«Puntiamo a immettere sul mercato sempre più prodotti a emissioni di CO2 completamente compensate.
È questo uno dei nostri obiettivi di crescita»
Ernesto Erali
Direttore vendite Italia Mapei
Quella di Mapei è una storia intimamente legata all’Italia, al suo sviluppo industriale, alla sua capacità di crescere nel mondo, di innovare, di fare ricerca e di sviluppare nuovi prodotti, oggi sempre più nel segno della sostenibilità.
Con Ernesto Erali, direttore vendite Italia Mapei, parliamo di mercato, degli ultimi anni trascorsi, di quelli presenti e di quelli che ci attendono. La chiacchierata parte dagli ultimi anni o quasi.
«Per capire il biennio ‘21-‘22 occorre tornare al 2019, che è stato, dal punto di vista commerciale, l’ultimo anno normale. Un buon anno per noi, che rispetto al 2018 si era chiuso bene. Nei primi due mesi del 2020 abbiamo avuto un inizio brillante, poi sappiamo bene cos’è accaduto da marzo in poi. Nonostante tutto, per Mapei, il 2020 non è andato poi così male: abbiamo chiuso il fatturato alla pari con il 2019».
Poi sono arrivati gli anni indimenticabili…
«Nel 2021 e nel 2022 è successo di tutto – aggiunge Erali -. Il mercato è esploso, grazie agli incentivi fiscali. Nel 2021, come fatturato, Mapei è cresciuta di oltre il 30%. Nel 2022 più del 20. Nel biennio, sempre come fatturato, siamo cresciuti di oltre il 60%».
Il mercato è esploso, ma a crescere in particolare sono stati i segmenti di mercato legati all’isolamento a cappotto e alle finiture, soluzioni intimamente legate al Superbonus.
«Certo – continua il direttore vendite -. Poi, però c’erano, e ci sono ancora, gli altri bonus edilizi, per i cui interventi si impiegano prodotti legati al rinforzo strutturale, settori nei quali siamo molto presenti. In tutto ciò, il canale che in quel periodo è cresciuto maggiormente è stato quello delle rivendite. Anche per loro quello è stato un biennio eccezionale. Buona parte del fatturato degli acquisti fiscali sono transitati attraverso i rivenditori. E la rivendita è il nostro partner ideale: il 70% del nostro fatturato lo realizziamo tramite loro».
Per l’anno in corso il direttore vendite Italia Mapei prevede un mercato stabilizzato.
«Il primo semestre del ’23 – aggiunge Erali – lo abbiamo chiuso in pareggio rispetto all’analogo periodo dell’anno prima. Nel secondo semestre, da luglio in poi, stiamo riprendendo a crescere. Se ci confrontiamo con l’andamento del primo semestre del 2022 contiamo di chiudere l’anno in crescita, con un 10% in più. Ciò in relazione all’effetto trascinamento del Superbonus».
Dietro l’angolo, ma neanche tanto, c’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Il Pnrr rappresenta una grande occasione per l’intera economia italiana. Il 2024 sarà un anno positivo perché si riprenderà a correre, con vantaggi per tutti. Per stare al passo con il Piano stiamo implementando la nostra rete tecnica, soprattutto in alcune zone del Sud, Sicilia su tutte».
Veniamo a Bari, al Saie. Mapei ci sarà con alcune novità.
«Torniamo in fiera dopo le soddisfazioni di due anni fa, dove abbiamo registrato una grande partecipazione. Per questa edizione abbiamo raddoppiato gli spazi espositivi. A Bari presenteremo alcune novità, come la Linea Zero. Si tratta di prodotti a emissioni di CO2 completamente compensate. Le emissioni, misurate nel ciclo di vita della Linea Zero per il 2023 con la metodologia Lca, verificate e certificate con le Epd – sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati, per sostenere progetti di energia rinnovabile e di protezione delle foreste. Si tratta di diversi adesivi e un fugante per la ceramica, di classe C2, ad alte prestazioni, e nuovi prodotti per il ripristino del calcestruzzo, impermeabilizzanti e protettivi per le superfici».
