestiti gli orti interni (per una superficie pari almeno al 40 per cento dell’area verde a uso pubblico) e il loro uso verrà assegnato per i 2/3 ai residenti della cascina e per il restante 1/3 ad altri cittadini del quartiere. (cp)

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